“È sconcertante il fatto che un uomo arrestato ( Stefano Cucchi) venga massacrato in una caserma da un manipolo di ” tutori della legge” , in dispregio di ogni regola e di ogni norma”. Non ha remore il deputato regionale di Forza Italia nell’esprime il suo giudizio Ancora una volta fuori dagli schemi e sopra le righe.
Calderone in un post affonda il colpo “È sconcertante come una parte delle gerarchie abbia potuto coprire per anni un fatto di così inaudita gravità , facendo scomparire “annotazioni di servizio”, attuando trasferimenti e incoando procedimenti disciplinari nei confronti dei ” delatori”.”
Per l’avvocato barcellonese “è sconcertante il silenzio assordante di tutti i politici di destra sull’argomento. È ancora più sconcertante il ( quasi) totale silenzio sui social”.
Tocca un nervo scoperto di una certa destra, quella perbenista e benpensante, che già negli anni settanta si poneva, a ragione o meno, con lo Stato, senza se e senza ma, come quando i carabinieri sparavano sui cortei dei giovani di destra, ad altezza uomo, vedi i fatti di Roma ad Acca Larentia, o quando lo Stato suicidava in carcere o faceva volare dalle finestre i Pinelli e i Nanni De Angelis di turno, o costruiva, insabbiando come in questo caso, le sue verità o peggio definiva teoremi oscuri o peggio ancora assisteva silente ai fatti della Diaz.
L’onorevole Tommaso Calderone conclude il suo post evidenziando che “La deriva giustizialista è veramente dietro l’angolo” e non accetta assolutamente quelle voci che si chiedono “Cosa vuole la famiglia , Stefano era un ” drogato di m…” .
Per lui – giudizio condivisibile – “Questo non può essere il Popolo Italiano”.
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