
Alla manifestazione hanno partecipato l’assessore provinciale all’Attuazione del Programma, Michele Bisignano; il presidente del Comitato 10 febbraio sezione provinciale di Messina, Paolo Barbera; il presidente provinciale della Giovane Italia, Nino Munafò ed il presidente cittadino della Giovane Italia, Ferdinando Croce.
La mostra presenta un’ampia carrellata sulle tragiche vicende che portarono agli eccidi perpetrati per motivi etnici e politici ai danni della popolazione italiana d’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, durante e dopo la fine della seconda guerra mondiale, compiuti dall’ esercito popolare di liberazione jugoslavo.
L’evento coincide con l’odierna ricorrenza del Giorno del ricordo: il 10 febbraio 1947 a Parigi venne firmato il trattato di pace e sancita la cessione alla Jugoslavia delle intere provincie di Pola, Fiume, Zara e gran parte delle provincie di Gorizia e Trieste.
La conseguenza fu lo spopolamento di numerose città della sponda orientale dell’Adriatico, dove gli italiani erano in maggioranza, in un esodo di proporzioni bibliche.
Il nome foibe deriva dagli inghiottitoi di natura carsica dove furono gettati e, successivamente, rinvenuti i cadaveri di centinaia di vittime.