Mostrano i muscoli, insieme al sindaco ed all’assessore comunale Passarello, i cittadini e tutti gli amministratori. Non è una questione di principio ma la difesa di una legittima aspettativa della cittadinanza. Quell’asilo non si può chiudere. Analoga situazione per quello di Alicudi. La Passarello: “Spero nella sensibilità della dirigente Caterina Fasone e della funzionaria dottoressa Di Bella.”.
Ci sono importanti novità sulla paventata chiusura della sezione della Scuola dell’Infanzia di Floresta, dipendente dall’Istituto Comprensivo di Castell’Umberto, guidato dalla dirigente Maria Ricciardello.
Proprio la responsabile dell’istituto ha annunciato che, dopo Pasqua, ci sarà un consiglio d’istituto – [a Castell’Umberto, l’istituto comprensivo dal quale dipende Floresta] per approfondire la questione.
La Ricciardello il 30 marzo aveva segnalato al dirigente Ufficio A.T. di Messina la necessità di mantenere la sezione a 25 ore nel comune di Floresta della sezione della scuola dell’infanzia del centro, depennata dafli elenchi della piattaforma Sidi.
Una nota che non aveva avuto i riscontri risultati sperati, determinando la giusta reazione del sindaco, Antonino Cappadona, che avuti “pieni poteri” dal consiglio comunale aveva scritto al Provveditorato, delegando a seguire l’iter all’assessore alle politiche scolastiche del comune, Letizia Passarello.
Una rivendicazione che pur partendo dalla “criticità” dei pochi bambini frequentanti la scuola (solo quattro) evidenziava che non era possibile trasferire gli alunni in un altro plesso, in quanto la distanza dal plesso più vicino, situato nel comune di Ucria, è di tredici chilometri;
Ed ancora:
Che non esiste un servizio di trasporto pubblico di collegamento tra i comuni di Floresta e Ucria;
Che la Strada Statale 116 che collega i comuni di Floresta e Ucria nei mesi invernali risulta molto spesso non percorribile, per le avverse condizione meteorologiche;
Che nel comune di Floresta non esiste alcun servizio educativo per la Prima Infanzia, alternativo al servizio statale.
Ed ancora che il comune di Floresta è situato a metri 1.275 sul livello del mare.
Un nota dove si evidenziava anche il diritto della comunità di non essere isolata e penalizzata oltre misura, dove si rivendicava il diritto allo studio, alla vita, all’istruzione, alla scolarizzazione che tale decisione – la chiusura dell’asilo – comprometterebbe per i cittadini di Floresta.
Letizia Passarello ha già incontrato la dirigente del Provveditorato Caterina Fasone, ed il funzionario Di Bella, ma anche i legali dell’ente cercando di trovare la giusta soluzione, non trascurndo di percorrere anche la strada della “Politica”..
“Ho preso atto della grande disponibilità da parte della dirigente e dei responsabili d’area del Provveditorato che interagiscono con le realtà scolastiche, anche quelle disperse sul territorio. Stiamo cercando – evidenzia la Passarello – un appiglio normativo per autorizzare la sezione di Floresta della Scuola dell’Infanzia”.
Ora che, opportunamente sensibilizzati, si stanno muovendo tutti gli organi istituzionali, si è più fiduciosi che la questione, delicata sotto mille aspetti, si possa risolvere positivamente, unitamente a quella analoga che vivono i residenti dell’arcipelago eoliano, perchè i bambini, al pari degli anziani e dei diversamente abili, devono aver tuteli, ancor più degli adulti, i loro diritti anche se questi sono al limite della giurisprudenza. Perchè su questa, spesso intrappolata nella fredda logica dei numeri, debba prevalere il buon senso.
Teresa Frustieri