“Il tempo leggendario”, è il ritratto di un’epoca, di un clima intellettuale di una generazione. L’epoca è la Belle Époque palermitana, un momento tra i più affascinanti e fastosi del capoluogo siciliano, ma anche colmo di pregiudizi, di inutile decoro borghese, di falsi valori, avidità, ipocrisia, egoismi.
L’autrice descrive con olimpica imparzialitàla storia di una famiglia vista con gli occhi di una bambina: è dunque la storia di un’ infanzia e un’adolescenza analizzate con rara penetrazione psicologica, nonché l’immagine di una formazione intellettuale e morale. Assai presto, infatti, la piccola protagonista comincia a sentire i primi dubbi, comincia a intravedere i pregiudizi meschini, che si celano sotto la lucida superficie del mondo dorato della Belle Époque. Ma il processo di liberazione avverràal prezzo di dolorose lacerazioni, nell’alternarsi di delusioni al contatto del mondo esterno e di dispiaceri familiari tra cui basti ricordare l’esperienza delle sorelle che lottano per strapparsi ai vincoli della societàdel tempo, e la tragica sorte di Franz, l’adorato fratello che è tra i personaggi più toccanti del libro. Infine, nelle pagine conclusive del romanzo, una revisione sentimentale, anch’essa dolorosa, condurràla giovanissima protagonista alle soglie dell’etàadulta.
Adriana Piazza è nata a Palermo dove ha insegnato Lingua e letteratura francese nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato testi scolastici dedicati alle problematiche del turismo e della civiltàfrancese (D’Anna – Firenze) e il romanzo “L’inflessibile voglia di Marie”, sua prima opera di narrativa, oltre a numerosi racconti. Nel 2001 ha vinto il primo premio del concorso nazionale letterario “Il racconto breve – Nuccio Raffa”. Successivamente, ha vinto diversi premi del concorso letterario Cittàdi Avellino. Ha collaborato al mensile “Sicilia nell’arte e nella letteratura”.