A STROMBOLI – Il Vulcano fa un morto
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A STROMBOLI – Il Vulcano fa un morto

L’eruzione dello Stromboli… morto un escursionista di Milazzo e un altro pare sia rimasto ferito. Articolo in aggiornamento.

 

Tragedia.

Un escursionista è morto e un altro è ferito sul versante dello Stromboli in eruzione. Lo riferisce il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella e la notizia fa il giro dei Tg nazionali in un attimo.

Si tratta di Massimo Imbesi, un 35enne di Milazzo.

Sul vulcano hanno volato sino a quando la luce l’ha permesso due elicotteri provenienti da Salerno e da Catania. Il canadair, spiega il comandante, non riesce a intervenire perché c’è troppo fumo e la zona è impervia. Il quadro drammatico è confermato anche dal sindaco di Lipari Marco Giorgianni.

Il corpo dell’escursionista, che stava effettuando un’escursione lungo la salita del vulcano, sarebbe già stato localizzato e sono in corso le operazioni di recupero condotte dalla squadra dei vigili del fuoco di Lipari, trasportata dalla Capitaneria di Porto, che ha già raggiunto Punta dei Corvi.

L’altro escursionista in un primo tempo dato per ferito, ma pare fortunatamente illeso, sarebbe un brasiliano.

Il panico è scoppiato anche a Ginostra dove i residenti, assistiti dalla protezione civile, stanno lasciando le case spontaneamente. Altri si sono barricati in casa per paura dei lapilli. Alcuni turisti si sono lanciati anche in mare. Non ci sono feriti, fanno sapere dai vigili del fuoco che hanno definito quanto sta accadendo come “Una tra le maggiori esplosioni registrate sullo Stromboli”.

La prima esplosione è stata avvertita intorno alle 16,46.

Secondo quanto riporta il Centro meteorologico siciliano sul proprio sito, «a partire dalle 14.46 UTC, si è verificata un parossismo che ha interessato l’area centro- meridionale della terrazza craterica dello Stromboli. In particolare, sono stati distinti due eventi esplosivi principali rispettivamente alle 14.46 e alle 14.46». La sequenza, spiegano gli esperti, «è stata preceduta alle 14.44 da trabocchi lavici da tutte le bocche attive della terrazza craterica. Personale Ingv in campo ha osservato una colonna eruttiva che si è innalzata per almeno 2 km di altezza al di sopra della area sommitale disperdendosi in direzione sud-ovest. I prodotti generati dal parossisma sono ricaduti lungo i fianchi del vulcano. Il fenomeno in questione è anche visibile sul tracciato sismico, il quale mostra oltre alle esplosioni maggiori circa 20 eventi esplosivi minori. Dopo la fase parossistica il segnale del tremore è in diminuzione».

Per il direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Eugenio Privitera, il fenomeno esplosivo «è da considerare sostanzialmente concluso ma non è possibile prevedere se ci saranno delle repliche perché non esistono segnali precursori». Tuttavia sono state inviate due navi (una militare e l’altra privata) nel caso fosse necessario evacuare l’isola.

3 Luglio 2019

Autore:

redazione


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