Isola pedonale, pista ciclabile. Se Capo d’Orlando ha fatto scuola si può fare di più anche a Sant’Agata?
Si chiude con circa 200 adesioni la petizione online sulla mobilità sostenibile a Sant’Agata Militello, un tema lanciato dall’avvocato santagatese Nicola Marchese, un’urgenza non più procrastinabile per un paese che cresce, rivendicando, tra l’altro, una sua peculiare vocazione turistica.
L’dea di ridisegnare Sant’Agata a misura d’uomo appassionando unisce e divide, necessaria, quindi, una visone politica lungimirante, una determinata opera di convincimento nei confronti di coloro che ritengono la pedonalizzazione, ad esempio, mortificante per i commerci.
Una posizione quest’ultima non condivisibile se solo si fa riferimento ad esperienze vicine, ad esempio, osservando quanto sia cambiata in 20 anni la ridente Capo d’Orlando, nel cui cuore cittadino custodisce, oggi gelosamente, un’isola pedonale che nel tempo non ha affatto intaccato la sua vocazione commerciale. Una vera conquista per gli orlandini, frutto della determinazione di un giovane sindaco, Enzo Sindoni:
L’isola pedonale di Capo d’Orlando, prima avversata, poi amata dagli orlandini. Con lo sguardo indietro, quanta fatica ti è costata?
“Che la scelta fosse giusta, per quanto rivoluzionaria (era il 1996), ne ero convinto. Che ci sarebbero forti reazioni negative, ne ero certo. Quindi l’unica fatica è stata quella di resistere, ma in pochissimo tempo gli stessi commercianti che il lunedì mattina successivo al blitz notturno, mi attesero davanti al Municipio per contestare vibratamente l’isola pedonale permanente, ne furono contenti”.
Capo d’Orlando a misura d’uomo è un progetto che porta la firma di Enzo Sindoni, dall’isola pedonale, alla pista ciclabile, passando poi per la realizzazione dei parcheggi sosta. Più che una scelta politico-amministrativa, un atto d’amore per la città
“La determinazione della mia azione amministrativa è stata spesso enfatizzata, spesso a ragione. Ma credevo e credo che qualsiasi cambiamento non possa avvenire con percorsi convenzionali. Se si è convinti di una scelta, se si vuole raggiungere un obiettivo, è necessario agire nella maniera più rapida, più idonea e più conveniente. Migliorare la vivibilità di un luogo, significa incidere sulla qualità della vita di chi quel luogo lo vive. Amando Capo d’Orlando come un figlio o un genitore, ho sempre cercato di fare tutto quanto era nelle mie possibilità. Che il cambiamento sia oggi percepito come positivo mi rende orgoglioso. E mi convince una volta di più che anche nella terra del Gattopardo, volere (se si è disposti ad assumersi responsabilità), volere è potere”.
La mobilità sostenibile è un obiettivo irrinunciabile, oltre tutte le obiezioni in termini di morfologia urbana santagatese, ha a che fare con un trasporto, sia pubblico che privato, rispettoso dell’ambiente, che non produca emissioni inquinanti e nocive, ma riguarda anche e, soprattutto, le reti sociali cittadine, lo stile di vita, dove il dinamismo veicolare deve cedere il passo al sorriso dell’incontro, al piacere di una pedalata sicura, respirando a pieni polmoni il nostro mare.
Proprio per queste ragioni la petizione online, divenuta oggi manifesto politico e portata all’attenzione dell’amministrazione cittadina dall’avvocato Nicola Marchese
“Come avevo preannunciato, la petizione on line si è chiusa il 31 Luglio e il primo di Agosto è stata trasmessa al protocollo del Comune di Sant’Agata di Militello, all’attenzione di tutti gli Amministratori, compresi i consiglieri d’opposizione. Non è stato chiesto un dibattito in Consiglio Comunale, abbiamo preferito lasciare questa valutazione a Giunta e Consiglieri. Abbiamo però chiesto attenzione per i temi e le proposte trattate. Va detto che l’amministrazione in carica ha mosso qualche passo incoraggiante nella direzione invocata (come l’uso dello street control per la sosta sulla pista ciclabile e sull’eccesso di velocità; o le barriere di protezione per i pedoni); ma pensiamo che si debba andare oltre e cogliere lo spirito complessivo di una proposta che non è un pannicello caldo. Va ripensato lo stile di vita della nostra comunità. Con la petizione abbiamo voluto fornire degli spunti in modo molto propositivo, lasciando aperta ogni forma di intervento da parte di chi ne ha l’onere e la responsabilità. Speriamo che il bilancio appena approvato possa consentire di programmare ulteriori interventi in questa materia. Per esempio, si potrebbero congiungere i due tratti di pista ciclabile, interrotti per 1,5 km tra la rotonda Impastato e la Capitaneria di Porto…”.
Quali riscontri, quali le critiche incontrate con la tua petizione?
“I riscontri sono nei numeri. In meno di due settimane abbiamo ottenuto 2.046 visualizzazioni, 306 condivisioni e quasi 200 sottoscrizioni. Molta gente ha manifestato apprezzamento e compreso che c’è un percorso da compiere, come dico spesso, va fatta maturare la consapevolezza di quanto non abbia senso in un paese come il nostro, usare la macchina per fare poche centinaia di metri. E’ chiaro però che chi amministra deve spingere lungo questa direzione e accompagnare la comunità a convincersi della necessità di un cambiamento radicale delle proprie abitudini di vita. Sono sincero dicendo che non ho ricevuto critiche. Qualche obiezione rispetto alla fattibilità della pedonalizzazione di una parte del centro, legittime perplessità sulla viabilità che secondo me possono essere affrontate, studiate e risolte. A mio parare serve iniziare a parlare alla Città di una sperimentazione di medio periodo che impegni tutti”.
Dunque l’amministrazione santagatese non è rimasta a guardare, sensibile al tema, così come riferisce l’assessore santagatese Achille Befumo
“Anzitutto volevo ringraziare il promotore della petizione per la bella iniziativa che apre finalmente un momento di confronto tra le istituzioni e la cittadinanza. Sono sempre stato dell’idea che per fare politica, intesa nel senso di una concreta partecipazione alla vita amministrativa, non è necessario avere un ruolo istituzionale o una precisa carica elettiva. Tutti i cittadini dovrebbero singolarmente o in forma associata partecipare attivamente con proposte, iniziative, idee e quanto di utile per aprire confronti e dibattiti su vari argomenti. Oggi purtroppo, e ciò avviene anche a livello nazionale (troppo spesso sentiamo offese, attacchi strumentali e non costruttivi, invece che proposte ed idee), la politica è stata considerata come esclusiva prerogativa di chi riveste cariche elettive confinando il dibattito dei temi più importanti ai soli gruppi di maggioranza ed opposizione. Auspico che questa petizione sia il punto d’inizio di un sereno e pacato dibattito tra amministrazione e cittadinanza tutta.
Per quanto attiene il merito della petizione, nel premettere di non commettere l’errore di collegarla ai recenti e drammatici fatti di cronaca che purtroppo hanno interessato la nostra cittadina, è utile per aprire un dibattito sul tema della sicurezza stradale in generale, tema che sta a cuore a questa amministrazione.
Abbiamo già concretamente posto in essere delle iniziative volte a migliorare la fruibilità degli spazi urbani per i pedoni. Abbiamo installato, ma ne installeremo altre, delle barriere per i pedoni in particolari punti sensibili dove l’attraversamento della carreggiata risultava molto pericoloso o addirittura lo stesso marciapiede costituiva un pericolo (Via Medici/via Cairoli, Via Generale Liotta).
Abbiamo istituto lo Street Control ma con una formula diversa rispetto al passato ossia verrà utilizzato solo per controllare le auto senza assicurazione o revisione e per la rilevazione della velocità, pertanto, solo ai fini di sicurezza stradale.
Il dirigente ha già predisposto un bando di gara per un affidamento triennale, i tempi tecnici della gara ed il servizio partirà.
Valuteremo l’installazione anche dei dissuasori di velocità sui quali la giurisprudenza nel tempo ha messo molti paletti (È assolutamente vietato l’impiego dei dossi artificiali sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento)”.
Programmazione futura. Quali gli interventi che intendete porre in essere? Sarà possibile avere anche a Sant’Agata una pista ciclabile e spazi dedicati alla sola fruizione dei pedoni?
“Partiamo dalla pista ciclabile.
Abbiamo inserito nel progetto di riqualificazione della villa bianco la pista ciclabile che è già presente nella villa falcone e borsellino.
Nello stesso progetto abbiamo inserito un passaggio pedonale (con un dosso rialzato) tra la villa e il lungomare esistente presente sul viale regione siciliana al fine di garantire un attraversamento e transito sicuro dei pedoni.
La nostra idea è quella di creare un percosso pedonale e ciclabile tra il tratto di strada compreso tra la villa falcone e borsellino ed il porto, ovviamente una volta completato.
Ci piace l’idea di poter camminare a piedi o in bici con la famiglia in una lunga passeggiata dalla villa falcone e borsellino fino alla banchina del porto che, anche alla luce del procedimento di variante avviato, sarà il vero perno di sviluppo della nostra cittadina.
Per quanto attiene alla zona pedonale ci stiamo seriamente lavorando ad una idea di pedonalizzazione di alcune zone della nostra cittadina.
Sappiamo le difficoltà perché con la presenza dei passaggi a livello e dei ponti ferroviari di fatto tutto il traffico pesante e di soccorso è costretto a transitare dalla via campidoglio e dalla via medici, ossia il cosiddetto salotto buono della nostra cittadina, quindi mal si presta a queste soluzioni.
Noi pensiamo che sia indispensabile un area pedonale ormai tutte le città e cittadine più piccole l’hanno realizzata con eccellenti risultati sia in termini di vivibilità che commerciale. Va in questa direzione l’approvazione in giunta del progetto preliminare per la realizzazione di un sottopasso carrabile nella zona industriale che consentirebbe di collegare la bretella autostradale con il porto ed il lungomare così smaltendo tutto il traffico pesante in quella direzione liberando il centro abitato.
Pensiamo veramente che sia l’unica strada percorribile per creare una zona pedonale permanente compresa tra la via campidoglio, la via Roma e la piazza Crispi.
Ciò non toglie che ripeteremo le felici e ben riuscite realizzazioni di isole pedonali in vari punti della città nei periodi di festa soprattutto natalizio”.
Parcheggi sosta. Innegabile la necessità di individuare nuove aree di parcheggio
“Non penso che sia necessario individuare nuove are di parcheggio, ciò sarà necessario con la realizzazione di un’area pedonale permanente ma non nell’immediato.
Per regolamentare la sosta abbiamo pensato alla esternalizzazione dei parcheggi a pagamento, già il consiglio comunale si è pronunciato favorevolmente e dopo un ulteriore passaggio in consiglio andrà a gara per l’affidamento del servizio.
E’ sotto gli occhi di tutti la condizione della viabilità cittadina, caotica e disorganizzata, anche per le cattive abitudini degli utenti, per questo abbiamo pensato a queste soluzioni che spero possano migliorare l’attuale condizione.
Invece di assistere inermi a questa condizione ormai cronica proviamo a mettere in campo soluzioni alternative e risolutive”.
Doverosa una nota a margine, che segnala (fin qui) l’assenza nel dibattito sulla mobilità santagatese di associazioni e partiti politici, il cui prezioso contributo però, siamo certi, non mancherà.