
Ma chi controlla i prezzi? La speculazione è dietro l’angolo anche quando non ve ne sarebbero ragioni.
finita l’emergenza gel, amuchina, e mascherine si torna alle normali speculazioni dell’emergenza

A volte gli sguardi sono eloquenti più delle parole. A Brolo, ma il fenomeno è diffuso in altri centri, in alcuni punti vendita si avvertono lievitazioni dei costi dei prodotti alimentari. Così sul banco di alcune pescherie, il prodotto costa anche 5€ in più al kilo in confronto a pescherie, guarda caso, di paesi collinari.
E se, a rigor di logica, magari dovrebbe essere il contrario, non regge la storiella nè della freschezza, nè della qualità e stamattina i peperoni a €4.50 al kilo diventano davvero prodotti da gioielleria.
E la “signora Rosa” sconsolata per la sospensione del mercatino settimanale per motivi pandemici, evidenziava che “da quando poi ci sono i buoni spesa del comune in giro, si trovano pochissime offerte sugli scaffali”.
Ovviamente non da tutti è così e non è giusto far di tutta l’erba un fascio.
Noi non lo facciamo, nè lo fanno i consumatori, oggi sempre più attenti allo scontrino in ragione di un portafoglio davvero più leggero.
Ma sarebbe bene, senza richiedere controlli severi, che ognuno si facesse una serio esame di coscienza. La crisi c’è per tutti e dopo la Fase 2, tornando alla normalità, certe cose resteranno bene impresse nella memoria dei più.
Tanto per parlare……o se preferite…”chiedo per un amico”.