“Chi se ne frega se muori, corri cavallo corri!”
è quanto scritto sugli striscioni simbolicamente sporcati di rosso sangue de La Foresta Che Avanza, gruppo ecologista di CasaPound Italia, comparsi nella notte in via Ernesto Basile e in viale Regione Siciliana per stigmatizzare l’assordante silenzio delle istituzioni sul grave problema delle corse clandestine di cavalli a Palermo.
“Le corse si svolgono continuamente in viale Regione Siciliana e vi partecipa molta gente che scommette sul cavallo vincente, privo di ogni tutela e di ogni sicurezza – spiega Viviana Campanella, responsabile palermitana de La Foresta che Avanza –
Questo perchè il Codice della Strada autorizza i fantini a percorrere con il calesse l’asfalto della città ed è difficile pensare di fermarli tramite l’utilizzo di sanzioni amministrative di ridicola entità e che valgono solo nei casi in cui si accerti che vi sia una competizione in corso.
Cosa ancora più grave è che i cavalli vengono drogati, maltrattati fino allo sfinimento e alla fine anche macellati fino a raggiungere le nostre tavole. Inutile dire che dietro questo enorme business ci sia la criminalità organizzata con tutto ciò che ne consegue e per questo– conclude Campanella – oggi pomeriggio manifesteremo in via Ruggero Settimo per sensibilizzare la cittadinanza e porre ulteriormente sotto i riflettori il problema”.
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