SETTIMANA DELLA CULTURA A SINAGRA – Antonio Mazzeo e i “Padrini del Ponte”
Cronaca Regionale

SETTIMANA DELLA CULTURA A SINAGRA – Antonio Mazzeo e i “Padrini del Ponte”

sinagra_strada_2_thumb307_Un dibattito sempre più “acceso”.

mazzeo_0017Chi sostiene che la lotta contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto sia solo prerogativa delle città affacciate sul tratto di mare che divide Sicilia e Calabria, in questi ultimi tempi può ben ricredersi. Infatti anche Sinagra, a conferma di quanto già si era visto a Brolo, ha dimostrato che gli abitanti del comprensorio dei Nebrodi vogliono dire la loro nella disputa aperta sulla realizzazione della mega opera.

La terza giornata della “Settimana della Cultura”, in corso a Sinagra dal 10 al 17 aprile, organizzata dall’Amm.ne comunale e dalla Pro Loco, è stata caratterizzata dalla presentazione del libro di Antonio Mazzeo “I Padrini del Ponte – Affari di mafia sullo stretto di Messina” (edizioni Alegre, 2010), opera di successo che l’autore sta promuovendo, raccontando di coloro che agiscono e del modo in cui lo fanno, con le motivazioni e gli interessi da cui trovano ispirazione, verso la realizzazione del Ponte, considerato da tutti l’affare del secolo. A dimostrare quanto il libro sia importante, ma altrettanto “scomodo”, è sufficiente fare una relazione tra il numero delle presentazioni, che sono state ben oltre 60 in tutta Italia, e le recensioni, pochissime, che sembra non superino addirittura il paio.

enza_siciliaenza_mola_3Al dibattito, che si è svolto in un bellissimo salone allestito dentro Palazzo Salleo, prestigioso edificio sito nel centro storico sinagrese, è intervenuto l’autore, Antonio Mazzeo, scrittore, reporter, militante ecopacifista e artefice di tantissime, importanti inchieste in giro per il mondo; Corrado Speziale, attivista della Rete NoPonte, movimento che da oltre dieci anni porta in piazza la protesta contro la realizzazione della mega opera; Tiziano Granata, responsabile dell’Ufficio ambiente e legalità del C.R. di Legambiente, e naturalmente il Sindaco, Gaetano Scarso, l’Assessore alla Cultura, Enza Sicilia e la presidente della Pro Loco, Enza Mola.

Già dal saluto dell’assessore, si è ben compreso il percorso della serata. La dott.ssa Sicilia ha mostrato tanto attaccamento, rivelando qualche “amarcord” che la lega, anche dal punto di vista affettivo, alla suggestiva zona del Faro, punta estrema dell’isola, non per niente vincolata come Oasi di Capo Peloro, che oggi rischia di essere annientata irrimediabilmente dal cantiere del Ponte. Enza Mola, presidente della Pro Loco ha, dal canto suo, mostrato soddisfazione per l’interesse dimostrato dai cittadini nel corso della rassegna sinagrese che coniuga “Letteratura, arte, odori e sapori”.

Corrado Speziale, “NoPontista”, che da quasi due anni, dalle pagine di questo giornale, racconta, con parole ed immagini fotografiche, tutte le vicende e le azioni di protesta della Rete NoPonte, promosse attraverso cortei, dibattiti, sit – in ed altro ancora, nel suo intervento ha tirato fuori la storia recente dell’iter procedurale dell’opera con dati e notizie, sui costi sin qui sostenuti dalla comunità ed i provvedimenti tecnico – amministrativi che ne hanno accompagnato il percorso. Speziale ha sottolineato le tante coincidenze ed i sospetti che rendono il tutto, al tempo stesso, lacunoso e demagogico. Spiega l’impianto “verticistico e totalitario”, della Legge Obiettivo del 2001, definendola ironicamente “un regalo natalizio di Berlusconi che concentra un enorme potere strategico e decisionale sui suoi uomini”, e aggiunge, tra l’altro, che “la Corte dei Conti, attende ancora risposte sulle obiezioni che la stessa ha sollevato nel 2009 sulla fattibilità dell’opera”.

Sia Speziale che Mazzeo, hanno colto l’occasione per promuovere la prossima manifestazione nazionale “NoPonte” che si svolgerà a Messina il 14 maggio prossimo, con un corteo cittadino al quale sono attese decine di migliaia di persone. “Siamo stanchi di quanto sta succedendo – conclude Speziale – ed il prossimo 14 maggio invitiamo tutti a scendere nuovamente in piazza in difesa del territorio messinese, tormentato da complesse problematiche come dissesti e rischio sismico, per gridare – Fermiamo la costruzione del ponte sullo stretto, lottiamo per le vere priorità – ”, come titolava il volantino distribuito in sala.
Antonio Mazzeo, deciso ed esauriente come sempre, ha analizzato e spiegato situazioni e strategie su scala internazionale, toccando anche quelle di carattere militare – di cui egli è profondo conoscitore, avendoci costruito le proprie inchieste –  nelle quali vede il Ponte come un obiettivo sensibile.

Ma è sicuramente sulla questione messinese degli affari per la costruzione della mega opera, in cui lo scrittore assegna un ruolo all’Università, che lo stesso concentra, tra l’altro, il suo punto di vista: “Cedendo l’incubatore d’imprese del Polo scientifico di Papardo, l’Università ha abdicato al suo ruolo di cultura. Ciò è frutto della delirante arroganza di chi, credendosi onnipotente, ha pensato bene di dismettere l’edificio creato per incubare e sostenere una quarantina di imprese di giovani neolaureati, ed offrirlo ad Eurolink, l’associazione delle imprese costruttrici del Ponte, quale general office per l’intera operazione. Il tutto – prosegue Mazzeo – in cambio di sei misere borse di studio per studenti messinesi e calabresi che per soli quattro mesi verranno accostati alla progettazione”. Ma i “Padrini del Ponte” sono tanti, e Antonio Mazzeo cita fatti e circostanze che ne testimoniano intenzioni ed atteggiamenti. Primi fra tutti Zappia e Rizzuto, quest’ultimo capo della mafia siculo – canadese, che avevano “confezionato” ad hoc, con promesse di denaro proveniente dal malaffare, la partecipazione alla gara d’appalto, operazione sventata dalla D.D.A. nel 2005.  

Anche Tiziano Granata, esponente di Legambiente, si è soffermato su legalità e tutela del territorio, citando alcuni casi in cui si è trovato a condividere con Antonio Mazzeo determinate questioni legate al Parco commerciale di Barcellona P.G.

Il responsabile dell’Ufficio ambiente e legalità del C.R. di Legambiente, è intervenuto soltanto nella parte finale del dibattito, poiché impegnato a presenziare all’importante operazione di trasferimento e accoglienza, al galoppatoio di Castell’Umberto, di due cavalli sequestrati lo scorso dicembre dalla Questura di Messina, poiché impiegati nelle corse clandestine in riva allo Stretto. Un importante segnale, anche questo, di recupero di civiltà e legalità, in un territorio che deve ancora percorrere tanta strada in questa direzione.

A fine dibattito tanta gente, intervenendo sia dalla platea che al microfono, ha espresso il proprio punto di vista sulle questioni trattate, ponendo domande ai relatori sulla vicenda “Ponte”.

Ma commenti e confronti hanno avuto seguito anche fuori dalla sala, segno che l’argomento su cui si è dibattuto ha acceso gli animi su una questione che merita, oggi più che mai, il massimo delle attenzioni. E non solo a Messina.

14 Aprile 2011

Autore:

admin


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