Sono tre rumeni, ore contate per gli altri due.
La banda si era altamente specializzata in furti simili ed aveva colpito più volte in Sicilia, sopratutto nella fascia orientale e forse si apprestava a fare un “colpo”, dopo quello di Brolo, anche a Capo d’Orlando, giocando sull’effetto sorpresa.
La tecnica era sempre uguale, prima un sopralluogo, poi il furto, e subito via, in un’altra zona… così salterebbe l’ipotesi del basista.
La Polizia del commissariato orlandino è stata tempestiva.
Dopo il furto a Brolo una serie di controlli anche in sintonia con le altre questure siciliane, ha messo in correlazione, viste le modalità attuative dei furti, con altre rapine effettuata a Modica, Ragusa e Siracusa.
Poi una pattugliaintercettava, a poche ore dal furto di Brolo, quando tutta la polizia ed i carabineri erano allertati sul territorio, due stranieri girare per le via 27 settembre a Capo d’Orlando.
Erano Ioan Babii, 22 anni e Florian Marian Vasiliu di 19 anni. Il primo già ricercato della Procura di Modica.
Quindi interrogatori, indagini, sopralluoghi ed appostamenti sino alle 16 di ieri pomeriggio, quando sul lungomare orlandino la polizia intercettava gli altri complici.
Mircea Babii, 30 anni, tentava la fuga ma veniva subito bloccato mentre altri due soggetti, in maniera rocambolesca, evitavano l’arresto, facendo perdere le tracce nella zona di Tavola Grande.
Sequestartaa anche un’auto. Su di questa trovato un telefonino di provenienza dubbia rubat, l’abbigliamento usato per il colpo all’Unieuro di Brolo, denaro, circa. circa 300 euro, in monetine, risultate rubate da un distributore automatico in una stazione di servizio Agip.
Per i tre quindi la traduzione al carcere di Gazzi ma prima il Vasiliu rendeva spontanee le sue confezioni su tutta una serie di colpi effettuati nelle ultime settimane compresi i quattro colpi in negozi orlandini.
Ora si cerca di recuperare la refurtiva del colpo brolese.
Il denaro che i rumeni capitalizzavano veniva inviato nella loro ptaria attravreso i servizi della Western Union.