Bin Laden e’ morto. Gli americani l’hanno fatto fuori
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Bin Laden e’ morto. Gli americani l’hanno fatto fuori

billaden_killerE’ stato giustiziato in Pakistan con un colpo alla testa. Lo ha affermato il presidente statunitense Barack Obama nel cuore della notte.

Giustizia è fatta, così ha dichiarato Obama.

In pochi minuti, la gente si e’ radunata sotto la Casa Bianca a festeggiare.

Il paese assapora il gusto dolciastro e poco cristiano della vendetta, ma sono americani.

Osama Bin Laden, considerato la mente degli attentati dell’11 settembre 2001, e’ stato ucciso ieri, domenica primo maggio 2011, nel nord del Pakistan, non lontano da Islamabad.

I pakistani per anni avevano negato che Bin Laden si trovasse nel loro paese. Invece ora si scopre che non solo Bin Laden si trovava in quel paese, ma che esso non era nemmeno nascosto in una remota regione tribale. Questo fatto lascia aperte le questioni dell’affidabilità del Pakistan come partner di Washington, nonostante gli almeno 20 miliardi di dollari che gli Stati Uniti hanno regalato all’esercito pakistano negli ultimi nove anni.

Bin Laden è stato ammazzato da un corpo speciale di soldati e di forze della CIA.

Non assisteremo dunque a nessun processo alla Saddam o alla Milosevic.

Al contrario, con il miliardario saudita finiscono nella tomba mille segreti e tanti dubbi non chiariti sugli attentati che quasi dieci anni provocarono la morte di circa tremila esseri umani. Il corpo del presunto leader di Al Qaeda si trova nelle mani degli statunitensi. La TV Pakistana ha gia mostrato una sua foto (che sarebbe pero falsa).

Cosa cambia con la morte di Bin Laden?

Di certo, l’uccisione del numero uno di Al Qaeda varrà probabilmente a Obama  la vittoria del secondo mandato presidenziale.

Di certo, togliere di mezzo un uomo del carisma e delle possibilità economiche di Bin Laden è un ottimo risultato della battaglia contro il terrorismo di matrice islamica.

Ma il terrorismo esisteva prima di Bin Laden e continuerà ad esistere dopo di lui.

Probabilmente, il “terrorismo“ farà vincere o perdere altre elezioni presidenziali americane.

E’ stata fatta Giustizia?

Non proprio.

In quanto la Giustizia si fa nei tribunali, non sparando in testa alla gente.

Proprio per questo, la sua esecuzione non può renderci felici. Un regolare processo ed una eventuale condanna all’ergastolo – se davvero reo e non solo rivoluzionari antiamericano – sarebbero stati senza dubbio una procedura più civile, nonché essenziale per avere informazioni.

Ora rimane da vedere quale sara la reazione del mondo musulmano.

Di certo, ammazzando Bin Laden Washington ha creato un martire dell’antiamericanismo.

E, alla faccia del one nation under God ripetuto come un mantra da Obama, gli americani si sono risporcati le mani di sangue nonostante la loro religione proibisca sia l’uccidere sia la vendetta.

per veder il video: http://www.youtube.com/watch?v=ZNYmK19-d0U&feature=player_embedded

alessio

 

I fatti:

L’annuncio dell’uccisione dato in tv da Obama. Ora c’è il timore di ritorsioni terroristiche Blitz in Pakistan, ucciso Bin Laden «Giustizia è fatta», l’America è in festa Il capo di Al Qaeda freddato con un colpo alla testa. Si nascondeva in un compound di lusso fuori Islamabad

L’uccisione di Osama Bin Laden, tutte le immagini e i video L’annuncio dell’uccisione dato in tv da Obama. Ora c’è il timore di ritorsioni terroristiche Blitz in Pakistan, ucciso Bin Laden «Giustizia è fatta», l’America è in festa Il capo di Al Qaeda freddato con un colpo alla testa. Si nascondeva in un compound di lusso fuori Islamabad La tv pakistana mostra l’immagine del volto tumefatto di Osama Bin Laden (Ansa)

La tv pakistana mostra l’immagine del volto tumefatto di Osama Bin Laden (Ansa)

«Osama Bin Laden è stato ucciso. Giustizia è fatta». L’annuncio del presidente americano Barack Obama in diretta tv, quando in Italia erano quasi le 5 del mattino, scuote gli Stati Uniti e rimbalza nei cinque continenti. Il ricercato numero uno al mondo, il simbolo del terrore, l’uomo che ha incarnato il Male a partire dalla terribile strage del settembre di 10 anni fa a New York, è morto.

Negli Stati Uniti le parole di Obama hanno un effetto immediato: la gente si riversa per strada nel cuore della notte. E festeggia. Il coro «Usa, Usa», l’inno nazionale cantato a squarciagola, le bandiere a stelle e strisce che sventolano, le urla di gioia. L’America, dopo dieci anni, ritrova orgoglio e vigore con una notizia che segna una vittoria che forse nessuno più attendeva dopo la lunga e fino ad oggi infruttuosa caccia al terrorista-simbolo che sembrava inafferrabile. Sfuggito alla cattura sulle montagne di Tora Bora, nei mesi immediatamente seguenti l’11 settembre, Bin Laden aveva continuato a guidare la rete terroristica cambiando diversi nascondigli e facendosi sentire periodicamente con messaggi in video o in audio. Ma tutto questo ora appartiene al passato. Le manifestazioni di giubilo nelle principali città americane sono andate avanti tutta la notte: Times Square e Ground Zero a New York e il mall davanti alla Casa Bianca a Washington i luoghi simbolo di questa celebration night che diventerà inevitabilmente il contrappunto dei pianti e dell’America in ginocchio dopo il crollo delle Torri Gemelle. L’uccisione di Bin Laden IL BLITZ – È stato ucciso con un colpo di arma da fuoco alla testa. Osama Bin Laden è stato «terminato» – questo il temine utilizzato per comunicare l’uccisione del capo di Al Qaeda. Nel corso del blitz di un commando americano, pianificato negli ultimi due mesi, condotto contro quella che era diventata la residenza segreta del leader terrorista, un condominio fortificato a circa 70 chilometri a nord di Islamabad. Con lui sono state uccise altre quattro persone. Fonti del Pentagono riferiscono che le forze speciali che hanno effettuato l’operazione avevano provato più volte il piano di attacco per evitare vittime tra civili innocenti. Uno dei quattro elicotteri che hanno preso parte all’operazione contro il compound di Bin Laden, secondo fonti ufficiali coperte da anonimato, si sarebbe schiantato dopo essere stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco esplosi da terra, anche se viene specificato che non ci sono state vittime. La fonte ha aggiunto che durante il raid donne e bambini sono stati presi in custodia.

IL GIALLO DEL CADAVERE – Il corpo di Bin Laden, è stato annunciato, è «in custodia» alle forze militari statunitensi, anche se un funzionario americano ha parlato di una sepoltura in mare già effettuata nel rispetto dei dettami della religione islamica. Diversi siti mettono in dubbi l’autenticità dell’immagine del corpo tumefatto di Bin Laden diffusa dalla tv pakistana e anche il sito peacereporter.org parla di un «falso clamoroso» sostenendo che si tratti in realtà di una vecchia fotografia ritoccata con un programma di fotoediting e circolata già nel settembre del 2006. Un’altra circostanza oscura è quella sul ruolo dell’intelligence pachistana. L’operazione, secondo quanto inizialmente annunciato, si sarebbesvolta in collaborazione con l’anti-terrorismo pakistano, anche se le autorità di Isalamabad hanno smentito la circostanza. E anche da fonti Usa è arrivata una ricostruzione differente, secondo cui il Pakistan non sarebbe stato preventivamente informato del blitz, segno questo di una mancanza di fiducia negli alleati da parte della Casa Bianca. «Giustizia è fatta» «Giustizia è fatta» «Giustizia è fatta» «Giustizia è fatta» «Giustizia è fatta» «Giustizia è fatta» «Giustizia è fatta» «Giustizia è fatta»

IL COMPOUND BLINDATO – L’operazione è avvenuta a Abbottabad, una città a soli 75 chilometri dalla capitale Islamabad, e Bin Laden si trovava secondo gli esperti dei servizi della rete americana, in un compound di alta sicurezza, circondato da una recinzione e protetto da una doppia cancellata. Il blitz sarebbe stato preparato da cinque riunioni fra il presidente Obama e i servizi segreti in questi ultimi mesi. Abbottabad come Islamabad si trova a qualche ora di strada da alcune delle zone tribali della Frontiera del Nord Ovest, la zona tribale al confine con il Pakistan che è sempre stata considerata il rifugio di Osama Bin Laden. L’annuncio di Obama

L’ANNUNCIO DI OBAMA – «Questa sera sono in grado di annunciare agli americani e al mondo che gli Stati Uniti hanno condotto un’operazione che ha ucciso Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda». Così Obama ha raccontato il blitz comunicando la morte di Bin Laden alla nazione: «Molti mesi fa sono stato informato che avevamo indizi circa la possibile posizione di Bin Laden. Ho incontrato molte volte i miei consulenti dei servizi segreti. Finalmente la settimana scorsa ho deciso che avevamo sufficienti informazioni per agire. Oggi per mio ordine gli Stati Uniti hanno lanciato un’operazione contro quel compound. Una piccola unità di agenti americani ha agito con grande coraggio, facendo attenzione a evitare vittime civili. Dopo uno scontro a fuoco, hanno ucciso Osama Bin Laden e hanno in custodia il suo corpo». E ha aggiunto: «Come Paese, non tollereremo mai minacce alla nostra sicurezza».

ALLERTA AMBASCIATE – Il governo americano ha poi messo in stato di allerta tutte le sue ambasciate e rappresentanze diplomatiche nel mondo per timore di rappresaglie. In un comunicato del Dipartimento di Stato si esortano inoltre i cittadini americani, soprattutto in quelle zone del mondo dove vi sono maggiori tensioni, ad evitare i luoghi in cui vi sono affollamenti di gente e manifestazioni per «l’imprevedibilitá ed insicurezza dell’attuale situazione».] ‘annuncio dell’uccisione dato in tv da Obama. Ora c’è il timore di ritorsioni terroristiche

da corrietedellasera.it

2 Maggio 2011

Autore:

admin


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