le attenzioni di Marisa Briguglio
A segnalare all’Asp di riferimento il fatto che il consultorio brolese da settimane è “chiuso”, in concomitanza con l’andata il pensione del ginecologo che, possiamo definire storico del servizio brolese, Giovanni Piraino, volto rassicurante e affidabile per un’ampia utenza che spazia anche nell’hinterland brolese è stata Marisa Briguglio.
Lei, riferimento civico accreditato del Comune di Brolo della Rete Civica della Salute (il progetto promosso dall’Assessorato alla Salute, con atto di indirizzo n. 7752 del 10/10/2014) con una mail, accogliendo le varie istanza provenienti da diverse utenti, ha chiesto di conoscere “se è ancora attivo e funzionante il consultorio ginecologico sito in Via Trento di Brolo, visto che il Dott. Giovanni Piraino, quale responsabile, mi risulta, dopo diverse segnalazioni da parte di cittadine, ormai da mesi in pensione”.
Marisa Briguglio ha voluto ricordare a se stessa, ma anche ai responsabili del servizio che “l’ambulatorio brolese è attivo da più di 30 anni e copre un largo bacino di pazienti provenienti da tutto il comprensorio”.
Infatti il consultorio brolese, tra i primi quattro aperte nell’area di quella che era USl 42 di Patti, fu una battaglia sociale e sanitaria, che allora si intestò, quale vicesindaco illuminato, l’avvocato Giuseppe Piccolo, e da subito divenne un punto di riferimento per tanti con i suoi servizi che spaziano con la preferenza di allora giovani professionisti dall’aiuto dello psicologo q uello dell’assistente sociale e del ginecologo in quelli che poi divennero i locali della guardia medica.
Marisa Briguglio che ancora non ha avuto riscontro alla sua mail ora afferma che quest’argomento sarà punto di confronto nell’incontro con i 9 coordinatori provinciali della Rete Civica , con quelli distrettuali della provincia di Messina ed alcuni riferimenti comunali accreditati, che hanno già dato adesione al forum. Perchè il consultorio brolese, sottolinea “E’ un presidio necessario, anzi indispensabile, che spero che sia attivo e funzionante al più presto, per garantire un servizio estremamente utile che diventa un diritto alla salute”.