PATTI – E se la Martino diventasse il nuovo presidente del consiglio comunale?
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PATTI – E se la Martino diventasse il nuovo presidente del consiglio comunale?

Lasciando stare Santi e Navigatori, il dibattito post elezioni a Patti si tinge di tante potenziali novità con la certezza dei nuovi assessori.

Ci sono incognite all’orizzonte, non prevedibili, nè preventivabili che sorgono leggendo sia il dato elettorale che la nuova geografia politica dettata dal voto.

Ma facciamo un passo indietro.

La Notizia del giorno è la battuta, anzi la vignetta satirica sul “Drago” , l’Angelo ed il Demone”.

Siamo stati e lo saremo sempre dalla parte della libertà di satira e di espressione. Quindi dalla parte dei redattori del giornale che ha pubblicato la vignetta che ha fatto tanto discutere a Patti in queste ore.

Osserviamo, sorridendo, anche chi di satira non voleva perire ed ora ne difende l’autonomia del farla; chi urlava all’idea di poter essere oggetto di articoli più o meno polemici ed ora ne sorride sui contenuti altrui.

Ma anche questo fa parte, e non ci stupisce, di “come vanno le cose”, restando – noi – sempre dalla parte del diritto di pubblicare. Poi ognuno decide cosa, come e quanto sia lecito farlo e fermare l’asticella all’altezza che crede.

Ma torniamo alla politica.

Con l’affaire dei rifiuti, alle parole rassicuranti del sindaco, sono seguito atti concreti con la determinazione buona a trovare i fondi per assicurare il servizio.

Quindi la buona notizia è quella che non ci sarà alcun blocco della raccolta anche se si dovranno leggere gli atti per scoprire da dove sono saltati fuori i fondi necessari.

Ricordiamo il dibattito in aula, quando gli uffici chiarirono che senza l’approvazione della nuova tariffa non ci sarebbero stati i soldi per pagare la discarica e, quindi, Patti avrebbe trovato i cancelli chiusi. Il sindaco avrà trovato quel cassetto di cui tutti si erano dimenticati?

nodi da dirimere

Ma ad incresparne la superfice del mare della politica ci sono alcuni nodi da dirimere.

Infatti sul fronte Giunta c’è una vera rivoluzione. A scombussolare i progetti la sorprendente mancata elezione a consigliere del dottor Gaetano Crisà, laccotiano di ferro.

Si è resa necessaria, pertanto, la sua nomina ad assessore e la nomina di Gianni Di Santo, in quota dell’ex sindaco Venuto. Questo di sicuro lascia l’amaro in bocca ai Dott.ri  Impalà, forse più allo zio che al nipote.

Altro imprevisto, la mancata disponibilità – sembra ormai manifesta – dei nominati Assessori/Consiglieri Di Santo e Sidoti a dimettersi, impedendo di fatto il ritorno, almeno per il momento, in consiglio di Pasqualino La Macchia, che al ruolo di consigliere comunale ci tiene davvero.

Ma è la presidenza del consiglio comunale che suscita più incognite.

I numeri suggerirebbero senza dubbio il nome di Valentina Martino.

Prima degli eletti, donna, espressione di una forza giovane e determinante nell’affermazione del Sindaco Bonsignore.

Quasi un atto dovuto.

La sua elezione allo scranno più alto dell’aula consiliare rappresenterebbe davvero una svolta epocale e generazionale.

Ma, ci sono dei ma.

Che ne penserebbe Prinzi, cui la presidenza è stata promessa per ottenerne la sua candidatura nella lista “Un’altra Patti”?

O Impalà, che avendo perso l’assessorato potrebbe essere tentato dalla prestigiosa carica?

O Sidoti, compagno di avventura della Martino, che con l’attribuzione di un secondo ruolo alla sua componente, dovrebbe mettere da parte il sogno di fare il vicesindaco, ricalcando le orme del padre, già vicesindaco del prof. Olivo sul finire degli anni ‘90?

In questo caso, comunque dovrebbe fare i conti con l’avv. Raffa, già a tale carica designata, ma debole del risultato conseguito dal suo gruppo di riferimento.

I “Bellissimi”, infatti, perdono un consigliere rispetto alla passata legislatura e la superstite Cannata entra per il rotto della cuffia, classificandosi undicesima, su undici posti utili.

Insomma, l’elezione della Martino cambierebbe sicuramente i piani di molti, manderebbe alle ortiche promesse che sembravano cosa fatta, ma sarebbe opportuno che chi si sentiva già in quel ruolo se ne facesse una ragione.

Nelle prossime ore, ma anche nelle prossime settimane, visto che “la notte dei lunghi coltelli” è un piatto che va, a seconda dei gusti, servito freddo, ne sapremo di più.

19 Ottobre 2021

Autore:

redazione


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