AUTORI MALEDETTI – 1 novembre 1972: ci lascia Ezra
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AUTORI MALEDETTI – 1 novembre 1972: ci lascia Ezra

L’occasione per rileggerlo

«Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla»

La notte tra il 15 e 16 novembre 1945, all’uscita del campo di concentramento del Disciplinary Training Camp di Pisa, una jeep scoperta americana trasportava un anziano e malconcio prigioniero ammanettato. Indebolito e stordito dai molti mesi di carcere duro, rinchiuso in una gabbia all’aperto, esposto al sole e alla pioggia, il vecchio era atteso a Roma da un aereo speciale che, dopo trenta ore di volo e un paio di scali, giunse a Washington.

Qui l’aspettavano un processo per alto tradimento, il rischio della condanna a morte, la diffamazione, infine lunghi anni di internamento nel manicomio criminale di St. Elisabeth.

Il primo anno lo passò segregato in completo isolamento, in una cella senza finestre, senza contatti con l’esterno. Del resto, sono conosciuti i sistemi carcerari di quel grande Paese.

Pound verrà liberato soltanto nel 1958, scosso, ma per nulla distrutto da un’esperienza allucinante: una foto famosa lo ritrae, appena sbarcato a Venezia, nell’atto di fare un sorridente saluto romano davanti ai fotografi.

Una vita da profeta

Nato il 30 ottobre 1885 in Idaho (USA), dopo gli studi Ezra Pound si trasferisce nel 1908 in Europa, da lui già conosciuta in svariati viaggi. A Venezia pubblica i suoi primi versi, A lume spento, e si stabilisce a Londra, dove rimarrà fino al 1920. Di cultura enciclopedica ed eclettica, attratto dalla letteratura provenzale e stilnovista come da quella confuciana, a Londra promuove la nascita di due tra i movimenti letterari d’avanguardia più importanti del tempo, l’imagismo e il vorticismo, in cui si fondevano astrattismo fotografico, futurismo, neo-orfismo e cubismo. In questo periodo, tra gli altri, conobbe e frequentò Joyce, Eliot, W.Lewis, W.B.Yeats, di cui condivise l’interesse per i gli aspetti esoterici della tradizione culturale europea. Dopo numerosi viaggi e soggiorni anche in Italia, nel 1920 si trasferisce a Parigi con la moglie Dorothy e nel 1924 a Rapallo. Lavora ai primi Cantos, collabora a riviste e giornali stranieri e italiani, tiene conferenze in varie città, scrive poesie, saggi, persino musica e uno sceneggiato, Le fiamme nere. Il 30 gennaio 1933 è ricevuto da Mussolini, nel 1934 scrive Jefferson e/o Mussolini: si fa più intenso il suo interesse per la politica sociale fascista. Nel 1939, dopo l’ultimo viaggio negli USA, inizia la collaborazione al “Meridiano di Roma” di Interlandi, nel 1941 quella a Radio Roma, nel 1943 a “Il popolo di Alessandria”. Aderisce alla RSI: nel 1944 scrive alcuni pamphlet contro il sistema guerrafondaio americano: L’America, Roosevelt e le cause della guerra presente e Oro e lavoro. Arrestato il 3 maggio 1945, è rinchiuso nella gabbia del campo di concentramento di Pisa, dove scrive i Canti pisani. Internato in manicomio a Washington, vi rimane dodici anni. Nel 1958 si trasferisce nei pressi di Merano dalla figlia e in seguito, dopo vari soggiorni e ricoveri a Rapallo e a Genova, si reca infine a Venezia, dove muore il 1° novembre 1972.

Tratto da Linea dell’8 maggio 2005.

scritto da Luca Leonello Rimbotti

“Libertà è un dovere”

Poeta, saggista, economista, traduttore, agitatore culturale, uomo libero, Ezra Loomis Pound nasce a Hailey, Idaho, il 30 ottobre 1885. Cresciuto nella lettura dei classici, ama sin da giovane l’Europa e una certa America rurale che conserva tracce della linfa vitale del vecchio continente. Si iscrive alla facoltà di “Arts and letters” dell’Università della Pennsylvania. Studia i poeti provenzali, la letteratura inglese, gli autori greci e latini. Poi la letteratura cinese e Confucio.

Vaga per l’Europa fino ad approdare in una Londra dove trova la vivacità intellettuale che cerca, grazie a personalità come T.S. Eliot, William Butler Yeats, James Joyce, di cui diventa amico, consigliere e mecenate. Frequenta e fonda movimenti di avanguardia letteraria: è tra i principali promotori dell’imagismo e del vorticismo. Frequenta i dadaisti e Marinetti.

Allo scoppio della Grande Guerra sviluppa un’intensa passione civile, cui corrispondono studi storici, economici e politici. Sviluppa la sua teoria sull’usura come fonte delle guerre moderne e dello strangolamento dei popoli.

Si avvicina all’Italia di Mussolini, con una simpatia che diverrà infine identificazione totale fin quasi all’estremo sacrificio. Vede nella patria del fascismo “l’unico paese in Europa dove esistesse una resistenza di una certa solidità contro l’usurocrazia internazionale”.

Collabora assiduamente con giornali e riviste. Viene ricevuto da Mussolini, che di lui dirà: “Il mio amico Pound ha ragione. La rivoluzione è guerra all’usura”.

La seconda guerra mondiale è per lui lo scontro tra “il campo e l’aratro da una parte e dell’ipoteca dall’atra”. Inizia i suoi celebri radiodiscorsi, circa 300 tra il 1941e il 1943. Illustra le sue teorie, predica la pace, chiede agli americani di non lasciarsi abbindolare dalla propaganda di chi ha interesse a muovere guerra all’Italia.

Si entusiasma per il Manifesto di Verona della Rsi. Sostiene il fascismo repubblicano in ogni modo, persino con poster di propaganda composti da lui stesso e con i quali adorna i muri di Rapallo.

Alla fine della guerra viene prelevato in casa da due partigiani armati di mitra e consegnato alle autorità americane. I suoi compatrioti rinchiudono il più grande poeta vivente in una gabbia di ferro scoperta per tre settimane.

Dopodichè ha un collasso. Riportato in patria viene dichiarato pazzo e internato nell’ospedale criminale federale di St. Elizabeths di Washington. Il primo anno lo passa segregato in completo isolamento, in una cella senza finestre, senza contatti con l’esterno.

Vi rimane per 13 anni.

Nel 1958, una volta tornato in libertà, sbarca a Venezia mostrando un solare saluto romano ai fotografi. Muore nel capoluogo veneto il 1 novembre 1972.

Aveva detto: “Se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui”.

Ne è stato all’altezza.

LE OPERE DI ERZA POUND

1908 A Lume Spento, poesie.
1908 A Quinzaine for This Yule, poesie.
1909 Personae, poesie.
1909 Exultations, poesie.
1910 Provença, poesie.
1910 The Spirit of Romance, saggi.
1911 Canzoni, poesie.
1912 Ripostes of Ezra Pound, poesie.
1912 Sonnets and ballate of Guido Cavalcanti, traduzioni.
1915 Cathay, poesie / traduzioni.
1916 Certain noble plays of Japan: from the manuscripts of Ernest Fenollosa, traduzioni.
1916 “Noh”, or, Accomplishment: a study of the classical stage of Japan, di Ernest Fenollosa e Ezra Pound.
1917 Lustra of Ezra Pound, poesie.
1917 Twelve Dialogues of Fontenelle, traduzioni.
1918 Quia Pauper Amavi, poesie.
1918 Pavannes and Divisions, saggi.
1919 The Fourth Canto, poesie.
1920 Umbra, poesie e traduzioni.
1920 Hugh Selwyn Mauberley, poesie.
1921 Poems, 1918-1921, poesie.
1922 The Natural Philosophy of Love, di Rémy de Gourmont, traduzione.
1923 Indiscretions, autobiografia in prosa.
1923 Le Testament, opera musicale.

 

1924 Antheil and the Treatise on Harmony, saggi.
1925 A Draft of XVI Cantos, poesie.
1927 Exile, rivista.
1928 A Draft of the Cantos 17-27, poesie.
1928 Ta hio, the great learning, newly rendered into the American language, traduzione.
1930 Imaginary Letters, saggi.
1931 How to Read, saggio.
1933 A Draft of XXX Cantos, poesie.
1933 ABC of Economics, saggio.
1933 Cavalcanti, opera musicale.
1934 Homage to Sextus Propertius, poesie.
1934 Eleven New Cantos: XXXI-XLI, poesie.
1934 ABC of Reading, saggi.
1935 Make It New, saggi.
1936 Chinese written character as a medium for poetry, di Ernest Fenollosa, a cura di Ezra Pound.
1936 Jefferson and/or Mussolini, saggi.
1937 The Fifth Decade of Cantos, saggi.
1937 Polite Essays, saggi.
1937 Digest of the Analects, by Confucius, translation.
1938 Culture, saggi (tradotto in italiano come Guida alla Cultura, Sansoni, ISBN 88-383-1351-2).
1939 What Is Money For?, saggi.
1940 Cantos LII-LXXI, poesie.
1942 Carta da visita, saggi.
1944 Cantos LXXII-LXXIII, poesie.
1944 L’America, Roosevelt e le Cause della Guerra Presente], saggi.
1944 Introduzione alla Natura Economica degli S.U.A., saggi.
1947 Confucius: the Unwobbling pivot & the Great digest, traduzione.
1948 The Pisan Cantos [74-84], poesie.
1950 Seventy Cantos, poesie.
1953 Canti pisani [74-84], poesie.
1951 Confucian analects, traduzione.
1954 Lavoro ed usura, saggi.
1956 Section Rock-Drill, 85-95 de los Cantares, poesie.
1956 Women of Trachis, da Sofocle, traduzione.
1959 Thrones: 96-109 de los Cantares, poesie.
1964 The Cantos [1-109], poesie.
1968 Drafts and Fragments: Cantos CX-CXVII, poesie.
1970 Opere scelte.
1985 The Cantos [1-116], poesie. Edizione integrale italiana.
1986 The Cantos [1-116], poesie.
1988 Trattato d’armonia ed altri scritti musicali, saggi.
1997 Ezra Pound and Music, saggi.
1998 Radiodiscorsi, 50 radiodiscorsi dal 1941 al 1943.
2002 Canti postumi, poesie.
2003 Ego scriptor cantilenae: The Music of Ezra Pound, musica.
2005 Carte italiane 1930-1944. Letteratura e arte.
2008 Rose rampicanti, a cura di Francesco Cappellini, Via del Vento edizioni.

 

 

1 Novembre 2021

Autore:

redazione


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