“Un’esperienza fortemente positiva che ci ha dato l’occasione per confrontarci con esperti, dirigenti e anche con le tante persone che hanno partecipato ai nostri incontri su temi importanti che riguardano Messina, il Mezzogiorno e anche il futuro del paese dimostrando che c’è voglia di di comprendere, di esserci, di cambiamento”, commenta il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano.
I problemi di Messina, la mancanza di occupazione, le condizioni di generale difficoltà della città e della provincia sono state al centro del primo dibattito della serata al quale oltre a Oceano sono intervenuti Nino Alessi, segretario provinciale di IDV; Ivo Blandina, presidente di Confindustria Messina; Francantonio Genovese, deputato PD Messina; Guido Signorino, economista, docente dell’Università di Messina e Giuseppe Scandurra, presidente nazionale dell’Aciap. Condivisa da tutti i relatori, moderati dal giornalista della Gazzetta Francesco Celi, l’analisi e soprattutto la soluzione: Messina e più in generale la Sicilia devono avere un sistema di trasporti e infrastrutture al pari col resto del paese. “Questo governo ha fortemente penalizzato il Mezzogiorno e la Sicilia- spiega Oceano-. Non possiamo accettare che, con la silente complicità dei nostri deputati, si taglino risorse per le infrastrutture, si portino via i treni, si allontani la Sicilia dal resto del paese”.
Il dibattito sul futuro di Messina ha preceduto l’intervista realizzata sul palco centrale della Festa, davanti allo splendido dello Stretto, a Susanna Camusso da Gisella Cicciò sui principali temi del momento: i giovani, il futuro del paese, la finanziaria che sta tagliando risorse ai servizi pubblici e quindi che impoverirà i lavoratori, i pensionati, le famiglie medie, la prevalenza della finanza negli equilibri economici, la perdita di credibilità nazionale e internazionale del nostro Paese. “Berlusconi se ne deve andare- ha detto Camusso-. Il suo governo ha impoverito l’Italia e soprattutto il Mezzogiorno con scelte come quelle sulla scuola, sulle tasse, su FS e le infrastrutture”. Camusso, sollecitata da Cicciò, è tornata a spiegare che il Ponte non serve a un territorio che ha bisogno di essere messo in sicurezza, di investimenti che adeguino il sistema di trasporto a quello del Nord Italia, all’Alta velocità . Non poteva poi mancare una considerazione sul ruolo delle donne, sul movimento Se non ora quando che il 13 febbraio scorso a Messina ha portato in piazza centinaia di persone, sulle ricadute positive per l’economia del lavoro femminile. “Per ogni donna che lavora si determinano altro posti di lavoro legati al welfare. Oltre ad una questione di parità di chanche è un meccanismo virtuoso anche dal punto di vista economico. Basta considerare le donne solo corpi senza cervello”. E sono state davvero tante le donne presenti al dibattito che hanno voluto testimoniare il loro apprezzamento a Camusso, prima donna alla guida della più importante organizzazione sindacale del paese, diventata anche al di là della Cgil, simbolo della tenacia e della possibilità di rompere il “tetto di cristallo”.
Prima di lasciare la Festa, Camusso ha voluto visitare la Mostra del fango e si è fatta spiegare i problemi e i disagi che ancora vivono gli abitanti delle zone colpite dall’alluvione.
Anche ieri sera la Festa è stata arricchita dall’animazione per i bimbi- niente gonfiabili per il forte vento-, dalla musica, dagli stand gastronomici.
Per Oceano , “Bilancio nettamente positivo. Con la Festa siamo tornati a parlare con la città dei temi oggi centrali, il lavoro, il futuro dei giovani, lo sviluppo e sono tante le persone che hanno trascorso con noi questi tre giorni. Un’esperienza da trasformare in un appuntamento fisso della Cgil con Messina e la sua provincia”.
Da stamattina gli uffici della Cgil che per la durata della Festa si erano trasferiti i Fiera tornano agli orari e alla sede abituale di Via Peculio Frumentario.

Comunicati Stampa