GIOCO – Gli utenti italiani riescono a distinguire i casinò regolamentati dai siti illegali?
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GIOCO – Gli utenti italiani riescono a distinguire i casinò regolamentati dai siti illegali?

Fino anche punto e quanto chiaramente i giocatori percepiscono la differenza tra piattaforme?

Sono quasi la metà dei giocatori italiani quelli che affermano di conoscere almeno un sito legale, contro uno quota, pericolosamente cresciuta, dell’11% per coloro che ammettono invece di conoscere piattaforme proibite. Sono questi i numeri che si trovano all’interno di “Conoscenza e percezione dei siti di scommesse illegali”, un sondaggio firmato da EMG Different realizzato per Logico, la Lega Operatori di Gioco su Canale Online.

Un sondaggio portato avanti grazie all’impegno di oltre 2 mila persone intervistate in meno di una settimana, per un campione diffuso in tutta la penisola, precisamente in 700 comuni. A indagare sono anche le dinamiche grazie alla quale gli utenti raggiungo i siti di gioco online: passaparola, pubblicità tradizionale e sui social, advertising sul web o in radio, anche se considerevole è la quota di coloro che accedono di spontanea volontà alle piattaforme. Un atteggiamento più diffuso tra i giocatori di siti illegali, mentre è solo al 38% per quanto riguarda i frequentatori di siti legali. Tra quest’ultimi ci sono tantissimi nomi che si possono trovare nella lista dei casinò online sicuri stilata da Giochidislots. Siti che utilizzano sistemi di sicurezza e di protezione che sono sicuramente all’avanguardia: strumentazioni per contrastare il GAP, il gioco d’azzardo patologico, per tracciare le transazioni economiche, per salvaguardare i dati degli utenti.

“L’indagine è stata condotta con lo scopo specifico di comprendere fino anche punto e quanto chiaramente i giocatori percepiscono la differenza tra piattaforme legali e illegali”, ha spiegato il Presidente di Logico Moreno Marasco, che ha sottolineato come i dati lascino molti segnali di riflessioni. Innanzitutto per gli utenti è difficile distinguere un sito legale da uno illegale. Questo perché c’è poca informazione, scarsa sicurezza (solo il 25% racconta di conoscere i pericoli legati a piattaforme non sicure).

“Il divieto al quale sono obbligati tutti i siti di gioco legale – sottolinea ancora Moreno Marasco – ha aperto la strada ai siti illegali che, non dovendo sottostare ad alcuna norma, hanno avuto ed hanno tuttora le mani libere. Diversamente, la “pubblicità buona” dei siti rappresenta uno strumento di tutela per i giocatori in quanto li informa e li tiene lontani dai rischi e pericoli del gioco illegale”.

Ecco allora che diventa fondamentale parlare agli utenti: il 31% dei giocatori online intervistati ha riconosciuto che il divieto di pubblicità ha aumentato la pericolosità del gioco illegale. “La convinzione dell’inutilità del divieto stesso si scontra con la paura di un ritorno al passato, sul quale tutti hanno delle responsabilità, e con la tendenza a procrastinare ancora la discussione su nuove metodologie di comunicazione”.

28 Gennaio 2022

Autore:

redazione


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