LIBRI USATI – Sino all’1 ottobre a Vittoria
Cultura

LIBRI USATI – Sino all’1 ottobre a Vittoria

La manifestazione si concluderà il prossimo 1 ottobre alle ore 19.30 sempre in Via G. Matteotti n. 227 a Vittoria.

Dicono gli organizzatori: è un modo per ritrovarsi, per difendere il diritto allo studio ed il pluralismo culturale aggredito dai libri di testo costosissimi imposti da professori e case editrici, e contribuire, in maniera semplice ma efficace, ad alleggerire il carico dell’acquisto dei libri dai bilanci familiari già fortemente penalizzati.

Giovane Italia Vittoria

Il fenomeno del Caro-libri.

Sono molti, la maggioranza, quelli che ricorrono all’acquisto di libri di seconda mano, già usati in famiglia, da colleghi della stessa sezione o dello stesso corso universitario di studi, o acquistati da chi li ha già adoperati e ora li vende.

Quest’anno il problema è sentito maggiormente a causa dell’aumento dei prezzi e della generale crisi economica.

Quindi fioriscono le iniziative legate anche ai mercatini.

Lodevoli iniziative a parte, il problema resta, tant’è che secondo stime del sito Studenti.it condotta tra piu’ di 2.000 utenti il 76% degli studenti comprerà testi scolastici usati a fronte di un 17% che li comprerà nuovi.

Le associazioni dei consumatori e dei genitori hanno già protestato contro il “caro libri”che, secondo una indagine del Codacons, comporterà per le famiglie italiane una spesa in più dell’8%, unita a quella per il corredo scolastico (ovvero zaini, cancelleria etc).

Secondo quanto stimato dall’associazione Federcosumatori, per esempio, un ragazzo di primo liceo spenderà all’inizio dell’anno 728 euro.

Di questi 423 per libri di testo, 305 euro per 4 dizionari.

Ulteriore novità che non riguarda solo i libri di scuola è poi l’entrata in vigore della cosiddetta legge “Levi” che prevede che non possano essere applicati sconti superiori al 15% sul prezzo di copertina (massimo 25% per le campagne stabilite dagli editori stessi).

Un’altra batosta per le famiglie, al fianco delle quali si stanno muovendo le associazioni nel silenzio della politica.

Il Codacons ha anche provocatoriamente chiesto che vengano rimossi i dirigenti scolastici delle scuole che sforano il tetto di spesa per l’acquisto di libri (sono circa il 30%).

Il ministro dell’Istruzione Gelmini è intervenuta sul problema sollevato dal Codacons e ha promesso sanzioni “attraverso una riduzione del trasferimento dei fondi” alle scuole che non rispettano il tetto di spesa. Si tratta comunque di ipotesi, ogni anno il problema si ripropone identico.

Federconsumatori ha chiesto al Ministero misure più efficaci per garantire il risparmio come incentivare l’uso degli e book, ampliando i prestiti dei testi da parte delle scuole, specialmente per gli alunni meno abbienti, disponendo seri controlli relativamente alle cosiddette «nuove edizioni», che spesso non apportano modifiche sostanziali, ma sono funzionali solo a far acquistare agli alunni i testi nuovi.

Proposte ancora sulla carta. C’è da scommetterci che l’anno prossimo sarà ancora il libro usato l’unico di tendenza.

Altro che book.

fonte: www.ilnolano.it

10 Settembre 2011

Autore:

admin


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