VERONICA CALILLI – “Sono dell’idea che se una persona single, o due uomini, o due donne sentono il desiderio di avere un figlio – essendoci tra loro amore, armonia, serenità – sia assurdo negare tale possibilità”
Attualita, Fotonotizie, In evidenza, News

VERONICA CALILLI – “Sono dell’idea che se una persona single, o due uomini, o due donne sentono il desiderio di avere un figlio – essendoci tra loro amore, armonia, serenità – sia assurdo negare tale possibilità”

Intervista realizzata da Giulia Quaranta Provenzano

Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone una chiacchierata di approfondimento con Veronica Calilli, mamma per scelta e per amore – giovane donna, modella e sportiva, sulla cui determinazione avevamo già posto un focus in data 21 ottobre…   

Ciao Veronica e piacere di ritrovarti! Tu sei mamma di Sol, Miguel, Celeste ed Elvis ma iniziamo dal principio: quando, dove e come vi siete conosciuti con Juan? Ciao Giulia, piacere mio di nuovo! Bravissima, sono mamma di quattro bambini; una bimba di tre anni e tre gemellini di pochi mesi… Come da te suggerito, iniziamo dal principio. Io e Juan ci siamo conosciuti a Torino, ricordo che era gennaio. Io lavoravo in discoteca e lui era venuto nel locale per una serata, ci siamo semplicemente salutati – come se già ci conoscessimo – e neanche presentati. Io frequentavo un’altra persona e mi pare anche lui”. 

La scelta, tua e di Juan, di sposarvi è stata dettata da una ragione in particolare? Inoltre cosa rappresenta, per voi, il matrimonio e qual è stato il motivo per cui non avete optato invece per la convivenza?Per noi, il matrimonio non è mai stato fondamentale… fino a quando, poi, abbiamo deciso di sposarci in seguito a un aborto (…)”. 

Il desiderio e la volontà, la cosiddetta “chiamata” – che dir si voglia – a divenire madre quando l’hai sentita in te per la prima volta? “Sembrerò pazza ma…  prima di conoscere Juan questa “chiamata” – come giustamente la chiami – non l’avevo mai avuta. Ricordo esattamente il giorno in cui, dentro di me, ho pensato <<Con lui desidererei tanto avere una famiglia>>… era il 10 agosto 2014 e da lì ebbe inizio tutto”.

Sei dell’idea che una femmina sia meno “Donna” se non percepisce in sé l’istinto, il bisogno, di avere figli? Sei poi dell’avviso che il sesso di nascita determini immancabilmente o meno precise caratteristiche comportamentali dell’essere umano? “Io sono dell’idea che ognuno sia libero di fare quello che si sente. Non ho mai giudicato alcuno, anzi sono molto affascinata da quanto ogni persona sia diversa dalle altre. Se ci sono donne che non hanno il desiderio di avere dei bambini, penso che debbano essere liberissime di non divenire madri – tant’è che sono dell’avviso che non  sia solo un figlio a creare un nucleo famigliare ma anche un cane, un gatto, una tartaruga, un pappagallo… per me, famiglia è dove c’è Amore. Non è, poi, il sesso alla nascita a determinare alcunché ma in quale maniera si cresce”. 

Nella nostra prima chiacchierata, mi hai detto di esserti affidata alla fecondazione assistita dacché non riesci a rimanere incinta naturalmente. Avete mai preso in considerazione la possibilità di adottare un bambino, oppure no? “Noi siamo una famiglia PMA, fieri di esserlo e senza tabù o vergogne. Esatto, io non rimango incinta naturalmente e mi ricollego alla seconda parte della presente domanda… certamente, abbiamo pensato all’adozione e – anche se ci siamo accorti che è una procedura lunghissima – è, comunque, ancora nei nostri pensieri”.

Qual è il tuo punto di vista inerentemente la possibilità di adozione e il ricorso alla PMA da parte di persone single e di quelle del medesimo sesso? Sono d’accordissimo inerentemente a tutto ciò che hai citato. Sono dell’idea che se una persona single, o due uomini, o due donne sentono il desiderio di avere un figlio – perché c’è amore, armonia, serenità – sia assurdo non dare loro tale possibilità. Tutti noi siamo capaci di donare, c’è chi lo desidera e chi no… ma appunto a chi lo desidera è giusto che gli sia permesso e a sua volta gli sia fatto questo dono immenso. Adozione e fecondazione assistita sono due strade per due viaggi incredibili, chi se la sente di imboccarle deve poterle percorrere e guidare senza fretta”.

Non hai mai nascosto di aver vissuto, nella veste di mamma, alcuni momenti di fragilità e di debolezza. Ti domando dunque a quale proposito nello specifico e a causa di quali particolari situazioni hai per l’appunto attraversato timori, dubbi, incertezze. Premetto che ho ancora moltissimo da imparare… quello che mi ha spaventato tanto all’arrivo dei gemelli è stato come farli mangiare, come nutrirli. Quando ci hanno chiamato per riportare a casa, dalla terapia intensiva, Elvis e Celeste – oltre alla nostra immensa felicità – dentro di me salì la paura di non essere in grado di dar loro la pappa. Sol è stata alimentata col seno, a richiesta…”. 

Da bambina hai posato spesso nel campo della moda bimbi, mentre da adulta soprattutto per marchi di moto. La passione per questo settore ti è stata trasmessa da qualcuno (e lo stesso dicasi per il tuo approccio, già in tenera età, allo sport)? Parto dallo sport perché, in verità, questo è stato il mio primo amore. Grazie a mio padre, uno sportivo doc, mi sono appassionata a molte discipline e in particolare allo sci. Papà era il presidente di uno Sci Club a Bardonecchia, Joyful Brothers (lo aveva fondato con i suoi tre fratelli), quindi per me è stato semplice essere catapultata in tale mondo. Ora il presidente è mio fratello Alessandro e lo gestisce proprio lui. Vedere tanti bimbi felici, che iniziano ad appassionarsi allo sciare mi riempie il cuore di gioia perché mi ricordano un po’ me da piccina. È da bambina che ho cominciato anche a posare come piccola modella per giornali quali Vogue Bambini e per marchi come Valleverde, Benetton, Trussardi Junior. È stata mia mamma a immettermi in casting e viaggi verso Milano. Ho sempre posato fino all’età di quindici anni dopodiché – essendo un’atleta e, di conseguenza, ovviamente avendo il fisico diverso da quello della tipica modella (o, almeno, di quella che un tempo ricercavano) – mi sono un attimo disconnessa dall’ambito moda. Ho, poi, ripreso di nuovo a posare quando mi sono tatuata in quanto le modelle con tatuaggi stavano incuriosendo proprio allora il suddetto settore. Il team della Yamaha Moto furono i primi a volermi e, grazie a loro, conobbi Custom Chrome Europe. Fu subito amore e anni indimenticabili. Ancora adesso, tra noi c’è un rapporto di grande amicizia e stima reciproca …al punto che, per me, sono come una seconda famiglia”.  

A livello di sensazioni e di emozioni, essere fotografata – ma anche sciare – cosa ti trasmetteva intimamente e altresì intellettivamente? “Diciamo che io mi sono sempre divertita, sciavo proprio perché mi piaceva e posavo per lo stesso motivo. Non ho mai fatto alcunché che non mi rendesse allegra. Gareggiare e l’adrenalina mi hanno sempre suscitato grande emozione. Quando posavo, a volte hanno cercato di “modificarmi”… ma senza arrivare al benché minimo risultato in tal senso. Io desideravo e desidero essere me stessa e basta”.

Quando non erano ancora nati i tuoi figli, svolgevi la professione di istruttrice subacquea CMAS. Ebbene, cosa più ti entusiasma di questo lavoro che è, in primis, una passione per te? “Sì, sono una subacquea… amo insegnare e trasmettere questa mia grande passione a chi vuole scoprire il sommerso. Servirebbero ore e ore per parlare del mondo sott’acqua, esso è qualcosa di incredibile… lì vi è una tale calma e una pace che tutti dovrebbero provare l’esperienza d’immergersi. Se in superficie ci sono un’infinità di problemi, sul fondale ogni negatività svanisce. Io sono appassionata di squali e, in primis, del loro modo essere”. 

Se dovessi scattare un ritratto di famiglia a parole, con quali aggettivi descriveresti tuo marito, i vostri bimbi e il vostro cagnolone (e pure te stessa)? E, cosa ami in massimo grado di ciascuno di loro? “Juan è energico, di lui amo il suo essere sempre felice e rilassato. Non si stressa mai. Sol è talentuosa, ogni cosa che intraprende la fa alla grande (provando e riprovando ché tanto, fino a quando non riesce in un’impresa, lei non molla mai). Miguel è solare, è il primo dei tre gemellini a regalare sorrisi. Celeste è peperina, si nota già da ora che ha l’argento vivo addosso. Mi piace questa sua peculiarità, perché il mondo va affrontato con grande energia. Elvis è curioso, osserva molto e sembra sempre che ti stia studiando. Shark è fedele, la famiglia e l’essere uniti per lui è fondamentale. Io sono allegra, mi sveglio al mattino grata e felice di quello che la vita mi ha donato. Non posso, o meglio non voglio, sprecare neanche un giorno a essere triste. L’allegria fa parte di me”.   

Hai affermato di non considerarti una mamma “da manuale” …ed, ecco, che mi viene spontaneo chiederti quali sono le tue note dominanti nel rapporto coi tuoi bambini e se supponi che, nel crescere dei pargoletti, vi debbano essere dei pilastri di condotta genitori-figli e degli imprescindibili insegnamenti da trasmettere. Assolutamente non sono la mamma perfetta, ho tanto da imparare e ciò mi piace perché ogni giorno è una sfida con me stessa. Detto questo, crescere i bimbi è una grande impresa. Con mio marito abbiamo deciso di non dire troppi <<No>>. All’inizio con Sol non è stato per nulla facile, mi è capitato di chiudermi un paio di minuti in stanza e mettermi la testa tra le mani – ragionando sul fatto se con Juan stessimo facendo bene o, invece, alcune decisioni fossero sbagliate… Fondamentale, per noi, è che i nostri figli siano educati e rispettosi. Se si sporcano, mangiano con le mani o non vogliono mettersi la giacca e saltano nelle pozzanghere sotto la pioggia, senza volere l’ombrello, non ci importa. Siamo genitori giocherelloni e ci piacere fare tutto con i nostri figli, dalla cena fuori alla vacanza tutti insieme e senza dubbio altresì attività sportiva. Certo noi siamo mamma e papà e si sa che ci sono pure alcune regole ben precise da non ignorare, tuttavia senza mai esagerare bensì bilanciando potere e doveri”. 

Shark è il vostro cagnolone, nonché – ti cito – primogenito pertanto mi piacerebbe che condividessi con noi la sua indole e com’è quale fratellone maggiore di Sol, Miguel, Celeste ed Elvis. “Shark, per me, è come un figlio. Quando piangevo, è sempre stato al mio fianco… e quando non riuscivo a rimanere incinta, il pensiero di averlo vicino mi faceva soffrire di meno. Adesso è un bravo fratellone. Ha bisogno dei suoi spazi e non è un cane che si fa sopraffare, non si cincischia con lui. I miei figli, fin da subito, hanno imparato cosa sia il rispetto. È un cane da branco e diciamo che qui in casa un bel branco già ce l’ha”.

I nome dei tuoi piccini, in base a cosa li avete scelti? Sei del parere che nomen omen, ossia che il nome sia un presagio? Tutti i nomi dei nostri bimbi, per noi, hanno un significato. Sol è arrivata e ha illuminato tutto, proprio come quando sorge il sole. Celeste è il nome della mia nonnina, Elvis invece si chiama così perché mio marito è un fan di Elvis Presley. Infine Miguel come San Michele poiché a Simi, in Grecia, c’è il Monastero del santo al quale ho chiesto un miracolo… con la promessa che, se si fosse realizzato il sogno mio e di Juan, il nostro bimbo l’avremmo chiamato Michele”.

Infine, prima di salutarci, ci racconti cosa ti è rimasto impresso nella memoria a proposito del posto più bello che hai visitato e cosa ti appassionava del viaggiare continuamente – tanto da definire quella che è (stata) la tua vita una <<gypsy life>>? “A Sharm el-Sheikh ho lasciato una parte di cuore… il mare, il sole alto nel cielo ogni giorno, le persone. Tale luogo, per me, è casa. Le Isole Canarie – Tenerife, Lanzarote e Fuerteventura – vengono subito in secondo luogo (non per nulla, visitandole, una notevole percentuale di visitatori viene invogliata a mollare tutto e fermarvisi). C’è poi l’Uruguay dove ci sono i nonni paterni, i cuginetti e gli zii e anche il nostro camper Celestino pronto a nuove altre mille avventure. Amiamo viaggiare, conoscere gente, assaggiare cibi e piatti tipici, ascoltare storie. Un posto fisso in cui risiedere, dopo un paio di anni, già inizia a starci stretto ed ecco la nostra Gypsy Life”.  

1 Dicembre 2022

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist