PER SAPERNE DI PIU’ – Situazione legale del CBD in Italia e in Europa
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PER SAPERNE DI PIU’ – Situazione legale del CBD in Italia e in Europa

Per saperne di più sulla situazione legislativa in Europa e Italia

Negli ultimi anni il CBD ha conosciuto un grande sviluppo in termini di utilizzo. Sono tantissime infatti le persone che apprezzano e utilizzano prodotti che contengono CBD, quindi derivati come olio e creme. Il CBD, o cannabis light, è infatti una sostanza molto benefica per l’organismo, che permette di ottenere vantaggi incredibili come ad esempio la diminuzione dello stress o l’immediato recupero fisico. Per saperne di più sui benefici del CBD clicca qui. A differenza del THC, il CBD non è uno psicotropo, e pertanto non altera le condizioni psichiche e fisiche di chi lo assume. C’è da dire che prima di consumare questo prodotto, è necessario però conoscere le normative della legge italiana ma non solo, anche di quella europea. Alcune nazioni permettono di utilizzare il CBD e anche di coltivare la canapa autonomamente, altre invece ne hanno completamente vietato l’accesso . Vediamo la situazione legislativa del consumo di CBD.

Situazione legislativa in Europa

In Europa la situazione è cambiata dal 19 novembre 2020. A partire da questa data, la corte europea ha emesso una sentenza che proclama il CBD legale, poiché non comporta effetti psicoattivi e danni per la salute del consumatore. L’uso e la diffusione del CBD è completamente legale nei paesi membri dell’Unione europea. Tuttavia, ogni singolo stato può porre dei limiti per il suo utilizzo oppure un limite per la percentuale di THC. Le regole imposte dalla sentenza dell’Unione europea prevedono che le piante da cui il CBD viene estratto devono essere coltivate solo in Europa e sono commercializzati soltanto prodotti estratti dalla cannabis sativa, con percentuali di THC non superiori allo 0,2%. I prodotti a base di CBD venduti nell’Unione europea sono:

  • Prodotti alimentari, con l’olio di CBD che è il più comune e il più utilizzato, oppure bevande infuse con CBD;
  • Cosmetici contenenti CBD, ad esempio creme e sieri. Il CBD infatti comporta grandissimi benefici per la pelle.
  • Farmaci, in quanto il CBD può essere utilizzato ad uso terapeutico.
  • Liquidi con CBD per il vaping.

Situazione legale in Italia

Anche in Italia, così come per gli Stati membri dell’UE, è possibile coltivare piante di cannabis che non contengano una percentuale di THC superiore allo 0,2%. Possono essere venduti derivati di qualsiasi tipo, poiché la normativa risalente al 2016 elenca gli ambiti in cui è consentito l’utilizzo del CBD. Sono messi nero su bianco il settore cosmetico, alimentare, medico, ma non vi è nessun riferimento per lo scopo ricreativo. Una mancanza che potrebbe indicare un taciuto acconsentire, visto che l’utilizzo ricreativo è anche quello più gettonato. Tuttavia, ciò è considerato un buco normativo evidente e gravoso per gli italiani, che non hanno alcuna sicurezza sull’utilizzo della cannabis legale. Si tratta di una mancanza che dovrebbe essere risolta al più presto così da dare ai consumatori una maggiore sicurezza, in modo anche da eliminare preoccupazioni o ansie inutili in merito. L’Italia infatti non può vietare la commercializzazione del CBD poiché fa parte dell’Unione europea e la sentenza del 19 novembre 2020 ha messo bene in chiaro le cose. Il CBD può essere consumato e venduto anche in Italia a patto che vengano rispettati i parametri indicati, quindi il limite di THC allo 0,2%, piante coltivate in Europa e che siano cannabis sativa.

In conclusione

Possiamo quindi dire che l’UE considera il cannabidiolo assolutamente legale, nonché una sostanza innocua, non pericolosa per la nostra salute. Gli effetti che invece comporta sono assolutamente benefici ed importante elemento considerato è il fatto che non procura dipendenza. Ciò che è assolutamente vietato è il consumo di alte quantità di THC, poiché questo è considerato uno psicotropo e quindi altera le nostre capacità . In virtù di questo, ne consente una libera circolazione in tutti i paesi membri, purché non si superino le norme vigenti. In Italia la situazione è la stessa, in quanto membro UE, ma è importante che vengano colmati dei vuoti normativi e vengano specificati gli ambiti di utilizzo. Ci sono però negozi fisici o ecommerce che vendono prodotti assolutamente legali e sicuri, così da evitare di preoccuparsi di sbagliare qualcosa. Primo fra tutti Justbob, leader nella vendita di prodotti contenenti CBD di altissima qualità. Rivolgersi a venditori autorizzati è importante in quanto può capitare di acquistare CBD di bassa qualità e risentirne fisicamente. Di mezzo c’è la nostra salute quindi è meglio fare acquisti meditati, oltre che rivolgersi al medico curante per un consulto.

21 Dicembre 2022

Autore:

redazione


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