FOTOGRAFIE – Gli “scatti” di Pino Grasso, domenica a Caronia
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FOTOGRAFIE – Gli “scatti” di Pino Grasso, domenica a Caronia

pino_grassoChe cosa è la fotografia?

Una tecnica o un’arte?

Quando fu messa a punto la possibilità di acquisire e mettere su carta immagini dal vero,  cioè quasi un secolo e mezzo fa, fu inevitabile porsi questa domanda e ben presto apparve chiaro che la fotografia non era solo una tecnica di riproduzione delle immagini dal vero, ma molto di più, e soprattutto non era affatto “l’arte oggettiva” e neutra di cui favoleggiava Giovanni Verga, (Forse non tutti sanno che l’autore de “I Malavoglia” fu un appassionato pioniere dell’arte fotografica).01-uno-spiraglio-di--luce-a-caronia-web

Non c’è dubbio: la fotografia è un’Arte perché come tutte le Arti ci sa emozionare.

248505_136440023097481_136400056434811_254881_686361_nUn fotografo nel catturare e riproporre le immagini, ci mette molto di più che la sua fredda abilità, ci mette la sua anima, la sua intelligenza e il suo amore. In questo caso la fotografia è Arte.

Riflettevo su questo osservando le splendide immagini che Pino Grasso ha saputo catturare e che ci offre in questa preziosa personale.

Una mostra  doppiamente interessante perché presenta due  aspetti assai differenti della sua “poetica”, e della sua personalità, e lo fa attraverso due delle tematiche molto diverse tra quelle da lui predilette: i panorami di Caronia e le macro di insetti.

Ed è inevitabile notare che insieme al suo ormai indiscusso magistero tecnico (non c’è mai vera arte senza studio e senza applicazione) c’è molto della sua anima di caronese verace, ma nel contempo di attento e obiettivo osservatore della realtà in cui vive.

Le sue immagini di Caronia non sanno mai di banale cartolina, di poster turistico-pubblicitario, ma piuttosto sembrano raccontare le atmosfere non sempre facili e serene della nostra realtà e se riescono a “cantare” la bellezza indiscussa del nostro paese,  lo fanno con un amore che è quasi doloroso e sofferto, perché consapevole dei tempi amari in cui si vive, della storia difficile del Sud in genere e dei Nebrodi in particolare.

Si osservino i cieli tempestosi che sembrano una sua voluta caratteristica  o i tagli quasi drammatici, mai riposanti, con cui sceglie le angolature delle sue immagini.

E si guardi invece la tenerezza quasi sorridente con cui riesce a cogliere quei piccoli, minuscoli, meravigliosi esseri che la natura dissemina nei nostri campi e che la fretta di noi uomini moderni affannati nel nostro lavoro quotidiano non sa più osservare, tanto che quasi non li conosciamo più.

253561_136440189764131_136400056434811_254884_3745317_nBruchi, libellule e farfalle che più che mostrati dalle macro, sono “svelati” dall’ obiettivo e raccontati nella loro dimensione rara e meravigliosa, che Pino in più sa inserire in una prospettiva che anzichè essere aridamente tecnica, da libro di scienze, diventa quasi pittorica, come se i colori incredibili e le forme prodigiose di questi piccoli esseri, li avessero scelti, non le Leggi inconoscibili della Natura, ma un raffinato pittore astratto, un Kandinsky o uno Chagall.

Si badi quindi non solo a questi strabilianti esserini, ma anche alla consumata abilità, al gusto pittorico con cui sono stati fissati, mettendoli in contrasto o accostandoli ad un fiore, a una foglia o ad uno stelo: guardare queste fotografie è’ una gioia degli occhi.

Sono immagini stupende, di altissima qualità, talvolta poetiche, talvolta ironiche o addirittura sorprendenti, che però sono sempre offerte con delicatezza, con la gioia di mostrare la bellezza della natura che tanto è più preziosa quanto è più nascosta e segreta. – foto tratte da facebook –

guido_schillaciGuido Schillaci

 

 

 

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20 Ottobre 2011

Autore:

admin


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