PUNTERUOLO ROSSO – Grido d’allarme
Cronaca Regionale

PUNTERUOLO ROSSO – Grido d’allarme

Come è possibile che la lotta contro il punteruolo rosso in Italia riposi ancora su delle misure tecniche di cui il carattere erroneo è stato dimostrato più di quattro anni fa? Perché questa testardaggine nell’errore? L’estensione esplosiva del punteruolo rosso in Italia al posto della loro regressione e sradicamento riposano in grande parte sul rifiuto di correggere le concezioni iniziali adottate per lottare contro il punteruollo. Queste concezioni hanno condotto alle misure che si sono rivelate velocemente e gravemente controproducenti e che erano scientificamente completamente infondati. Purtroppo, certi tecnici continuano in modo inspiegabile a volere applicarli. Questo atteggiamento trascina delle conseguenze drammatiche per la salvaguardia delle straordinarie patrimonio palme di numerose municipalità in Italia.
Tra queste misure erronee, ci sono due particolarmente pesanti di conseguenze:
– quella portante sul smaltimento automatico delle palme infestate. Fortunatamente,
i suoi più accaniti difensori sono obbligati adesso ad evolversi in favore del risanamento meccanico. Ma, si percepisce quanto lo fanno di cattiva grazia pretendendo limitare questa operazione alle sole palme leggermente infestate. Questa limitazione non è né operativa (non si conosce spesso il grado reale di infestazione che procedendo al risanamento), né utile: se una palma è apparentemente molto infestata, il risanamento meccanico permetterà sia di salvarla se le larve non hanno raggiunto il suo germoglio terminale né il suo estipite, sia, nel caso contrario, di eliminare il focolare di punteruolo ciò che costituisce l’obiettivo primo del
risanamento meccanico.
– quella sull’interdizione totale o l’autorizzazione solamente in inverno della taglia delle foglie verdi.
Come se può ancora oggi raccomandare di tagliare solamente le foglie secche delle palme? Come è possibile che certi difendano ancora questa raccomandazione mentre invece è grazie alla taglia delle foglie verdi, per aprire delle finestre di ispezione e qualunque la stagione sia, che va ad essere possibile di individualizare in modo precoce i sintomi della presenza del parasito? Questo punto è cosi importante che la localizzazione precoce di questi sintomi costituisce l’elemento chiave della riuscita del controllo del punteruolo. In Francia, l’apertura di finestre di ispezione è adesso obbligatoria nelle zone infestate .
Raccomandare di tagliare solamente le foglie secche è dunque gravemente erroneo.
Questa raccomandazione riposa su una concezione completamente falsa delle modalità
di infestazione dei Phoenix canariensis per il punteruolo rosso. Queste modalità
sono state stabilite tuttavia precisamente cerca di quattro anni fa e hanno fatto
l’oggetto di parecchi articoli scientifici e di volgarizzazione. Come regola
generale, l’infestazione delle palme delle Canarie cominzia alla base delle foglie
più giovane ed in nessun modo al livello delle ferite di taglia delle foglie.
Bisogna essere veramente ignorante del comportamento del punteruolo per affermare
che tagliare le foglie verdi faciliti le infestazioni. L’odore prodotto per causa
delle ferite di taglia va soltanto a orientare la scelta dei punteruoli verso le
palme tagliate. Ma, che le palme siano tagliate o no, il numero finale di nuove
palme infestate non cambierà.
È stato affermato, qualche tempo fa, che i proprietari che avevano fatto tagliare le
loro palme a Bordighera ed a San Rémo erano responsabili dell’estensione dei
focolari di punteruolo rosso in queste due città. È completamente stupido. È bene
conosciuto che é al contrario grazie agli sfrondatori che le palme infestate sono
scoperte in modo precoce. Senza la ricerca attiva dei sintomi di infestazione per la
creazione di finestre di ispezione, qualunque sia la stagione, le palme infestate
saranno localizzate sempre troppo tardi lasciando al punteruolo il tempo di
infestare nove palme in una corsa persa di anticipo.
Temo purtroppo che sia a questa corsa che si assiste a San Remo ed altrove in
Italia. Peraltro, come molti periti vecchi del punteruolo rosso e siccome dimostralo
ampiamente la realtà in Europa da cinque anni, sono convinto che non è possibile
contenere il punteruolo rosso e che le strategie che si fissano questo obiettivo
sono destinate a termine a fallire penosamente pure sciupando completamente
inutilmente molto denaro e dei mezzi pubblici.
A Hyères le palme in Francia, sono state adottate le stesse misure che a San Remo ed
in troppo numerose municipalità in Italia col seguente risultato: di due palme
scoperte infestate nel 2006 ed immediatamente distrutti, si è passato già a più di
100 palme questo anno e questo malgrado l’enorme sforzo finanziario consentito da
questa città per scoprire le palme infestate e distruggerli. La constatazione che ha
appena realizzato il Municipio l’ha condotto a correggere gli errori che spiegano
questo insuccesso e che sono simili a queste commesso in troppo numerose
municipalità in Italia.
Se queste municipalità non correggono velocemente gli errori commessi finora, va a
diventare impossibile di controllare il punteruolo rosso delle palme e di evitare
che non distrugga più rapidamente l’eccezionale patrimonio di palme di numerose
città italiane.

Michel Ferry

Perito internazionale delle palme e del punteruolo rosso

4 Novembre 2011

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist