LAVORO CHE SPARISCE -“Regalo di Natale” ai lavoratori Servirail: partito l’ultimo treno!
Cronaca Regionale

LAVORO CHE SPARISCE -“Regalo di Natale” ai lavoratori Servirail: partito l’ultimo treno!

IMG_9672Alla mezzanotte di oggi è infatti scattato il licenziamento per 85 lavoratori messinesi, dipendenti della società che gestisce il servizio (ex Wagon Lits) dei “Treni-notte”. Numero che tuttavia, a livello nazionale, assume proporzioni impressionanti. Sono circa 800, infatti, i dipendenti destinati a perdere il posto, dei quali però una piccola parte potrebbe essere riassorbita, anche se per un periodo limitato, da chi ha assunto la nuova gestione del servizio.

E’ una storia triste, molto triste. Erano le 19.30 di un sabato sera pre-natalizio, e che come tale doveva essere sereno e festoso, quando, agganciati i vagoni provenienti da Siracusa, il treno notturno diretto a Venezia, ha lasciato la banchina del binario 9 per l’ultima volta.

IMG_9676E’ stato, questo, l’ultimo treno con cui i viaggiatori siciliani hanno potuto raggiungere il Nord Italia partendo dalla Sicilia. Da oggi in poi, infatti, ne resterà giusto qualcuno diretto a Roma, da dove si dovranno prendere le coincidenze per completare il percorso lungo il continente, con tutto ciò che ne consegue (situazione che ci fa tornare indietro di oltre mezzo secolo: “A Battipaglia si cambia…!”).

Ed assieme ai viaggiatori resteranno così a terra anche i lavoratori che operano nel servizio notturno della società che detiene un contratto con Trenitalia S.p.A.

E con l’affievolirsi della luce del fanalino di coda del “Venezia” che si approssimava all’imbarcadero, si sono spente anche le speranze dei lavoratori che da 15 giorni si alternano nella protesta tra Messina, dove sul binario 1 hanno organizzato un sit-in permanente ed alcuni di loro hanno dormito in tenda, e Roma, dove in molti, dandosi il cambio, si sono barricati sul tetto di un palazzo delle Ferrovie assieme ai colleghi della Capitale.

In una frazione di minuto si è così conclusa, nel peggiore dei modi, una storia che durava da un secolo e mezzo: un ciclo che si chiude, un voltare pagina dove dietro, al momento, non si intravede nulla oltre il dramma della perdita del lavoro.

IMG_9678All’interno della sede della società, alla stazione centrale, divenuto luogo di presidio dei dipendenti in assemblea permanente, è stato a dir poco struggente vedere i “cuccettisti” restituire le loro nuove divise, rinnovate da appena due mesi, ammassandole in sacchi di nylon accatastati dentro l’ufficio. Qualcuno ha commentato così lo “spettacolo” che si presentava davanti agli occhi: “Sembriamo essere ai tempi delle deportazioni”, mentre qualche altro ha preferito, invece, mostrare la livrea per poi “appenderla al chiodo”, come si fa nel gergo sportivo.

Fuori, lungo la banchina del binario 1, campeggiavano striscioni e manifesti significativi della battaglia in corso, mentre sul fondo della tenda canadese stavano appoggiati due classici, inconfondibili berretti blu di chi vigila, da sempre, sui viaggiatori nelle cuccette e nei vagoni-letto, che da domani non serviranno più.

IMG_9683Siamo alla vigilia di feste che segnano la fine di un anno per molti davvero triste, se non addirittura drammatico, ed è giusto che si conoscano i contenuti del “regalo di Natale” riservato ai dipendenti della Servirail:

“Oggetto: comunicazione licenziamento per riduzione personale.

Come a Lei già noto, la nostra società ha aperto, con comunicazione in data 5 luglio 2011, una procedura di licenziamento collettivo riguardante l’intero personale in servizio, determinata dalla prossima cessazione del contratto in essere con Trenitalia S.p.A., unico cliente della nostra società.

Tale procedura di mobilità si è conclusa senza che sia stato raggiunto un accordo con i Sindacati.

Ciò posto, le comunichiamo la risoluzione del rapporto di lavoro con Lei intercorrente, con effetto dal giorno 11 dicembre 2011, nel rispetto del periodo di preavviso a Lei dovuto del vigente CCNL di settore, pari a n. 60 giorni.

Le spettanze di fine lavoro e quanto altro di competenza Le saranno corrisposte nei termini di legge.

Distinti saluti.

Didier Le Blanc, vice presidente del Consiglio d’Amministrazione Servirail Italia S.p.A.”.

IMG_9685IMG_9687IMG_9707Nel bando del nuovo appalto, Trenitalia, sembra che abbia imposto delle ristrettezze tali da far fuggire dall’affare Servirail, con tutto ciò che ne è conseguito.

Ma questa versione, apparentemente semplice, sembra proprio non convincere molti lavoratori che sullo svolgimento dell’operazione manifestano tutta la loro indignazione.

IMG_9686IMG_9694Un documento, distribuito sotto forma di volantino dalla Rete NoPonte – Comunità dello Stretto, unitamente al Comitato verso il 18 Dicembre (data in cui è prevista una grossa manifestazione in difesa dei diritti umani, sociali e politici), tocca temi sensibili che, tra l’altro, riguardano l’incidenza, tutta negativa, dell’ipotesi Ponte sul sistema trasportistico nell’area dello Stretto, ferrovie comprese: “Da sempre denunciamo la dismissione di RFI in riva allo Stretto, sia in termini di navi che treni, e lottiamo per far sì che lo Stato invece di continuare a scialacquare fondi pubblici per la società concessionaria del Ponte sullo Stretto (che noi consideriamo un’opera faraonica solamente inutile e dannosa), la Stretto di Messina S.p.A., di cui chiediamo lo scioglimento, investa questi fondi nel trasporto pubblico marittimo e ferroviario in Sicilia e Calabria. Il Ponte, inoltre –  prosegue la nota – in caso di prosecuzione dell’iter di costruzione, causerà la perdita di oltre un migliaio di posti di lavoro proprio nel settore della navigazione”.

IMG_9703Mentre quella parte di rappresentanza politica locale a livello nazionale, assolutamente inadeguata nell’affrontare tali questioni, aspetta che si realizzi, come per incanto, la favola del Ponte, chissà quanti altri “treni” osserveremo partire per l’ultima volta, portando con sé carichi di rabbia ed amarezza, lasciando segni tangibili d’abbandono.IMG_9714IMG_9715IMG_9719

11 Dicembre 2011

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist