GIOIOSA MAREA – A un passo dalle elezioni
Cronaca Regionale

GIOIOSA MAREA – A un passo dalle elezioni

gioiosa_panorama_thumb_medium400_266Le riflessioni e le analisi sono il frutto di una società civile pensante.

Ognuno può dire la propria, senza ledere la libertà altrui e nel pieno rispetto della stessa può interloquire aprendo dibattiti e confronti.

Questa chiamasi democrazia.

Mi permetto di fare un’analisi su quanto sta accadendo a Gioiosa Marea a meno di quattro mesi dalle elezioni amministrative e ringrazio la redazione dei siti che accoglieranno questo mio scritto, per avermi offerto l’opportunità di parlare, di scrivere le mie impressioni, di fare delle considerazioni e addentrarmi non nel solito canovaccio.

Essendo una persona prettamente attiva, ed amando le sorti di questo splendido luogo, impegnata attraverso le  rappresentazioni, a proporsi come palestra di cambiamento non solo dei destini individuali, ma soprattutto di quelli collettivi, mi permetto quanto segue.

Mancano pochi mesi, dicevo, al rinnovo del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione tutta, timone di un  barca che se non è ben guidata, rischia di affondare, subito dopo essere stata messa in mare.

E per non arrivare a questo?

gioiosa_guardia_1_thumb_medium300_200Ciò che incute producendo sgomento e stupore è questa forma di immobilismo, attorno al quale nulla si muove, men che meno le idee, i propositi, i programmi, i progetti, i NOMI!

Si dice di possibili candidature, di supposizioni, ecc. ecc. che non mettono in ebollizione l’opinione pubblica ne la orientano, anzi la disorientano nei possibili futuri scenari.

Siamo ancora alle prime avvisaglie, seppur tardive, di questa corsa ad ostacoli che porterà alle elezioni primaverili. In questo quadro non ancora sufficientemente chiaro si innestano le prime esclusioni, le possibili resurrezioni, le sperate nascite e quant’altro va ad incorniciarsi nel dibattito politico in corso.

Si parte da 7,5,4,3 possibili liste.

Mi pare, perciò prematuro, definire un quadro chiaro della situazione.

A parer mio sarebbe auspicabile ridurre la presenza in campo delle liste ad un numero esiguo (2) in rapporto ad una popolazione di poco più di 8000 anime, i cui votanti sono molti, ma molti di meno, consentendo una più ampia e forte aggregazione di idee e di uomini, senza con ciò mortificare la tanto invocata partecipazione democratica da tutti condivisa e scarsamente applicata.

Oggi sembra non essere ne applicata ne condivisa.

In politica, come nella vita, non si finisce mai di apprendere. Ieri eravamo nella I^ Repubblica, oggi non saprei definirla. Ieri i Partiti erano il faro e punto di riferimento di ogni azione politica e ad essi si guardava con rispetto e pudore.

Oggi ci si trova ad operare con i vari “Scilipoti” e “quaquaraqua” di turno.

E lo stesso discorso vale per i medi e piccoli centri.

Oggi c’è un forte risentimento contro la classe politica per i suoi scandalosi privilegi, per il malcostume, diffuso a tutti i livelli, per i costi, l’arroganza, l’inefficienza, la corruzione, l’ignoranza ecc. .

Questo, come accennavo, è il risultato anche locale, di un popolo ormai sfiduciato che vede nel prosieguo una forte e totale forma di fallimento.

Quella locale è ciò a cui vorrei dare ampio risalto, tenendo fede a quelle prospettive mai introdotte in una politica locale che, sembrano imperversare in questo “ strano “ continuum, non si discosta molto da quella nazionale, investendo per se e mai per tutti e rinunciano ai risultati che pensavamo tutti di avere.

Si ripropone la stessa identica cosa,utilizzando gli ormai inaffidabili copia/ incolla  (programmi) che stanno al posto delle innovazioni, recando e trasferendo molta indignazione, ma soprattutto tengono lontana l’illusione del tutto cambia.

Sembra che l’era gattopardiana non sia passata ancora di moda.

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, ed il panorama politico gioiosano, in questa frase si ritrova oltremodo.

Giuliana Scaffidi

15 Gennaio 2012

Autore:

admin


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