UN ANNO ED UN GIORNO – Cessate il fuoco. Liberate gli ostaggi
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UN ANNO ED UN GIORNO – Cessate il fuoco. Liberate gli ostaggi

7 OTTOBRE: L’appello del Movimeneto Indipendenza

Un manifesto.
Questa la sintesi della presa di posizione del movimento guidato da Gianni Alemanno.
Un anno è passato dall’attacco terrorista di Hamas. Un anno di bombardamenti contro i civili da parte di Israele sulla striscia di Gaza e adesso contro il Libano. L’Occidente, l’Europa e soprattutto l’Italia devono fare qualcosa per fermare un’escalation che rischia di arrivare al conflitto totale in Medio Oriente.
La presa di posizione
PIANTEDOSI DOVREBBE DIMETTERSI, NON HA GARANTITO NÉ DIRITTO A MANIFESTARE, NÉ SICUREZZA
Dopo i gravi incidenti di Roma il Ministro dell’Interno Piantedosi dovrebbe dimettersi, perché non è riuscito né a garantire la libertà di manifestare, né la sicurezza dei cittadini, delle forze dell’ordine e dei giornalisti. Il Ministro aveva giustificato la sua forzatura di vietare aprioristicamente tutte le manifestazioni pro Palestina con l’obiettivo di evitare disordini e violenze. Questi disordini sono invece avvenuti lo stesso in forma molto grave, provocando il ferimento di ben 30 agenti delle forze dell’ordine e di 4 giornalisti. In compenso il suo pretestuoso divieto a manifestare ha fornito a provocatori e manifestanti in buona fede un ottimo alibi per ribellarsi e dare la stura agli scontri. Non era meglio autorizzare la manifestazione ed isolare provocatori con opportune operazioni di intelligence? E come si può pensare che di fronte a quello che sta succedendo in Medio Oriente, nell’anniversario del rapimento degli ostaggi israeliani e dopo un anno di attacchi e massacri israeliani sempre più gravi, in Italia non ci siamo manifestazioni e proteste contro un Governo che volta la testa dall’altra parte? Ieri è stata la Caporetto di una gestione dell’ordine pubblico tutta finalizzata a reprimere il dissenso e lontana dalla necessità di garantire la sicurezza dei cittadini e delle forze dell’ordine, a cui va tutta la nostra solidarietà insieme ai giornalisti che sono stati colpiti.
LA FIACCOLATA ALL’ARA PACIS CONTRO I DIVIETI DI MANIFESTARE PER LA PACE IN PALESTINA
Davanti al simbolico monumento dell’Ara Pacis, come Comitato Fermare la Guerra e come Movimento Indipendenza abbiamo fatto un’azione simbolica per chiedere l’impegno del Governo italiano per fermare i massacri compiuti da Netanyahu in tutto il Medio Oriente.
Un gruppo di giovani militanti ha esposto uno striscione sul lungotevere davanti all’Ara Pacis con la scritta ‘Prima Gaza ora il Libano: fermiamo Netanyahu, fermiamo i massacri’. Noi riteniamo che sia inaccettabile il divieto di manifestare per la pace in Palestina imposto dal Ministero dell’Interno, con il pretesto di pericoli terroristici che, se ci sono, vanno cercati molto lontano da chi manifesta alla luce del sole.
Sono semmai i divieti immotivati e politici quelli che possono provocare reazioni incontrollate e disordini. Non si può voltare la testa di fronte ai criminali bombardamenti israeliani su Gaza e sul Libano, come sta facendo il Governo Meloni, capace solo di obbedire agli ordini dell’Amministrazione Biden e dell’Unione Europea. Il popolo italiano, e in particolare i giovani, hanno il diritto di chiedere Pace e difendere i diritti dei popoli, pretendendo sanzioni economiche ed un embargo militare nei confronti di Israele per costringere Netanyahu ad un immediato cessate il fuoco.
Oltre 40.000 vite sono state spezzate in meno di un anno, quanti altri innocenti dovranno morire prima di riuscire a fermare questo massacro?
8 Ottobre 2024

Autore:

redazione


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