Acca Larentia 7 gennaio 1978, non è solo una data.
Il 7 gennaio 1978 rappresenta una ferita indelebile nella storia politica italiana. L’eccidio di Acca Larentia, che vide l’assassinio di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, rimane uno degli episodi più tragici e controversi degli anni di piombo. In quel giorno, un commando dei Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale aprì il fuoco davanti alla sezione del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larentia a Roma, lasciando due giovani morti sul selciato. Poche ore dopo, durante gli scontri con la polizia, un carabiniere – il capitano Sivori ma forse, ora emerge la pista di un provocatore – sparò a Stefano Recchioni, togliendo la vita al terzo militante di destra.
Quell’eccidio rimase senza colpevoli, un capitolo oscuro che rappresentò non solo una tragedia personale per le famiglie delle vittime, ma un simbolo di tensioni politiche e ideologiche che laceravano il Paese.
Gabriele Adinolfi, figura di spicco della destra radicale e oggi saggista e conferenziere, esplora questa complessa stagione storica nel suo libro “I Rossi, i Neri e la Morte”. L’opera, edita da Soccorso Sociale, si propone non solo come un romanzo storico ma come un’occasione per riflettere sulle dinamiche e gli attori che plasmarono quegli anni sanguinosi.
Acca Larentia: un Simbolo che trascende il tempo
Nel libro, Adinolfi descrive Acca Larentia come un evento che va oltre la sua dimensione storica, assumendo un significato universale. Egli scrive: “Acca Larentia è un episodio il cui significato non può essere vincolato a parametri di spazio e tempo. È una comunione che lega il passato della nostra storia, il presente del nostro travaglio e il futuro delle generazioni a venire.” Questa interpretazione richiama il valore simbolico del sacrificio e la necessità di preservare la memoria collettiva.
Adinolfi invita i lettori a superare la mera commemorazione rituale, proponendo un approccio più profondo e consapevole. La sua iniziativa del 40° anniversario, in cui si invitava a deporre un fiore o una candela davanti a una “via Roma” in qualunque città, sottolineava la dimensione spirituale ed emotiva di Acca Larentia, trasformando il ricordo in un rito collettivo di riflessione.
Il Romanzo storico e le ombre degli anni di piombo
“I Rossi, i Neri e la Morte” intreccia finzione e realtà, raccontando gli eventi cruciali che attraversarono il 1978, dall’eccidio di Acca Larentia al rapimento e assassinio di Aldo Moro. Attraverso personaggi di fantasia e figure storiche, Adinolfi dipinge un quadro complesso delle tensioni ideologiche e degli interessi occulti che agivano in quegli anni. Il libro esplora il ruolo delle Brigate Rosse, dei servizi segreti e delle forze oscure che manovravano dietro le quinte, offrendo una narrazione che sfida le interpretazioni semplicistiche e invita alla riflessione.
Particolarmente appassionante è il capitolo sette, che collega la vicenda italiana al contesto internazionale, con riferimenti a figure come Giorgio Locchi, precursore della Nuova Destra, e Jean Mabire, intellettuale normanno. Attraverso i dialoghi e le vicende narrate, Adinolfi mette in luce le contraddizioni e le complessità di un’epoca segnata dalla violenza e dalla manipolazione.
Adinolfi: Ricordare per Comprendere
L’opera di Adinolfi non si limita a narrare gli eventi, ma invita il lettore a interrogarsi sul significato più profondo di quei sacrifici. Egli critica apertamente le derive attuali di un mondo politico che sembra aver smarrito il senso del tragico e della memoria. “La grandezza immortale della Morte per un’Idea esige coscienza, memoria, immedesimazione, impersonalità. Altrimenti è angosciosa e degradante tanatofilia mortifera,” scrive Adinolfi, sottolineando la necessità di una riflessione autentica e rispettosa.
Presente e Futuro
“I Rossi, i Neri e la Morte” è un invito a guardare oltre la superficie degli eventi storici, a indagare le dinamiche profonde che li hanno generati e a confrontarsi con le responsabilità collettive. L’opera rappresenta un ponte tra passato e presente, un richiamo alla memoria e alla consapevolezza in un’epoca in cui il senso del tragico sembra essere svanito.
Per chi desidera approfondire, il libro è disponibile sul sito dell’autore, www.gabrieleadinolfi.eu, e offre un’occasione preziosa per riflettere su una stagione storica che, sebbene lontana nel tempo, continua a influenzare il presente. Memento et Sursum Corda, dunque, per non dimenticare, ma soprattutto per comprendere.
I Rossi, i Neri e la Morte
Edito da Soccorso Sociale, anno 2014
Ppgg. 199-euro 18.00
In vendita su: www.gabrieleadinolfi.eu/sezione libri.
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