ENRICO INTRA – “Il Maestro e Margherita”, simbiotici e visionari alla Sala Laudamo di Messina
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ENRICO INTRA – “Il Maestro e Margherita”, simbiotici e visionari alla Sala Laudamo di Messina

Il primo appuntamento della rassegna Giovedì Jazz, in cartellone al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, ospitata nell’accogliente e prestigiosa Sala Laudamo, ha visto protagonista Enrico Intra, pianista jazz del panorama nazionale e internazionale tra i più grandi del nostro tempo, accompagnato dalla giovane e talentuosa contrabbassista Margherita Carbonell.

Il duo, in perfetta sintonia, ha conquistato la platea con un repertorio jazz fuori dagli stereotipi, vissuto dentro una dimensione speciale, tra retrospezione e innovazione. Nel 2022 Intra e Carbonell realizzarono un album particolarmente ispirato: “Il Maestro e Margherita”, dal titolo del romanzo di Michail Bulgakov. 

“Mio nonno mi ha sempre detto: non esagerare…”, esclama il maestro, intervenendo sulle corde del pianoforte, dentro lo strumento. Ma a fronte di questa frase che esprimerebbe saggezza, Enrico Intra dimostra invece intraprendenza, audacia, perenne voglia di sperimentare con esperienza e passione sulle note e sui suoni.

Il pianista – compositore milanese, classe 1935, icona assoluta del jazz nazionale e internazionale, ha aperto nel migliore dei modi la rassegna Giovedì Jazz, del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, sotto la direzione artistica di Matteo Pappalardo, ospitata nella Sala Laudamo, sede che accoglie e valorizza la musica come nessun’altra. Ad accompagnare Enrico Intra, la giovane e talentuosa contrabbassista Margherita Carbonell. Gli appassionati di jazz, e non solo, sono avvisati: Margherita, già affermata, farà ancora tanto parlar bene di sé. Vedere e apprezzare per credere.

Alla prima di Giovedì Jazz, Intra e Carbonell pianoforte e contrabbasso, viaggiano e “vagano” in un dialogo perfetto, attraverso un connubio costruttivo, simbiotico, dentro una retrospettiva “visionaria”. Visioni retrospettive, dunque, che in musica non è un ossimoro.

L’esperienza e l’arte del “maestro” forgiano e accompagnano il talento di Margherita lungo un percorso che emana dalla storia ma guarda al futuro.

Oltre un’ora di concerto è trascorsa con brani brevi e importanti per intensità, trasporto ed esposizione dei contenuti.

Intra improvvisa su propri temi, talvolta anche complessi, resi in sintesi con ragionamenti da artista navigato, che non indugia nel travalicare i confini dell’ordinarietà, da musicista straordinario qual è. Si avvertono, nel pianista – compositore, i segni di un processo musicale in cui raccoglie in sé sia l’innovazione, che la tradizione della musica colta.

Gli fa da perfetto supporto la talentuosa Margherita, col suo contrabbasso spinto con grande arte e tecnica verso un linguaggio unico, originale, profondo

Alfredo: bastano appena due ore di vita ad un brano affinché apra nuovi universi e dia il segnale dell’affiatamento del duo. È storia: Alfredo è nato a Messina nel tardo pomeriggio di giovedì. Sia il benvenuto.

Se un musicista trova il luogo adatto ad esprimere al meglio le proprie capacità, la Sala Laudamo è proprio quello giusto: “Sono felicissimo di essere spesso in Sicilia sempre con belle sorprese. Quella di stasera è questo teatrino straordinario”, ha detto il maestro alla platea.

A seguire, prendono campo ritmo, improvvisazione e articolazioni su entrambi gli strumenti, che si scambiano al meglio il ruolo di solista. Dopodiché, il dialogo si infittisce e appare una narrazione densa di creatività. Il pianoforte a tratti diviene profondo e introspettivo, Enrico Intra concede improvvisazioni creative, regala immagini sospese su sfondi talvolta rarefatti.

Non è mai ripetitivo, né retorico. Margherita Carbonell col suo strumento rivela un’anima fortemente comunicativa. Il suono trascende dall’ordinario, esplora terreni nuovi, assume dimensioni che regalano nuove sensazioni.

A metà concerto, salvo similitudini di sorta, cogliamo le emozioni de “Il maestro e Tic Tuc”. Dalle mille espressioni del preludio che vede protagonista un meraviglioso contrabbasso solista, si passa ai giri blues del piano segnati da tecnica e virtuosismo. Dopodiché non mancherà una breve pagina “cool”, articolata su superfici irregolari, che farà approdare ad un jazz fluido, corposo, che richiamerà applausi. Ma Intra non finisce di stupire e regala un “Alleluia”, come “canto” profondo, pieno di spiritualità, dove il dialogo tra il piano e il contrabbasso è stupefacente. E si va ancora oltre: il maestro suona e “racconta” Giuseppe Tartini. Perché nella grandezza e nell’universalità del linguaggio della musica, il jazz altro non è che una “pronuncia particolare”, spiega il pianista. Ed ecco percepire in platea un barocco in chiave jazz molto particolare, in una commistione geniale.

Dunque, ancora un salto nel tempo e nello spazio: Autumn Leaves è uno standard infinito, immortale. Il brano è fluido e Intra ne estende e rielabora il tema al di fuori della tradizione con un’importante dose di improvvisazione. Poi, sul palco prende posto la figura di Domenico Scarlatti, compositore molto caro ad Enrico Intra. L’omaggio è una sonata unica, di rara bellezza: musica e virtù dei primi decenni del ’700 trasposte nella contemporaneità.

Il maestro si diverte, è a suo agio, dialoga, sorride soddisfatto, divulga pensieri e “respiri” jazz.

La prossima sua perla sarà verdiana: Libiamo ne’ lieti calici, brevi note che traboccano di potenza e carisma.

Il finale sarà ancora jazz e improvvisazione, con due rientri: “Potrei andare avanti così per una vita…”, dice il maestro, che non a caso, come brano di chiusura del suo progetto con Margherita ha scelto come titolo A presto.

Tanto si augurano i messinesi, amanti della grande musica.

 

La rassegna Giovedì Jazz, alla Sala Laudamo, proseguirà il 30 gennaio con Francesco Cusa Trio. Il 6 febbraio, Simona Trentacoste Special Quartet. 20 febbraio, Claudio Fasoli Quartet. 20 marzo, Samyr Guarrera Quintet. Il 10 aprile, ultimo appuntamento in cartellone con Loredana Melodia Quartet.  

 

Corrado Speziale

24 Gennaio 2025

Autore:

redazione


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