Il concetto: Idee e progettualità per dare un contributo ad un percorso partecipativo che certamente il nuovo PUG prevede. Che diventino spunti di dibattito per futuri e auspicabili incontri pubblici e forum.
Il giornalismo non è solo cronaca.
Non è solo il racconto dei fatti accaduti, delle decisioni prese, dei progetti annunciati o riportare i comunicati stampa. A volte, può essere – e forse deve essere – uno spazio in cui coltivare domande, aprire visioni, proporre confronti.
Per questo nasce “Visioni”. Nasce con un articolo che prova, senza voler insegnare nulla a nessuno, a “far sentire un’altra campana”.
Non per smentire, ma per completare.
Non per contestare, ma per contribuire.
È in quest’ottica che si è parlato – scomunicando l’ha fatto a modo suo – dell’idea di pensare, per dire l’ultima, a un nuovo cimitero per Brolo. Un progetto che, in futuro, eviti l’espansione continua dell’attuale area con le sue inevitabili “zone di rispetto”.
Un’idea che punta non a cancellare ciò che c’è, ma semmai a valorizzarlo come patrimonio monumentale, e al contempo progettare uno spazio nuovo, funzionale e sostenibile. E questo riconoscendo a chi si è impegnato per il suo ampliamento il merito di aver almeno risolto l’emergenza.
Ma questo è solo un esempio.
Andiamo avanti.
Perché ogni nuova stagione amministrativa, ogni aggiornamento del Piano Regolatore Generale, è anche un’occasione preziosa per riflettere collettivamente sulla Brolo che vogliamo. Un’occasione per proporre, ascoltare, confrontarsi. Senza invadere il campo dei tecnici, dei professionisti, degli amministratori. Ma con l’ambizione di offrire stimoli, idee, spunti.
Il PRG ora PUG come progetto di futuro
La pianificazione urbanistica non è solo un insieme di norme, carte, perimetrazioni. È, prima di tutto, un “progetto complessivo di sviluppo” che deve rispondere a una logica coerente di crescita.
Analisi, previsione, formulazione: questa è la sequenza classica. Ma, prima ancora, ci sono i bisogni della comunità, i limiti delle risorse del territorio e gli obiettivi della sua crescita economica, sociale, culturale.
E Brolo ha bisogno, oggi più che mai, di una visione.
Negli ultimi decenni il paese è cresciuto – a tratti anche bene a volte zoppicando – in un quadro di utilizzo delle zone omogenee che, tuttavia, oggi appare saturo. Il vecchio PRG ha fatto il suo tempo. È giusto, dunque, che si manifestino i legittimi interessi della popolazione nella definizione delle nuove linee guida.
Punti di forza e criticità
Un’analisi, anche solo sommaria, del contesto brolese evidenzia luci e ombre. Tra le debolezze troviamo la limitata disponibilità di aree edificabili, un’orografia complessa, una stagione turistica troppo breve, e un’offerta di servizi – soprattutto sovracomunali – ancora carente. A questo si aggiunge l’eccesso di unità residenziali costruite negli ultimi anni, frutto di un’espansione che ora sembra non più sostenibile.
Ma Brolo ha anche numerosi punti di forza: una posizione geografica straordinaria, condizioni climatiche favorevoli, un centro storico di pregio, un tessuto economico vivace fatto di piccoli operatori (anche se i locali sfitti da tempo nelle aree centrali dimostrano che non tutto quello che brilla è oro), e una nuova vocazione turistica ancora tutta da esplorare nelle sue dimensioni culturali, storiche, ambientali.
Progettare con coraggio
Alla luce di tutto ciò, il nuovo PRG dovrà essere uno strumento di coraggio e responsabilità.
Alcune direttrici strategiche sono ormai imprescindibili:
- Partecipazione e trasparenza: occorre dare voce ai cittadini, attivare momenti pubblici di confronto, aprire uno “sportello del piano” dove approfondire scelte e proposte.
- Sostenibilità e riqualificazione: dire stop al consumo di suolo non significa fermare l’edilizia, ma orientarla verso la manutenzione, il riuso, la demolizione e ricostruzione dove necessario.
- Turismo oltre l’estate: valorizzare il patrimonio storico-architettonico, rilanciare il centro storico – come, bel segnale, l’amministrazione attuale sta cercando di attuare -, creare itinerari culturali e naturalistici, ma anche eventi, in rete con i comuni dei Nebrodi.
- Centralità sovracomunale: Brolo può e deve assumere un ruolo guida nei servizi alle persone e alla produzione per l’intero comprensorio, superando il localismo.
- Industria leggera e artigianato: completare la vocazione produttiva dell’area di C/da Sirò, senza dimenticare l’importanza di attrarre nuova imprenditoria giovanile.
- Rigenerazione urbana:
- Un esempio concreto: il Castello
Un segnale in questa direzione è già arrivato: l’acquisizione del Castello da parte del Comune. Un gesto importante, non solo simbolico, e concreto insieme, che deve diventare punto di partenza per un grande progetto di rigenerazione del centro storico. Non solo recupero edilizio, ma nuova vita sociale, culturale, economica.
La terra ci è stata prestata
C’è un proverbio Masai che ci accompagna alla chiusura: “Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli.”
Forse da qui, da questa consapevolezza, può davvero nascere una nuova idea di Brolo in sintonia con le esigenze dei cittadini, dei giovani, degli anta, dei commercianti. Idee che poi la “politica” deve far proprie e portarle avanti.
Non perfetta, ma condivisa. Non imposta, ma immaginata insieme.
Perché progettare una città non è solo decidere dove costruire. È scegliere come vivere.
Quindi scomunicando.it apre ai contributi di chi vuol dire qualche cosa sul nuovo strumento urbanistico.
Idee e progettualità per dare un contributo ad un percorso partecipativo che certamente il nuovo PUG prevede, e che certamente Basilio Ridolfo – tecnico serio e preparato – avrà già preventivato, che diventino spunti di dibattito per futuri e auspicabili incontri pubblici e forum .
Pubbliche osservazioni al PUG prima dell’approvazione definitiva.
Una tribuna libera per associazioni, categorie imprenditoriali, ordini professionali, scuole, operatori socio-sanitari ma soprattutto Cittadini per dire la propria sulla Brolo che vorremmo.
Basta scriver in redazione (redazione@scomunicando.it) su facebook