Le forze di opposizione incalzano l’Amministrazione comunale con una serie di segnalazioni e interrogazioni che mettono sotto la lente d’ingrandimento viabilità, manutenzione urbana e gestione del verde pubblico.
segnali dall’opposizione
I consiglieri Maria Vittoria Cipriano e Maria Fasolo denunciano, anche attraverso post pubblici, lo stato di abbandono in cui versano diverse aree del paese.
“Le piazze di Brolo sembrano classificate in serie A e serie B – dichiarano le consigliere –. Alcune ricevono grande attenzione, altre, come la piazzetta a ridosso di via Beethoven, sono in totale stato di abbandono. I bambini non possono usufruire dei giochi e la situazione è simile in altre zone.”
Nel mirino anche la crescente vegetazione che invade marciapiedi e bordi stradali, con interventi di diserbo giudicati troppo limitati. Eppure – evidenziano le consigliere – le risorse economiche non mancano: è stato già approvato e finanziato il Servizio Civico Comunale per un importo complessivo di 20 mila euro, destinato alla manutenzione ordinaria del verde pubblico, oltre all’affidamento diretto da 60 mila euro per garantire una scerbatura regolare e la pulizia degli spazi comunali.
“Sollecitiamo l’Amministrazione a intervenire quanto prima – concludono Cipriano e Fasolo – per restituire decoro e funzionalità agli spazi pubblici e migliorare i servizi resi alla cittadinanza.”
Viabilità sotto accusa: interrogazione sulla S.P. 143 Brolo–Lacco
A rafforzare le critiche, arriva anche un’interrogazione consiliare a firma dei consiglieri Giuseppe Miraglia e Sara Ceraolo, indirizzata all’Amministrazione e alla Città Metropolitana di Messina avente come oggetto la mancata asfaltatura della Strada Provinciale 143, che collega Brolo con la frazione Lacco, a seguito dei lavori di metanizzazione.
“La strada è stata ricoperta in modo approssimativo dopo gli scavi – si legge nell’interrogazione –. L’asse centrale del manto stradale è abbassato e pericoloso, senza alcun ripristino adeguato.”
I consiglieri chiedono chiarimenti urgenti su:
-
La consapevolezza dell’Amministrazione circa lo stato della strada;
-
L’identificazione dell’ente responsabile del ripristino (ditta esecutrice, concessionario gas, Città Metropolitana, ecc.);
-
Le tempistiche certe per un rifacimento a regola d’arte;
-
Le misure di sicurezza adottate nel frattempo;
-
Eventuali diffide o solleciti già inoltrati per il ripristino.
Una situazione che – secondo l’interrogazione – rappresenta un rischio concreto per la pubblica incolumità e un possibile danno erariale per l’ente, qualora dovesse intervenire d’urgenza o fronteggiare richieste di risarcimento.
In attesa delle risposte formali da parte dell’Amministrazione, le opposizioni promettono di mantenere alta l’attenzione su questi temi, continuando a farsi portavoce delle istanze dei cittadini.