Nebrodi-Eolie: un collegamento strategico tra promesse di sviluppo e polemiche politiche
«Dal Governo Schifani l’ennesimo pasticcio. A rischio legalità, concorrenza e diritto alla mobilità».
Il nuovo collegamento marittimo estivo tra Capo d’Orlando e le Isole Eolie, annunciato come un’opportunità di rilancio per il turismo e i territori dell’entroterra nebroideo, si sta rivelando anche un caso politico. Mentre da una parte si esalta la visione strategica che potrebbe unire biodiversità e flussi turistici, dall’altra si solleva un acceso dibattito sulla legittimità della procedura amministrativa che ha portato alla concessione del servizio.
A rilanciare il valore di questo ponte tra terra e mare è Francesco Calanna, presidente del GAL Nebrodi Plus, che ha sottolineato come questo collegamento “storicamente agognato” rappresenti oggi un’occasione concreta per rinsaldare i rapporti tra i Monti Nebrodi e l’arcipelago eoliano. “Tutti hanno diritto di visitare e godere delle Eolie – afferma Calanna – seppur nei limiti imposti dalle regole ambientali e del carico antropico. La possibilità di potenziare il turismo esperienziale potrà essere un valore aggiunto per gli imprenditori turistici eoliani”.
Il valore del collegamento per il territorio
La realizzazione del porto turistico Marina di Capo d’Orlando ha posto le basi infrastrutturali per questo tipo di collegamenti, finora limitati o assenti. Secondo Calanna, questo collegamento estivo – Capo d’Orlando/Vulcano/Lipari/Santa Marina Salina – dovrebbe rappresentare un flusso bidirezionale, capace di attrarre i turisti delle Eolie verso l’entroterra ricco di biodiversità, borghi autentici e cultura agropastorale, e viceversa. Una visione condivisa anche da molti operatori del settore turistico del messinese che vedono nel turismo integrato una delle leve di sviluppo futuro per il territorio.
Tuttavia, non tutti vedono l’iniziativa con gli stessi occhi.
L’interrogazione M5S: “Un’altra pagina imbarazzante”
Il 13 giugno, i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi e Antonio De Luca, hanno depositato un’interrogazione all’ARS in cui denunciano quella che definiscono “l’ennesimo pasticcio firmato Schifani”.
Secondo il M5S, la procedura di affidamento in concessione del collegamento veloce sarebbe stata avviata in assenza degli atti preliminari previsti dalla legge, senza una verifica di mercato adeguata, né un’effettiva trasparenza nei confronti degli operatori del settore. “Incredibile che la verifica di mercato sia arrivata solo il giorno prima della scadenza dell’avviso”, afferma Ciminnisi.
Le accuse mosse alla Regione Siciliana riguardano una gestione che, secondo i parlamentari, non rispetterebbe i principi della normativa europea e nazionale su concorrenza, trasparenza e parità di accesso. “Mentre l’assessore ai Trasporti è dall’altra parte del mondo a promuovere la Sicilia – ironizza De Luca – qui si mina il diritto alla mobilità di cittadini e turisti con logiche approssimative e opache”.
Il Movimento ha chiesto l’immediata sospensione della procedura per chiarire se e come il Governo regionale intenda procedere, in modo da garantire legalità e pieno rispetto delle norme.
Tra visione e criticità: una sfida per la Sicilia
L’iniziativa, dunque, si muove su un crinale delicato: da una parte un progetto con evidenti potenzialità strategiche per un turismo sostenibile e inclusivo tra Eolie e Nebrodi; dall’altra, i rischi legati a una gestione frettolosa e non sufficientemente concertata con gli attori locali.
Se da una parte l’interesse pubblico invoca nuove reti di mobilità e interconnessione tra costa ed entroterra, dall’altra non può essere sacrificata la legalità né il diritto degli operatori a partecipare in modo equo a bandi e concessioni.
A oggi, il collegamento è ancora previsto per l’estate 2025, ma sarà fondamentale che nei prossimi mesi la Regione chiarisca ogni aspetto tecnico e giuridico, per garantire che questa nuova tratta non diventi un’occasione mancata o, peggio, un boomerang politico.
“Speriamo almeno – conclude Ciminnisi – che tornino dal Giappone con qualche appunto utile, magari prendendo esempio da chi la mobilità l’ha fatta diventare un modello di efficienza mondiale.”
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