Questa la nota dell’UGL che pubblichiamo integralmente.
La spending review non passa dal Parco dei Nebrodi. Infatti il Comitato Esecutivo con la delibera n° 100 dell’11 ottobre 2012 avente per oggetto “Assestamento tecnico e variazione di bilancio esercizio 2012.
Proposta per il Consiglio”, ha caricato sulle spalle dei dipendenti dell’Ente i costi di reinserimento in servizio di alcuni dipendenti illegittimamente licenziati (contratto non rinnovato alla scadenza), e non invece, in tempi di vacche magre, una seria manovra di contenimento della spesa pubblica.
Infatti con la delibera succitata viene ridotto il Fondo di Amministrazione per il Miglioramento delle Prestazioni (FAMP), sottraendo di fatto dalle tasche di tutti i dipendenti dell’ente diverse centinaia di euro; di contro vengono incrementati i capitoli 40103 di € 19.000,00 per concedere contributi ai Comuni per la campagna antincendio (ma non siamo alle porte dell’inverno????); capitolo 40201 di € 20.000,00 per concedere contributi ad enti ed associazioni privati per “feste e festini” (alla faccia della crisi!!!!); capitolo 40323 di € 5.000,00 per la Gestione del progetto Banca Vivente del Germoplasma Vegetale, del quale saremmo curiosi di conoscere lo stato attuale del progetto e le prospettive di sviluppo ed utilizzo dello stesso.
Con questa delibera il Comitato Esecutivo del quale abbiamo chiesto l’azzeramento, ha pensato la cosa più semplice: togliere dalle tasche dei lavoratori i soldi del salario accessorio che oramai, dopo anni di regolare assegnazione, sono diventati parte corrente del salario mensile.
Tutto ciò ha innescando una guerra tra poveri.
Infatti il diritto dei dipendenti illegittimamente licenziati, per i quali chiediamo l’immediato reintegro in servizio, è stato subordinato alla disponibilità di somme per il pagamento dei loro stipendi, giustificando questo forzoso prelievo dalle tasche degli altri dipendenti come un anticipazione che verrà restituita appena la Regione Siciliana invierà le somme richieste.
Ma gli asini volano di nuovo e non ne siamo a conoscenza????
Ma se il passato è la storia del presente, allora non possiamo accettare di anticipare somme che sicuramente non si riprenderanno più. Infatti, l’ente ha pagato solo qualche mese addietro il salario accessorio relativo all’anno 2010 ed i dipendenti attendo ancora il pagamento dei buoni pasto e dello straordinario relativi all’anno 2010.
Chiediamo un atto di coerenza con i sacrifici imposti agli italiani.
Pertanto, chiediamo al Comitato Esecutivo la revoca in autotutela della delibera n. 100 del 10 ottobre 2012; una giusta azione di contenimento della spesa pubblica dell’ente; l’immediato reinserimento in servizio dei dipendenti ingiustamente licenziati; l’immediato pagamento dei buoni pasto e dello straordinario relativo all’anno 2010.
Giovanni Rovito – segretario provinciale Ugl