Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato, all’unanimità, al Comune di Ficarra, socio fin dal 2001, a seguito delle intense attività poste in essere in questi ultimi anni finalizzate alla tutela e valorizzazione del comparto.
Numerose, infatti, le iniziative organizzate da un gruppo qualificato di volontari, tra i quali si evidenzia il Dott. Agronomo Piero Catena, e l’amministrazione comunale: due edizioni dell’Expo regionale dell’olio di oliva; sagre; percorso degli ulivi monumentali; attività di divulgazione della cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità anche a scopo didattico; appuntamenti gastronomici “Ficarra a tavola”, ecc.
Nella medesima riunione, sono stati altresì eletti due vice-coordinatori regionali nelle persone del Sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea e dell’assessore del Comune di Chiusa Sclafani, Vincenzo Ragusa.
L’associazione nella Sicilia conta già l’adesione di 13 comuni dislocati nelle Provincie di Messina, Catania, Ragusa, Trapani e Palermo, delle Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Trapani e della Provincia di Trapani.
Particolarmente soddisfatto il Sindaco di Ficarra per l’incarico ricevuto: “Il Comune di Ficarra diventa il principale protagonista a livello regionale dell’associazione che raggruppa in Italia ben 360 Enti pubblici. E’ questo un significativo risultato che gratifica l’impegno profuso non solo dall’amministrazione comunale ma di un nutrito gruppo di appassionati volontari. Tra le principali azioni che promuoveremo vi sarà l’allargamento del numero di soci e l’avvio di un proficuo confronto con le competenti Istituzioni regionali finalizzato all’adozione di misure adeguate per garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine e all’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing mirate alla conoscenza del grande patrimonio olivicolo siciliano”.
SCHEDA ASSOCIAZIONE
L’Associazione Nazionale Città dell’Olio ha sede a Villa Parigini nel Comune di Monteriggioni (Siena).
Fondata a Larino (Campobasso) nel dicembre 1994, riunisce Comuni, Provincie, Comunità Montane e Camere di Commercio a chiara vocazione olivicola e si impegna a promuovere l’olio extravergine di oliva quale prodotto fondamentale nella tradizione agricola, alimentare e culturale del nostro Paese e a valorizzare i suoi territori di produzione.
Sono oltre 360 gli Enti pubblici italiani uniti nella salvaguardia dell’Olio Extravergine d’Oliva. Cresce infatti, di anno in anno, il numero delle Regioni italiane che aderiscono alla rete delle Città dell’Olio, potendo vantare una produzione di Olio Extravergine d’Oliva di qualità o di Olio d’Oliva Extravergine Dop ed Igp, diventata ormai un vero e proprio motore economico per i territori a forte vocazione olivicola. Sono il cuore pulsante dell’Associazione da sempre impegnata a sostenere e valorizzare le produzioni e i territori che espongono il marchio Città dell’Olio. Dalla Lombardia alla Sicilia così come nelle Regioni del Centro Italia sono tantissime le amministrazioni pubbliche che attraverso la rete Città dell’Olio investono nella cura e nella conservazione dei frantoi antichi e tipici, nella costruzione di percorsi ad hoc dedicati alla scoperta dell’oro giallo, con visite guidate al paesaggio ricco di oliveti secolari e degustazioni di Olio Extravergine nei ristoranti e nelle piazze.
Carta dei fondamenti delle Città dell’Olio
1. La città dell’olio esprime l’origine dell’olio e come tale la qualità.
2. E’ il luogo dell’ospitalità con consolidate tradizioni legate alla memoria storica del proprio territorio.
3. Tutela e promuove l’ambiente ed il paesaggio olivicolo.
4. Diffonde la storia e la cultura espresse dall’olivo e dall’olio.
5. Attiva, con la collaborazione dei produttori locali, il riconoscimento della denominazione d’origine per una valorizzazione dell’immagine e dei caratteri dell’olio doc sui mercati del mondo e per garantire il consumatore.
6. Incentiva lo studio, la ricerca e la sperimentazione per una valorizzazione delle varietà locali ed i caratteri degli oli.
7. Elabora, insieme con le altre città doc e le istituzioni aderenti, norme capaci di tutelare e valorizzare le aree ad alta vocazione olivicola e gli ambienti storici dell’olio.
8. Programma la diffusione dell’olivo e la produzione dell’olio in stretto rapporto alle dinamiche del mercato.
9. Promuove seminari, incontri e dibattiti sui risultati relativi alla ricerca ed alla sperimentazione in campo olivicolo, con particolare attenzione alla qualità ed al suo stretto rapporto con la buona salute.
10. Partecipa alle iniziative per una informazione ed educazione del consumatore
ad una corretta alimentazione.