Dopo lo “scatto” nella canicola d’agosto, la foto, che è già entrata nel giro dei concorsi europei, è stata donata al sindaco di Patti, Mauro Aquino, lunedì scorso.
Ama “abbracciare” gli scogli che punteggiano la costa.
Prima “u Plorato”, quello di Brolo ( dove ha anche realizzato il suggestivo progetto “Iminid” dedicato all’integrazione)
poi “la Formica” di Capo d’Orlando, ora “la Pietra” nel golfo di Patti.
Pietre emerse che diventano parte integranti del progetto “cura ut valeas” che racconta la società, mettendo alla prova la propria identità sociale nell’aggregarsi attorno al simbolo del territorio, come punto di partenza per una migliore prospettiva dei rapporti sociali.
Così Lorenzo Cassarà, fotografo di Frazzanò, ma cittadino del mondo, cerca in una serie di foto di determinare “il risultato di un momento, frazioni delle nostra esistenza – come lui stesso dice – che ci mettono in contatto con l’altro essere, ritrovandosi in una condizione armonica primordiale … l’uomo legato alla sua terra”.
Scatti dove gli “scogli” si umanizzano, raccolgono gente, diventano punto di riferimento, come la “zattera umana” – lo scoglio di Brolo – immortalato tre anni fa, che dopo essere stato finalista del Talent Prize ed aver vinto il premio della critica – alla Centrale MonteMartini – nel concorso romano voluto da “Repubblica”, ha personalizzato la copertina di luglio-agosto di Inside Arte, la rivista dedicata all’arte contemporanea pubblicata da Guido Talarico Editore che recentemente è stata presentata, nella sua versione internazionale a New York City, presso il Chelsea Art Museum, in occasione dell’anteprima di Connectivity.
O quello di Capo d’Orlando – (foto di due anni fa sempre d’agosto) – recentemente in concorso con l’inedito scatto pattese (vedi foto) a Premio Terna d’Arte Contemporanea, ed ora, appunto nell’agosto appena passato, è toccato a Patti.
“Ora anche Patti rientra – come ha detto Mauro Aquino, che ha sposato l’iniziativa – nel progetto Cura ut Valeas e la foto, che fa vedere la “pietra” da una prospettiva inedita ai più, diventa ambasciatrice e veicolo di un’immagine di Patti diversa. Perché – afferma il sindaco – anche attraverso una bella foto si può promozionare un territorio”.
E la foto di Lorenzo diventa anche qui un’idea vincente, testimonia la voglia di fare, diventa un manifesto sociale, di aggregazione, di “appartenenza”.
Lorenzo Cassarà ci regala uno scoglio isolato in una mare azzurro, condiviso tra gabbiani e popolato da un nucleo essenziale di persone, come un’epica zattera, quella dei greci, dei romani, che qui, da sempre hanno solcato il mare portando cultura, arte e teatro.
Non è certo difficile capire come, molto più prosaicamente, quel grumo di roccia possa essere diventato un approdo desiderabile per molti e malgrado le evidenze pragmatiche, l’immagine colpisce dritta nel segno.
Una sperimentazione quella che l’artista\fotografo Cassarà porta avanti e che riesce a dimostrare come una temporanea e contemporanea comunità umana, trovi momenti di gioia nel vivere e partecipare collettivo.
Quel picco emerso ospita e aggrega, sciogliendo i lacci dell’individualismo e trasportando nella dimensione arcaica e armonica di nostra madre terra.
Cassarà, classe ’73, già protagonista del Gemine Muse ha tanti progetti in testa.. e certamente il “trittico” presto avrà nuovi tasselli da farne un mosaico ancor più poliedrico e complesso.
msm
Altri scatti dell’artista: