La smentita del Quirinale e la controrisposta del vicedirettore di Libero, con un documento che comproverebbe l’aumento dello stipendio del Presidente
Giorgio Napolitano è l’unico ad aver salvato lo stipendio dalla spending review. Infatti nel 2013 ai suoi bei 239.192 euro che prende, ne aggiungerà altri 8.835.
Spiega il vicedirettore di Libero, Franco Bechis:
“Il bel gesto evidentemente non è arrivato. Dopo anni di tagli ai costi della politica, la rabbia popolare e la scure calata anche dal governo di Mario Monti, l’unico a non avere tirato la cinghia nelle istituzioni italiane è Giorgio Napolitano. Certo, nessuno ha osato toccare lo stipendio personale del presidente della Repubblica, aspettando quel bel gesto che non è arrivato. Ma fa impressione scoprire che lo stipendio di Napolitano sarà l’unico in tutto il comparto pubblico ad aumentare nel 2013. La notizia è nascosta fra i trasferimenti del ministero dell’Economia sui costi della politica raccontati dalla tabella 2 allegata alla legge di stabilità”
Arriva subito via Twitter, la smentita da parte del Quirinale per bocca del portavoce di Napolitano Pasquale Cascella:
“Notizia, appunto, faziosa l’assegno al presidente Napolitano è congelato a livello del 2010 (comunicato Quirinale 30 luglio 2011)“, scrive replicando a un tweet di Il fazioso che rilanciava l’articolo di Libero.
Ma arriva altrettanto celere la controrisposta di Bechis:
“Caro Pasquale, di buone intenzioni sono lastricati tutti i pavimenti del mondo.
Purtroppo la realtà è spesso diversa dagli annunci, e nella vita politica questa è la regola- non la eccezione. Come puoi leggere nel materiale che tu stesso mi hai inviato, anche io commentai con molto favore la buona intenzione annunciata dal presidente Giorgio Napolitano.
Potrai capire meglio di me la delusione (anche sul piano personale) nel vedere provato che quella buona intenzione è restata un semplice annuncio privo di effetti.
Ti allego la tabella del Tesoro allegata alla legge di bilda ecco il documento che lo dimostraancio 2012 e non modificata in questa parte nel documento bis di variazione dopo le prime modifiche operate alla Camera dei deputati.
Come puoi leggere, al presidente Napolitano (e parzialmente al suo successore) è stato incrementato l’assegno personale negli esatti termini riportati nell’articolo scritto”.
È un documento ufficiale di spesa, compilato dal ministro dell’Economia e stampato dalla Camera dei deputati, fa fede fino a prova documentale contraria. a questo punto non rimane che chiederci, chi dice la verità ?
fonte articolo e documento: liberoquotidiano.it – Documento.pdf