VIAGGIARE CON EURODESK – Opportunità e consigli. Ecco il diario di bordo.
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VIAGGIARE CON EURODESK – Opportunità e consigli. Ecco il diario di bordo.

 

 

 

romaniaUno dei drammi del provincialismo, oltre che delle nostre latitudini in generale, consiste nel fatto che le persone, e soprattutto i giovani, spesso sono inconsapevoli, fra le altre cose, delle enormi possibilità offerte, oltre che dalle istituzioni italiane, dagli organi europei.

73154_1539190493813_2143204_nNonostante gli abbondanti incontri, il tam tam su Facebook,  gli appuntamenti con le scuole, la diffusione di materiale cartaceo e telematico realtà  come quella dell’Eurodesk rimangono sconosciuti e guardati con differenza dalla maggior parte della popolazione, tanto che, ad approfittarne, sono spesso quasi esclusivamente coloro che già in passato si sono trovati a partecipare, magari fortuitamente ad uno dei tanti progetti, lavorativi e non, che i vari punti locali, fra cui quello di Brolo, hanno promosso o a cui hanno aderito.

Dato che, trovandomi a discorrere, in più occasioni ho potuto notale la quasi totale sconoscenza delle dinamiche  che riguardano l’Eurodesk, mi propongo di facilitare la conoscenza dello stesso attraverso la mia testimonianza, nella speranza che esso possa diventare un punto di riferimento anche per i tanti che, fino ad ora, ne hanno magari soltanto sentito parlare.

L’Eurodesk è una rete di informazioni europea, finanziata dalla Commissione di cui usufruiscono paesi facenti parti della comunità monetaria e non, come ad esempio l’Islanda e la Turchia, che destinano fondi per la promozione di progetti che riguardino gli scambi giovanili – dagli interessi interculturali -,  esperienze lavorative all’estero, master e attività formative  di varie tipologie ed attività di volontariato.

Dal momento che le mie esperienze sono state legate esclusivamente alla prima tipologia di progetto approfondirò il discorso sulla stessa.

DSC_0029A scopo esemplificativo  propongo direttamente un esempio su come viene costruito un progetto di scambio interculturale.

Elena è un studentessa universitaria di Bucarest (Romania).

Decide di presentare un progetto su un determinato argomento –  tematico – ad esempio sulla riscoperta della cultura antica attraverso l’arte.

Sceglie quali e quante nazioni coinvolgere e da quanti partecipanti sarà composto ciascun gruppo proveniente dai diversi paesi, oltre che le fasce d’età dei partecipanti.

eurodesk_islandaSceglie un periodo dell’anno approssimativo e crea un .pdf con l’idea del progetto.

Cerca in rete dunque i “partner” per il progetto, solitamente rappresentati da associazioni o enti riconoscibili, come ad esempio il Comune di Brolo (nel suo punto Eurodesk): ciò può avvenire sulla bacheca online dell’Eurodesk  o, se Elena ha già un contatto all’interno di uno dei paesi che ha previsto nel progetto, può contattarlo direttamente.

eurodesk_islanda_2Ciascuna associazione si propone come partner del progetto, attraverso un semplice accordo preliminare e si individuano, successivamente, insieme, i partecipanti di ciascun gruppo che condivideranno con Elena e con il suo gruppo l’elaborazione del progetto definitivo completando il puzzle dei dettagli in cui potrammo inserire anche eventuali visite guidate o particolari attività.

Il Progetto illustrato e completo di programma compreso il budget del finanziamento necessario per la sua realizzazione viene presentato all’Agenzia Nazionale del Programma Gioventù in Azione del paese in cui si svolgeranno le attività (per l’Italia:  www.agenzia giovani.it).

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Se approvato Elena riceverà la somma stanziata, con cui lei deve  coprire le spese di vitto e alloggio per tutti i partecipanti comprese quelle per le attività ed a rimborsare a ciascuno il 70% delle spese di viaggio di andata e ritorno certificabili e certificate (biglietti di treno e autobus, ricevute, matrici di biglietti aerei…) entro il tetto massimo di spesa, di norma più che sufficiente per il tutto.

Ai partner è dunque confermata l’approvazione del progetto e la data in cui si effettuerà.

A questo punto i ragazzi cominceranno a lavorare insieme per fare “gruppo“.

Uno di essi – ovviamente per ciascun gruppo – sarà designato come leader, di solito in base a età, esperienze all’estero e facilità nella comunicazione in lingua straniera, requisito comunque importante in tutti i partecipanti, tanto per motivi logistici quanto per la socializzazione e riuscita del progetto.

Le spese di viaggio

Vediamo meglio il concetto: ciascuno dei partecipanti del gruppo italiano potrà spendere per le spese di viaggio, ad esempio, fino a un massimo di 250 euro.

Acquistando i biglietti aereo con un discreto anticipo sarà possibile trovare in agenzia viaggi Catania-Bucarest/Bucarest-Catania per 200 euro, a cui dovranno essere aggiunti, partendo ad esempio da Brolo, il biglietto autobus o treno per Messina (preventivando anche il ritorno), per un totale di circa 15 euro, e lo stesso per gli spostamenti Messina-Catania, circa 20 euro.

luca_turkia_3Il tutto per una spesa di circa 235 euro, inferiore al tetto massimo.

Elena rimborserà, in cambio di tutto il materiale certificante (e questo è fondamentale!) la metà del 70% totale.

Nel nostro caso dunque circa 82 euro.

A fine progetto, tornati a casa, i partecipanti le manderanno il materiale certificante il ritorno ed ella invierà la restante parte del rimborso.

Data la spesa iniziale di 235 euro ed il rimborso totale di 164 euro il costo del progetto sarà, nel nostro caso, di 71 euro.

Se, ad esempio, acquistando i biglietti con grande ritardo, la spesa dovesse essere superiore ai 250 euro Elena potrà rimborsare comunque fino al 70% del tetto massimo, quindi fino a 175 euro.

La spesa ulteriore sarà dunque a carico del partecipante.

Ma posso assicurare che nei miei cinque progetti europei all’estero a cui ho partecipato non mi è mai capitato di “sforare” il tetto massimo.

Gli accorgimenti minimi sono ovviamente di prediligere i low-cost ( e fortunatamente da qualche anno anche in Sicilia ci sono i servizi di queste compagnie … ma attenzione al peso dei bagaglio ed ai servizi a pagamento che offrono e rifilano) e di guardarsi intorno per il biglietto almeno il più in fretta possibile, almeno qualche settimana prima.

romania_con_gabryIn cosa consistono di norma i progetti del programma Youth in Action?

Questa tipologia di progetti, tutti ovviamente tematici, hanno principalmente lo scopo di favorire la conoscenza di culture diverse dalla propria, l’ampliamento del proprio network di amicizie e conoscenze, oltre che, ovviamente, del proprio bagaglio culturale, esperienziale ed emozionale.

Al di là del tema scelto, che, posso affermare data l’esperienza personale, sarà rispettato con più o meno elasticità a seconda di quanto vi possa essere legato il promotore del progetto, quest’attività è principalmente finalizzata all’incontro fra giovani tutti desiderosi di conoscersi e passare del tempo insieme, passando le serate in giro, facendo tardi, svagandosi e confrontandosi in campi diversi.

DSC_0616DSC_0075_thumb307_Molti dei progetti iniziano con una giornata di presentazione del progetto, dei partecipanti e ricca di “ice-breakers”, tipici giochi rompighiaccio che favoriscono la socializzazione e la conoscenza fra i vari partecipanti.

Durante il periodo di permanenza si hanno spesso serate dedicate a ciascuna delle nazioni partecipanti, durante le quali i ragazzi dello stato a cui è dedicata la serata mostrano dei video, illustrano cosa vi sia di caratteristico, dalla storia all’arte, dalla cultura al gossip, ed invitano tutti al consumo dei prodotti tipici, acquistati prima di partire, magari accompagnando il tutto con della musica popolare.

La giornata inizia di norma con la colazione e con degli “energizer”, giochi che hanno lo scopo di uscire dal torpore notturno e di svegliare i partecipanti, magari dopo una notte in cui si sono fatte le ore piccole.

DSC_6384DSC_6347_thumb_medium200_134in_grecia_3_thumb307_Durante il giorno sono approfonditi gli aspetti del tema del progetto, si hanno dibattiti, visite guidate, cacce al tesoro e si approfitta del tempo libero per attività opzionali, per svagarsi e per lo shopping.

Spesso sono organizzati anche incontri con le autorità cittadine e con la stampa, brevi interviste e si realizza materiale relativo al progetto in svolgimento (es. brochure). Le serate sono di norma libere, da trascorrere nei locali o in giro per locali. Inoltre gli organizzatori sono spesso disponibili a modificare il programma delle giornate in itinere per venire in contro ai gusti ed alle esigenze dei partecipanti.

IMG_5280Alcuni dettagli “caldi”

Spesso le domande che mi sono proposte riguardano la sistemazione, ovvero dove si dormirà, saranno serviti i pasti ed avranno luogo le attività.

Ovviamente chi scrive il progetto ha il compito di trovare delle location con un rapporto qualità/prezzo tale da soddisfare i partecipanti con la cifra stanziatagli.

Personalmente mi sono trovato a dormire in luoghi molto diversi fra loro.

In Islanda avevamo portato i sacchi a pelo, come richiestoci, e dormivamo nelle sale di un immenso oratorio con parquet, riscaldato e dotato di servizi;  lì stesso era presente una cucina dove venivano preparati i tre pasti della giornata e serviti anche i break di metà mattinata e del pomeriggio; in qualche occasione abbiamo mangiato in ristoranti o a casa delle famiglie dei partecipanti del luogo. Le attività si svolgevano nei locali o all’aperto, a seconda, ovviamente, del tipo di attività.

In Turchia siamo stati ospiti di diversi dormitori studenteschi ed abbiamo sempre mangiato in ristoranti convenzionati.

In Normandia era stato scelto una pensione dove siamo stati divisi in stanze da 4-5 persone, con letit a castello, misti con ragazzi di altre nazioni.

In Romania le attività avvenivano all’esterno o in grandi saloni riscaldati. Mi è capitato di dormire in case dello studente universitarie come anche in pensioni.

Riguardo la cucina: di norma gli organizzatori, come anche i partecipanti, cercano nei progetti la cultura anche alimentare, per cui si prediligono i piatti tipici, ma è ovvio che, se comunicato, gli organizzatori hanno di norma il cuore di variare il menù in base ai gusti e soprattutto ad esigenze alimentari particolari, come allergie, intolleranze, diete vegetariane o imposte dalla religione.

Anche per quanto riguarda la pulizia bisogna sforzarsi di abbandonare i luoghi comuni, dato che, ovviamente, è nell’interesse di chi si fa promotore del progetto curare il benessere di tutti i partecipanti, sia per quanto riguarda i locali ed il cibo, che per i rapporti amichevoli fra tutti i ragazzi.

DSC_0459_thumb307_Quindi non ci si troverà in situazioni di disagio superiori a quanto si possa trovare anche in Italia.

I gruppi partecipanti provenienti invece dall’estero per progetti realizzati a Brolo sono stati ospitati in strutture alberghiere, residence e pensioni.

Questo sta a sottolineare che ciascun organizzatore sceglie la sistemazione in relazione principalmente alle possibilità che la città offre, oltre che all’aspetto economico.

Affrontare il tema del tipo di persone che si incontrano è quanto mai assurdo perché in qualunque paese si possono incontrare persone più o meno affini ai valori, ai gusti ed ai modus vivendi di ciascuno.

Al di là dei luoghi comuni, ad esempio, ho incontrato in Romania persone tanto valide, preziose e sincere quanto, a volte con difficoltà, ho trovato in altri paesi europei.

Piccoli accorgimenti del viaggiatore.

DSC_0357DSC_0419IMG_5198Gli abiti da riporre in valigia sono da scegliere non soltanto in relazione alla temperatura prevista, ma anche all’umidità, spesso diversa da quella a cui siamo abituati, alle attività a cui si prenderà parte e ad eventuali consigli chiesti all’organizzatore.

Per questo motivo è preferibile riempire la valigia di magliette leggere su cui poi poter indossare più strati per non trovarsi in difficoltà nei locali spesso surriscaldati dei paesi più freddi.

C’è poi chi non si sente sicuro se non nelle proprie lenzuola, quindi una buona idea è attrezzarsi di conseguenza, come anche di telo spugna per la doccia ed asciugamani. Indispensabili le doppie prese per evitare i turni per la ricarica di cellulare, computer e macchina fotografica.

Ma il compagno di viaggio ideale in questo genere di esperienze è ovviamente l’apertura mentale: abbandonare i luoghi comuni riguardo altri popoli e paesi, stare tranquilli e lasciarsi andare senza troppi pensieri renderà a tutti l’esperienza più piacevole e permetterà di gustare a pieno occasioni uniche ed i irripetibili.

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DSC_0428_thumb_medium293_235info:Eurodesk Brolo

Area Sala Multimediale, via Marina Brolo 0941561224 / anche su faceboook)

responsabile: dottoressa Angela Fogliani

Che ribadendo il concetti che Eurodesk è il nome della rete europea (attiva in 30 Paesi) sorta con lo scopo di diffondere informazioni e fornire orientamento sui programmi che l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa promuovono in favore dei giovani evidenzia sempre rivolgendosi ai giovani durante gli incontri formativi che i due  obiettivi strategici dell’Amministrazione comunale brolese che ha fortemente voluto, con spirito innovativo, aprire al tempo, lo “sportello” a Brolo, era in quarto in Sicilia ed i primi tre gestiti da privati,  è stato investire sui giovani: destinando maggiori risorse (non solo economiche)  x sviluppare i settori strategici che incidono sulla loro vita quotidiana. CONFERIRE AI GIOVANI MAGGIORI RESPONSABILITA’ : attraverso l’utilizzo di strumenti che sviluppano il loro potenziale e la loro capacità di rinnovare la società..
Obiettivi raggiunti attreverso: 
– informando sulle opportunità  che l’U.E. offre ai giovani 
– aumentando il livello di consapevolezza sulle politiche giovanili europee 
– promuovendo la partecipazione attiva dei giovani ad esperienze di mobilità e di apprendimento (formale e non formale) all’estero 
– promuovendo la partecipazione dei giovani alla vita democratica della comunità attraverso un rapporto collaborativo che ha consentito a molti giovani di sentirsi effettivamente integrati e partecipi.

eurodesk_broloEurodesk Brolo è stato:

In poco più di tre anni il Comune di Brolo, tramite Eurodesk , ha partecipato ad oltre 50 progetti (in invio e in accoglienza);

quasi 800 giovani del territorio hanno vissuto una esperienza formativa di mobilità all’Estero (per oltre 200 di questi giovani è stata la prima esperienza all’estero in assoluto);

oltre 300 giovani europei hanno vissuto qui a Brolo la loro esperienza di mobilità.;

1463 ci seguono abitualmente sulla pagina Facebook; 324 utenti  e 10 gruppi  (circa 100 persone -scuole, associazioni,ecc.) si sono rivolti allo sportello  

12 Dicembre 2012

Autore:

admin


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