“Giorno 26 gennaio 2013, è una data destinata essere ricordata per sempre” dice soddisfatto, dopo quattro ore di convegno, Giuseppe Pizzino, l’imprenditore siciliano che ha promosso l’evento.
A Gliaca di Piraino, duecento Siciliani, venti rappresentanti di Gruppi, Movimenti, Organizzazioni che gravitano nel mondo variegato dell’autonomia e del separatismo siciliano, sei sindaci, uomini di cultura, scrittori, giornalisti e televisioni, insieme tanti gente, il popolo di sicilia, hanno partecipato per condividere – e l’hanno condiviso, facendola propria – l’iniziativa di Progetto Sicilia che mira attraverso la piena applicazione dell’articolo 41 dello Statuto Speciale della Regione Siciliana a realizzare un percorso di crescita e di sviluppo sostenibile nell’isola.
Infatti quell’articolo, inapplicato e disatteso come buona parte dello statuto siciliano, recita: “Il Governo della Regione ha facoltà di emettere prestiti interni“.
Una strada che dice Pizzino” è l’unica che possa far realizzare un percorso di crescita e di sviluppo sostenibile in Sicilia contro il degrado e la povertà, cui diversamente sarebbe condannata”.
Lavoro, questa è stata la parola che ha caratterizzato l’incontro che si è svolto alla “Scogliera”, anche se poi si è discusso anche di autonimia, storia della sicilia, strategie per nuove manifestaioni, assenza della Stato e tra le battute più applaudite ascoltate durante i lavori è stata “L’articolo 41 a noi.. il 41 bis ai politici che non lo applicano” scandida da Rosa Cassata.
Un momento assembleare costruttutivo, più unico che raro, che ha visto dai vertici di “Forza d’Urto” a quello dei “Forconi” al gotha del MIS e di Sicilia Indipendente, dibattere e credere in un progetto comune.
“Creare 250.000 nuovi posti di lavoro in Sicilia, questo è possibile – dice Pizzino -è realizzabile, è semplice. Emettere prestiti interni è una facoltà riservata solo agli Stati Sovrani, quale può essere la Sicilia, questo è stato scritto il 15 maggio 1946 nel Manifesto al Popolo Siciliano, chiamato Statuto Speciale della Regione Siciliana-e aggiunge – Il Governo della Regione Siciliana deve rendere operative queste semplici dieci parole, mai applicate, deve utilizzare la moneta siciliana Grano per realizzare l’Indipendenza monetaria, economica e sociale senza le quali mai potrà esserci Indipendenza politica”.
Assenti i “politici”, ma poco importa.
Al tavolo dei lavori insieme a Pizzino, Francesco Giordano – scrittore, Giuseppe Ricichi di Forza d’Urto, Mariano Ferro del Movimento dei Forconi, Salvo Mesina, e Nino Dovico, a rapressentare i comuni di Brolo e Piraino, il dibattitto è stato vivacizzato da tanti interventi ed è stato condotto da Massimo Scaffidi.
“Grazie, Grazie, Grazie a quanti hanno partecipato e condiviso l’ormai nostro comune Progetto Sicilia!” conclude l’imprenditore brolese, rinnovando l’invito a sottoscrivere il progetto: