La “rete” mostra chiaramente la tensione che vige intorno agli insediamenti americani di Niscemi.
A dispetto del comunicati che la polizia dirama in cui giustifica perquisizioni e atteggiamenti repressivi a causa di presunte sassaiole o bengala sparati (in aria….), i video parlano chiaro sulle “provocazioni” gratuite e violente – che da giorni (dopo la fine delle elezioni e il comunicato congiunto Monti/Corcetta) subiscono i ragazzi del presidio.
Dice Nadia Furnari – dell’Associazione antimafie Rita Atria “: Fate girare questo video! Raccontiamo all’Italia cosa è successo veramente. – e aggiugne – Il 30 bisogna esserci, perché l’assenza “condannerebbe” i ragazzi di Niscemi”….
Un appello che dovrebbe essere ripreso da tutti a partire dai politici regionali che dovrebbero, con la loro presenza, testimoniare una reale presenza dello Stato, non fatta dai manganelli, contro la costruzione del Muos.
Nei giorni passati, agenti della Digos e del reparto mobile hanno caricato le donne del comitato mamme NoMuos per permettere ai mezzi americani di entrare nella base U.S. Navy.
Se è sempre stato chiaro che la revoca delle autorizzazioni non era che un piccolo risultato intermedio in una partita ancora tutta da giocare, questi ultimi giorni di lotta hanno confermato che né l’esercito americano né i suoi lacchè sono disponibili ad accettare rallentamenti nella costruzione del Muos.
I NoMuos dal canto loro hanno ribadito la loro determinazione a bloccare i lavori e a costruirsi un ambiente salubre e libero da inquinamenti elettromagnetici a prescindere dalle promesse di sospensione sempre più vuote di significato e nel frattempo si fa sempre più vicina la manifestazione nazionale convocata per il 30 Marzo.( tratto da dionidream).
per i video che inequivocabilmente mostrano la violenza repressiva – iniziate da questo
https://www.youtube.com/watch?v=JJq_aCwirMg