Così Alfio Foti, coordinatore regionale di Un’altra Storia commenta il ddl del governo in materie di risorse idriche assunto a testo base in Commissione Ambiente all’Ars, alla vigilia dell’incontro di domani con i promotori del ddl di iniziativa popolare. “Nel ddl del governo di fatto si ripropongono le tre forme di gestione dell’acqua con buona pace della volontà espressa dall’esito referendario, e si accantona di fatto il testo di iniziativa popolare presentato nel 2010 in Sicilia, prima regione a presentare un testo di legge promosso per iniziativa Popolare e dei Consigli Comunali. Questo fatto non si può ignorare. Riteniamo indispensabile un confronto dialettico con il governo regionale e l’assessore al ramo e una risposta legislativa che vada nella direzione di una gestione pubblica e partecipata delle acque in Sicilia”.

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