MESSINA – Lavoratori in marcia con Epifani “contro disimpegno governo”
Cronaca Provinciale

MESSINA – Lavoratori in marcia con Epifani “contro disimpegno governo”

Lavoratori in corteo questa mattina a Messina, cuore delle sette manifestazioni organizzate dalla Cgil in altrettante regioni del Sud per avanzare proposte e chiedere interventi che aiutino il Mezzogiorno a uscire dalla crisi. messinaE’ il luogo scelto dal leader sindacale Guglielmo Epifani in segno di solidarieta’ alla popolazione colpita lo scorso 1 ottobre dall’alluvione e “come simbolo del disimpegno del governo nei confronti del sud”. Per il Mezzogiorno chiede “lavoro, sviluppo, legalita’”, slogan di questa giornata di lotta delle regioni del Sud. In migliaia si sono ritrovati in piazza Antonello da dove e’ partito il serpentone che, attraversando le vie Cannizzaro, San Martino, Geraci, Battisti, e’ diretto in piazza Lo Sardo, dove Epifani pronuncera’ il suo comizio, preceduto da Lillo Oceano, segretario della Cgil di Messina, Nino Baseotto, segretario della Cgil Lombardia, Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia. La citta’ e’ ferma. Sono in strada parecchie migliaia di lavoratori. Presenti tutte le vertenze pu’ delicate dell’Isola: dagli operai della Fiat di Termini Imerese alla camiceria Castello, fino ai dipendenti dell’Ente sviluppo agricolo. Hanno aderito alla manifestazione il Pd, il Prc, Sinistra e Liberta’, il Wwf, il Movimento degli Universitari, l’Arci, la Cia, la Casamatta della sinistra, L’Osservatorio minori “Lucia Natoli”, il “Comitato la nostra citta’”, l’associazione “Messinasenzaponte” e tanti altri. La Cgil Sicilia ha presentato un dossier sulla situazione economica della regione dal quale emerge che negli ultimi 3 anni nei settori produttivi – industria, agricoltura, commercio – sono andati perduti 54 mila posti di lavoro. “La manifestazione di oggi – dice Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia – e’ per chiedere un cambio di passo sia al governo nazionale che a quello regionale. Servono piu’ attenzione, piu’ investimenti e scelte adeguate per un’isola ormai al collasso sociale, dove incalzano poverta’ e disagio”.
Fonte AGI

28 Novembre 2009

Autore:

admin


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