Martorelli & Capo d’Orlando – Opere che regalano l’immortalità ad un territorio
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Martorelli & Capo d’Orlando – Opere che regalano l’immortalità ad un territorio

 

Amo dire che “orlandino” non è una qualifica legata ai propri natali, ma un “titolo” che si acquisisce vivendo ed amando Capo d’Orlando – così scrive Enzo Sindoni nella prefazione del catalogo che illustra la mostra e la vita di Martorelli – Quando mi è giunta la proposta della realizzazione della mostra di Gigi Martorelli, l’ho accolta con l’intimo orgoglio di gratificare ed attenzionare l’opera di un vero orlandino.

Al Maestro Martorelli competono apprezzamenti e valutazioni ben più qualificate della mia,come quella di Giacomo Miracola, straordinario prodotto umano ed artistico del nostro paese, di curarsi della presentazione dell’artista, ma non voglio esimermi dal descrivere l’emozione che ogni lavoro di Gigi Martorelli mi determina: non c’è raffigurazione che non richiami quella magica unicità che questa incantevole parte di Sicilia, regala a chi la ama e che rende ogni parte del suo territorio al tempo stesso totale e particolare di quella che Martorelli ha onorato rendendola casa propria, ripagandola per l’ispirazione regalatagli, con opere che rendono immortale Capo d’Orlando.

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Anche Giacomo Miracola, delegato alla Cultura di Capo d’Orlando, esprime in quest’interessante opera che raccoglie inedti, storie, articoli e commenti intorno e sull’opera di Martorelli il suo pensiero:

L’esposizione, patrocinata dal Comune e curata dalla Associazione culturale Pathos prevede la presentazione della nuova monografia su Gigi Martorelli che ripercorrendo, buona parte della sua intensa attività artistica, e articolatandosi principalmente sul paesaggio, riassume accuratamente il “focus” creativo di una più vasta produzione che ha avuto dagli anni ’80 in poi come fonte di ispirazione le marine i cieli e la luce della nostra Capo d’Orlando.

I suoi lavori possono essere infatti identificati per una ricerca comune che unisce alla manualità del fare pittorico le suggestioni provenienti dalla terra siciliana, le visioni dell’inconscio, fino alla rilettura e alla reinterpretazione della natura principalmente attraverso una originale sperimentazione dell’uso del colore. Tra contaminazioni surrealiste dell’immaginario e del modo di percepire in astratto il reale, vissuti in maniera onirica e intima spesso portati alla coscienza dallo stesso agire pittorico, la figurazione di Martorelli rende conto di un mutato modo di vedere, e non solo di dipingere,il reale. Il rapporto con la natura e la visione dello spazio avviene per questo artista in modo tutt’altro che meramente scontato: l’atteggiamento è piuttosto quello del ripensamento consapevole e del libero riutilizzo creativo di insolite possibili suggestioni che la sua mente creativa ci offre del paesaggio Orlandino.

Dal suo arrivo a Capo d’Orlando ad oggi, per questo artista si è delineato un percorso di ricerca attraverso il linguaggio pittorico tradizionale, che non ricusa le contaminazioni con altre correnti espressive, ma mantiene rispetto alle stesse una propria decisa e incondizionata originalità e indipendenza.

Tutta la sua pittura appare ancora incontaminata, , tutto si muove secondo il suo stile, avvertendo quasi una sorta di silenzio cosmico che trapassa lo spazio estatico di questa assenza.

Questo insistito lavoro di filtraggio visivo che Martorelli ha saputo compiere con i mezzi della pittura gli ha permesso di evocare ma non spiegare, osservare ma non descrivere, avendo mantenuto l’umiltà di chi contempla di fronte alla finestra del suo studio la linea dell’infinito che Capo d’Orlando in alcune stagioni dell’anno sa rivelare.

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La mostra , diretta dall’associazione pathos, si inaugurerà il 3 maggio, sdabato, alle ore 18,30. Poi sarà visitabile sino al 18 maggio (dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,000).

 

 

2 Maggio 2014

Autore:

admin


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