MESSINA – Mostra storica, viaggio nei ricordi del movimento “No Ponte”
Cronaca Regionale

MESSINA – Mostra storica, viaggio nei ricordi del movimento “No Ponte”

di Corrado Speziale

Si è aperta venerdì pomeriggio a Messina, nella sede dell’associazione “La Casamatta della Sinistra”, la mostra “Uno sguardo sul Ponte – bilancio e prospettive di un decennio di lotte contro il Ponte attraverso immagini, oggetti, suoni e parole”,

mostra_noponterassegna sulla storia del movimento “No Ponte”, che da molti anni si oppone alla realizzazione della mega-opera nello stretto di Messina.
Fotografie, documenti, libri, gadget, volantini, manifesti, bandiere, striscioni, articoli di giornali ed altre testimonianze della storica lotta in difesa del mitico tratto di mare tra Scilla e Cariddi, sono i protagonisti dell’evento, veri e propri “cimeli” da osservare nel piccolo e suggestivo museo approntato nella sede dell’associazione, al n. 21 di via San Paolo dei Disciplinanti.
Se a consuntivo di anni di attivismo attraverso studi, pubblicazioni, incontri, sit-in e manifestazioni, nasce una raccolta di testimonianze come questa, significa che è giunta l’ora di volgere un po’ lo sguardo e la mente al passato, riflettere reciprocamente, contarsi e tirare fuori un bilancio di quanto sin qui realizzato. Ma anche guardare al futuro, riorganizzarsi, studiare strategie comuni per non assoggettarsi a chi, noncurante della protesta che da anni si manifesta in strade, piazze, circoli e librerie, propaganda con disarmante demagogia la posa in opera della “prima pietra” della contestata struttura su entrambe la sponde.
Non c’è, quindi, migliore occasione di un compleanno, pari a quello di un “figlio” sin qui allevato ed accudito, per tirare fuori da cassetti, armadi e librerie, tanti ricordi: “Abbiamo dovuto accelerare i tempi per l’allestimento della mostra, per far sì che la data di apertura coincidesse con quella della manifestazione nazionale No Ponte – No Tav, la più grande mai svolta fino adesso, che il 22 gennaio del 2006 vide la partecipazione nella nostra città di 25.000 persone provenienti da ogni parte d’Italia”, dice Crispino Maggio, ideatore e curatore dell’evento. “Intendiamo, se possibile – prosegue Maggio – riproporre questa esperienza in altre sedi, con più visibilità, sfruttando questa occasione per raccogliere presenze, idee, ed altro materiale significativo delle nostre battaglie contro la realizzazione del Ponte”. Emerge, quindi, nell’organizzatore, tutta la voglia e la passione, attraverso la ricostruzione di ulteriori testimonianze, suffragate da foto e documenti, di ripercorrere nei dettagli tutte le fasi storiche del dissenso, strutturando così la memoria collettiva del movimento, nato inizialmente con connotazioni essenzialmente ambientaliste e divenuto, con il trascorrere degli anni e l’evolversi dei fatti, sempre più ampio, allargato ad adesioni con differenti specificità ed inclinazioni ideologiche, ma pur sempre accomunate dal “NO” più forte e partecipato che la città dello Stretto custodisca nei propri annali.
Tra il materiale esposto, l’ “Appello all’UNESCO per la protezione dello Stretto di Messina quale Patrimonio Naturale e Culturale dell’Umanità”, primo dei documenti scientifici che spicca nella rassegna, una vera e propria “pietra miliare” del movimento, datato 1998, redatto dal sociologo dell’ambiente Osvaldo Pieroni, docente universitario in Calabria, che ha raccolto adesioni d’eccellenza, tra cui quella del premio Nobel Dario Fo. Dello stesso autore, un altro importante “simbolo”, questo nel settore dedicato ai libri: “Tra Scilla e Cariddi – Il Ponte sullo Stretto di Messina, ambiente e società sostenibile nel Mezzogiorno”, edito da Rubbettino. Ma anche tanti altri testi, frutto di accurati studi, che hanno fatto la storia della mobilitazione contro il “mostro”, compongono la rassegna bibliografica, ultimo, in ordine di tempo, “Ponte sullo Stretto e mucche da mungere”, pubblicato lo scorso anno da Terrelibere.org, opera di Luigi Sturniolo, uno dei più operativi esponenti della “Rete No Ponte”, presente all’apertura della mostra, alla quale non ha fatto mancare la propria partecipazione un altro storico attivista, Daniele Ialacqua.
Si notano, in bella evidenza sulle pareti, le foto ed calendari di Enrico Di Giacomo e Renato Accorinti, quest’ultimo protagonista, anni fa, della storica arrampicata sul Pilone, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. Sul tavolo, disposti invece numerosi oggetti riportanti i vari loghi che si sono avvicendati su adesivi, magliette etc., tra cui l’ultimo, disegnato lo scorso anno dal famoso vignettista Vauro.
Nutrita e significativa la rassegna dei manifesti, tra i quali quelli che propagandavano i tre campeggi organizzati nelle estati 2002, 2003 e 2004 a Torre Faro, dopo che nel 2001, a seguito dei drammatici fatti di Genova, verificatisi nel corso del G8, nacque nella città dello Stretto il “Messina Social Forum”, organizzazione antiliberista e pacifista, perfettamente integrata nel “movimento”. Un poster di particolare pregio, considerata la “firma” di chi lo ha disegnato, è quello con su scritto “Ponte No – fermiamoli adesso”, creato nel 2005 da Marcello Crispino, creatore, direttore ed animatore di “Mimmo e Stellario”, i due personaggi protagonisti di “Cafon Street”, cartoon web di successo ambientato a Messina, che da qualche anno trionfa su you tube. La rilevanza del manifesto è arricchita anche dalla circostanza che i cortei del 2005, che lo stesso pubblicizzava, fossero stati i primi in cui avveniva finalmente l’unificazione delle due sponde dello Stretto, nella lotta contro il Ponte.
Scambiando qualche impressione con Tonino Cafeo, anch’egli “anima” del movimento “no-pontista”, sulle ultime forme di attenzione che il Rettore dell’Università e qualche Amministratore hanno rivolto ai responsabili della “Stretto di Messina” riguardo la tutela della Cittadella Universitaria dell’Annunziata a proposito del progetto esecutivo dell’opera, il commento dello stesso è stato breve ed esplicito: “Il progetto del Ponte è una cosa da prendere molto sul serio, capisca l’importanza del momento chi sostiene che tanto, l’opera, non si realizzerà mai”.
Detto questo, il giovane attivista, componente del direttivo regionale di “Sinistra e Libertà”, sciogliendosi nelle suggestioni di un amarcord che dà anima e significato al materiale esposto, esclama: “E’ il valore della memoria che si incarna negli oggetti con i quali hai vissuto i momenti di resistenza”. 
“Uno sguardo sul Ponte – bilancio e prospettive di un decennio di lotte contro il Ponte attraverso immagini, oggetti, suoni e parole”, serve a scrivere una pagina di storia messinese che un giorno non potrà essere facilmente smentita.

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25 Gennaio 2010

Autore:

admin


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