Tracce di colluttazione, un telefonino ritrovato a distanza dalla “tragedia” ed uno strano viaggio a Battipaglia sono elementi che con convincono e che “chiedono spiegazioni”.
Andrea Galati Rando è stato ritrovato ormai morto ai margini della linea ferrata ed ora il magistrato che indaga sul caso ha disposto il sequestro del corpo per far fare una autopsia, dopo che i funerali del giovani si sono già svolti a Rocca di Capri Leone domenica pomeriggio, ma la salma ancora non è stata esumata.
Voglia di verità e certezza sulle ultime ore di vita del giovane la chiedono in molti, sconfessando la tesi del “suicidio” avallata, in un primo momento- forse frettolosamente – dalla Procura di Salerno.
Gli stessi familiari di Andrea hanno presentato un esposto – tramite il legale della famiglia Galati Rando, l’avvocato Decimo Lo Presti – al sostituto procuratore Maria Carmela Polito, chiedendo approfondimenti nell’indagine.
Passate al setaccio anche gli ultimi incontri del giovane che si era recato a Salerno per incontrare la madre che vive in quella città.
Poi il “viaggio” – tragico – a Battipaglia.