A tenere lo stage sarà il campione del mondo Roberto Cossu, 6° dan di Karate Kyokushin, 4 volte miglior atleta dell’anno, istruttore di Kick Boxing e di Krav Maga.
Lui è anche istruttore di arti marziali presso l’accademia della polizia elvetica.
Lo stage dimostrativo si svolgerà presso la palestra Energym One di Enrico Oriti, in via Gabriele d’Annunzio.
Per informazioni: 339 5777591
Il parere del medico: Kimono per tutti
Il karate: una disciplina adatta anche ai più piccoli.
Il karate rappresenta una disciplina sportiva completa, sia per i giovani che per gli adulti, oltre che validissimo metodo di difesa personale.
La pratica costante del karate favorisce la coordinazione dei movimenti sviluppando i riflessi, migliora il tono muscolare e l’efficienza dell’apparato cardio-respiratorio grazie anche alla necessaria ginnastica preparatoria al gesto tecnico.
Per i bambini in età evolutiva, rappresenta un utilissimo aiuto per favorire una crescita armonica al riparo da difetti posturali che la vita sedentaria comporta.
Per l’adulto, non solo è una ginnastica completa, un aiuto a mantenere negli anni una buona efficienza neuromuscolare, ma anche un allenamento alla concentrazione e uno stimolo alla salute mentale.
Dottor. Gianfranco Beltrami
Gazzetta di Parma Martedì 29 Novembre 1994
Affrontando il discorso bambini, come nasce l’idea di interessare anche i più piccoli a questa attività?
quali sono i benefici per un bambino che sceglie questa disciplina?
La Federazione nell’operare con i preagonisti (ci riferiamo a bambini e pre-adolescenti dai 6 ai 12 anni), tiene presente le direttive fondamentali del CONI; privilegia il momento educativo e formativo e subordina l’apprendimento degli aspetti tecnici della disciplina sportiva, a questo obiettivo prioritario.
D’altra parte in termini auxologici, a questa età l’organismo del bambino subisce grandi mutamenti.
Occorre quindi mirare ad una crescita armonica, favorendo lo sviluppo di tutta una serie di capacità coordinative e cognitive, sollecitando il corpo prevalentemente in termini ludici e con esercizi perfettamente tollerabili. Per attendere a questi fini, la lezione, idonea ai bambini, deve svolgersi in un clima in cui tutte le opportunità di apprendimento siano inserite in un contesto di gioco e di divertimento.
Il bambino in tal modo, non è forzato ad acquisire comportamenti che non siano quelli propri della sua età, per cui l’apprendimento è gioioso e solo in minima parte indirizzato ad un fine strettamente specifico: lo specifico della disciplina che rappresenta il 20% del tempo utilizzato.
Il bambino che pratica il karate, percepisce gli aspetti esteriori, gioca e sostanzialmente non si pone particolari obiettivi. Utilizzando questa metodologia, il karate diventa mezzo per far acquisire al bambino una perfetta padronanza del corpo, sviluppando la propriocezione, le capacità coordinative etc, ma soprattutto è importante favorire il rapporto con gli altri e lo sviluppo delle capacità di socializzazione.
Ai bambini viene insegnata la corretta postura del tronco, che previene e cura processi di deformazione della colonna vertebrale; non vengono forzate oltre misura le articolazioni e, nell’acquisire un’ottima elasticità, non vi è prevalenza di alcuni gruppi muscolari sugli altri, premessa indispensabile per una crescita fisica armonica.
Dal momento che le capacità di coordinazione e la rapidità si formano tra i 6 e 12 anni, è di fondamentale importanza favorirne lo sviluppo con programmi adeguati.
Ciò acquista un significato educativo di primaria importanza, poiché è stato dimostrato che un bambino ben coordinato, ha un rapporto con l’ambiente molto più sereno ed equilibrato, e una sicurezza e una fiducia in se stesso che l’accompagneranno per tutta la sua vita.
Il bambino che pratica il karate, avendo ricevuto una formazione completa e multilaterale potrà, con la pratica costante, migliorare quelle capacità e qualità, che oltre ad essere indispensabili per il proseguimento del karate, consentono di avvicinarsi a qualsiasi altra disciplina sportiva.