
Cronaca Regionale
Daniela Spanò – “Voglio le carte”

Un inizio d’anno d’attivismo quello della Spanò che scrive alla “sua” amministrazione e chiede come mai i lavori per la ristrutturazione di un grande fabbricato, nella parte alta del paese, nei pressi della Chiesa Madre, andrebbero avanti da più di un anno con la conseguente chiusura della strada,tra la Chiesa Madre e via Ettore Maiorana; segnala i disagi di chi ci abita; punta l’indice su quelle che lei ritiene delle lacune sulle informazioni dovute e da apporre sui cartelli del cantiere (permessi, date, committente, direttore dei lavori, progettista, responsabili dei calcoli statici, ditta esecutrice …).
Un’analisi quella che ora fa la Spanò per la quale non sarebbe l’unica strada ad essere chiusa per lavori, una seconda viene infatti sbarrata da transenne che – spiega Spanò- non consentono il passaggio dei cittadini, senza nemmeno un cartello che ne indichi i motivi.
L’attenzione poi si sposta su un altro fabbricato, dove in un cartello sarebbe addirittura indicato il nome del professionista progettista sbagliato.
Sono tanti i punti di domanda che la vicepresidente si pone e pone e tra questi anche quello su come e quanto, ma anche quando, l’amministrtazione comunale avrebbe incassato dal tributo relativo all’occupazione del suolo pubblico per tali cantieri.
La Spanò vuol ancora saperne di più sulle modalità di assegnazione e di esecuzione dei lavori, con copia dei relativi atti sul rapporto/convenzione con la ditta che dovrà trattare il legname ricavato dalla pulizia del torrente ed i costi dei lavori a carico del Comune.
Torna anche a parlare della nevicata di fine anno. Lei vuol capire quali ditte del luogo sarebbero state contattate telefonicamente e quelle che non si sarebbero dichiarate disponibili a fare i lavori di spalamento e spazzamento della neve,. calcolati in 3.500,00 euro oltre iva, ed ancora sapere chi ha vigiliato ed i criteri di esecuzione dei lavori , sopratutto, aggiunge Daniela Spanò, comprendere la mappatura ed i criteri degli intreventi nelle varie case sparse che costellano le frazioni a monte del paese dove abitano molti anziani soli.