Debbono essere mantenuti i 121 posti letto e il Piemonte deve mantenere la qualifica di Presidio Ospedaliero per l’emergenza di 2°livello.
Ciò consentiràdi confermare al centro della cittàuna struttura sanitaria in grado di offrire ai cittadini messinesi adeguate prestazioni sanitarie e di emergenza urgenza salvaguardando anche il polo materno infantile e tutte le eccellenze e le professionalitàesistenti.
Questa è la conclusione a cui è giunta l’Assemblea dei lavoratori al termine di un acceso e partecipato dibattito.
Per conseguire il risultato è assolutamente necessario non smantellare l’ospedale riducendolo a meno di 70 posti letto in attesa del contemporaneo consolidamento dei padiglioni 4-5 e 6.
Infatti bisogna procedere con gradualitàristrutturando e consolidando i padiglioni uno per volta mantenendo nel frattempo l’operativitàconfigurata nel piano aziendale proposto dalla Direzione Generale.
Relativamente ai costi, secondo quanto sarebbe emerso dalle conclusioni a cui sarebbe pervenuta la commissione tecnica (dipartimento ingegneria università–dipartimento comunale protezione civile-genio civile) il consolidamento di un padiglione costerebbe circa 900.000 euro e quindi l’impegno finanziario è pienamente compatibile con le risorse preventivate che graverebbero in parte sui bilanci della protezione civile e dell’Assessorato Regionale.
Al fine di coinvolgere e sensibilizzare le istituzioni e i cittadini è stato richiesto per domani giovedì 4 marzo un incontro urgente al Sindaco Giuseppe Buzzanca e al Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte Armando Caruso al fine di sollecitare le forze politiche messinesi e di prevedere un incontro congiunto con l’Assessore Regionale alla Sanitàal fine di avere risposte certe e definitive sulla sorte del Piemonte.
FP CGIL F.to Pagana    CISL FPS F.to La Rosa  UIL FPL F.to Calapai
CGIL MEDICI                    CISL MEDICI                     UIL MEDICI
F.to Circolo                        F.to De Luca                    F.to Capitanio