Per Brolo – “Questo Dissesto è più Politico che Altro”
Dal Palazzo, Politica

Per Brolo – “Questo Dissesto è più Politico che Altro”

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L’opposizione consiliare ieri, durante la conferenza stampa, attesa dai più, “smonta” i numeri del dissesto economico dell’ente. Mentre oggi davanti al TAR  si dibatte il ricorso, stesso argomento, prodotto da Salvo Messina.

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Era attesa.

Forse chi si attendeva sciabolate e insulti è rimasto deluso.

Infatti la conferenza stampa del gruppo consiliare comunale d’opposizione – programmata sulla terrazza del Lidolo per ieri pomeriggio – si è svolta in un clima “sereno”.

Un dispiegarsi di argomentazioni, di numeri, di contestazioni, di addebiti, dove è anche affiorata l’ironia.

Tutto per accreditare la tesi che il dissesto del comune di Brolo non è nei numeri rappresentati nell’atto approvato dal consiglio comunale, e che può attestarsi sugli 0tto milioni di euro di disavanzo, contro i più di 19 accertarti da uffici e giunta, evidenziati negli atti ispettivi.

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Una cifra comunque – ha detto Ada Agnello –  ben lontana dal quella – 34 milioni di euro – “sbandierata in consiglio comunale”.

Per Cono Condipodero, Ada Agnello, Pippo Ricciardo, Manuel Agnello e Basilio Murabito – che durante l’incontro hanno trattato specifici argomenti – diversi l’uno dall’altro – ci si trova davanti ad un dissesto non voluto dalla matematica ma dalla volontà politica; frutto di un piano strategico che forse vola sopra le teste degli stessi amministratori.

A supporto di ciò hanno elencato tutta una serie di costi “doppi”, riportati più volti nei conteggi, che hanno – per loro – fatto lievitare il deficit, ma hanno, nelle loro argomentazioni, anche puntato il dito sui residui attivi, sulle tasse da incassare, che diventano residui attivi, sul fatto che se oggi il dissesto si ferma al 31.12.2012 a tale data si devono anche bloccare i conteggi dei debiti.

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Il Gruppo d’opposizione ha fatto un distinguo tra i debiti certi e quelli potenziali, tra quelli che potevano catalogarsi in fuori bilancio con quelli per i quali c’è in atto un contenzioso. Ha chiamato per nomi ditte e professionisti risultati pagati e conteggiati tra quelle che debbono avere ancora, messo sotto la lente i conteggi prodtti dagli uffici, in particolar quelli dell’Ufficio Tecnico e dell’Ufficio Turistico.

I consiglieri hanno parlato dei debiti con l’erario, dei mutui, della loro ripartizione nel tempo, ma anche quelli che annullabili, in quanto non definiti dall’ente, che non possono ricadere tra i debiti.

Insomma una situazione, per loro, che poteva essere gestita in altro modo, senza buttare Brolo nel baratro del fallimento.

Ovviamente dito puntato – presenti sulla terrazza del locale scelto per questa incontro  diverse associazioni, i 5stelle, blogger, gente comune e curiosi, oltre ai rappresentanti della stampa – sul “non rilascio degli atti”, sui ritardi nell’avere quanto richiesto, e poi ancora un giudizio impietoso su quest’anno di amministrazione, caratterizzato – per loro – dalle “rivoluzioni” interne della giunta, che ha perso due assessori dal suo gruppo iniziale, sull’uso degli “esperti” esterni all’amministrazione, sul ricorso delle “somme urgenze” e dell’uso dei dodicesimi.

Pippo Ricciardo – architetto – senza voler addentrasi usi “numeri” ha toccato l’argomento degli abusivi.

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“Avevamo chiesto un consiglio aperto. Un punto di confronto e dibattito, ma su un argomento così importate – dice l’architetto – ci si risponde vagamente – e poi precisa ancora – Una cosa è o non è che vuol dire appare – dice richiamando la risposta dell’amministrazione sull’argomento. Di fatto un no, in quanto tale seduta pubblica non è contemplata dal regolamento comunale.

Ovviamente si parla anche della querela che il ragioniere del comune ha inoltrato, con relativa richiesta di risarcimento, ai consiglieri d’opposizione – unitamente che alla Procura di Patti – dopo il loro esposto-interrogazione.

Non abbiamo voluto offendere nessuno – ha precisato Cono Condipodero – abbiamo solo chiesto al sindaco spiegazioni , risposte nessun riferimento a professionalità, persone, azioni”.

E Manuel Agnello, che non ha firmato quell’atto perchè fuorisede, quindi non oggetto di querela, ha dichiarato “sono pronto a sottoscriverlo immediatamente”- mostrando la coesione d’intenti del gruppo –

Alla fine, a microfoni spenti, Cono Condipodero ha evidenziato che la scelta di non ricorrere al Tar è stata dettata da una semplice strategia. “Abbiamo mandato tutti i documenti – praticamente un equivalente di quanto scritto dall’ex sindaco Messina – agli organismi di tutela, amministrativa, civile e penale. Loro dovranno entrare nel merito, e dire se ci sono sbagli – aggiungendo anche che per quanto riguarda invece i commissari Sajeva e Messina, che “quanto detto oggi, che è emerso anche da atti che abbiamo avuto possibilità di visionare, son in questi ultimi giorni, provvederemo a relazionarli a questa commissione ispettiva – concludendo – Speriamo che quest’amministrazione vada subito a casa.. averla per altri quattro anni sarebbe davvero una grande jattura per il paese”.

 

 

 

 

9 Luglio 2015

Autore:

redazione


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