EXPO MILANO: GALATI MAMERTINO NON C’È TRA LE ECCELLENZE DEI NEBRODI. LA NOTA DEL SINDACALISTA GALATESE. NELL?ARIA IL CALORE DELL’ESTATE PORTA ANCHE QUELLO DI FUTURE ELEZIONI?
Forse mi è sfuggito, ma tra le aziende dei NEBRODI partecipanti all’EXPO non ne trovo manco una di GALATI MAMERTINO.
Non perché non ve ne sono, anzi, c’è ne sono e come, ma non si capisce perché non vengono coinvolte o valorizzate.
Eppure tra i partecipanti ve ne sono di Caprileone, Sinagra, Naso, Castell’Umberto, Tortorici, Capo d’Orlando, Mistretta, Cesaró, Carinia, Acquedolci, Sant’Agata Militello.
Meno male che ci farà onore l’ANTICA FILANDA.
Certo l’Antica Filanda, ma chissà perché non è più a Galati.!?
Eppure mi pare di ricordare che a Galati ci sono delle eccellenze nel settore enogastronomico ed agroalimentare: ristorazione, B&B, aziende, produttori, cuochi, chef, artigiani, agricoltori.
E se il tutto è abbinato alla cultura ed allo spettacolo ci tornano in mente: il poeta FERRAÙ, il tenore GERO COSTANZO, il pittore Juan GIARDINIERI, il professore CELESTI, per non parlare degli artisti attivi e delle associazioni musicali, culturali, popolari, folkloristiche, teatrali ancora in attività ma…. abbandonate e dimenticate da tutto e da tutti.
Ma una volta non eravamo famosi per la ristorazione?
Ma le nostre eccellenze in Italia e nel Mondo chi li deve coinvolgere?
Ma il nostro (anzi non è nostro) prosciuttificio regionale perché viene sottaciuto?
Non abbiamo detto che al di là delle appartenenze ciò che di buono c’è va salvato?
Forse non è il caso che recuperiamo il recuperabile?
Forse non sarebbe ora di pensare cosa bisogna fare nell’immediato e nel futuro ?
Certo è che non siamo l’Italia che può essere governata da uno di Firenze o la Sicilia che è amministrata da uno di Gela.
Siamo a Galati e forse sarebbe meglio che lo amministrino galatesi che ancora, malgrado tutto, sentono il dovere e il piacere di tenere alta la bandiera, purtroppo da troppo tempo a mezz’asta.
È l’ora di svegliarsi, puntare il “cronometro” e guardare avanti per IL BENE COMUNE, per IL BENE DI GALATI e sopratutto dei GALATESI.
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