Due eventi culturali di alto prestigio con una delegazione di 14 persone. Questo – in numeri – l’impegno dell’Associazione Culturale Mediterrano che ha rappresentato la Cultura nei Nebrodi all’EXPO Milano, all’interno del Cluster BioMediterraneo.
Un importante riconoscimento delle istituzioni, GAC, Ente Parco e Regione, per il lavoro culturale compiuto dall’Associazione Cultuale Mediterraneo di Acquedolci guidato dal presidente Farid Adly.
Il gruppo artistico guidato dalla regista e sceneggiatrice Prof.ssa Mariangela Gallo, venerdì 4 settembre all’interno dell’Expo, ha rappresentato sul palco del Cluster BioMeditarraneo lo spettacolo: “L’Antigone delle Città”.
Questi gli attori: Franca Casaraona, Mariella Giambò, Amerigo Kashbur, Emiliano Kashbur, Antonio Latteri, Giuseppe Merlo, Noemi Naso, Fulvia Russo, Nunziatina Spina e Benedetta Ziino. Ad impreziosire con la sua voce la brava cantante: Viviana Princiotta.
Lo spettacolo messo in scena è un vero e proprio atto unico di denuncia della criminalità organizzata e di sprono alla società civile di bandire il silenzio e impugnare l’arma della memoria, per creare le condizioni necessarie che soffi il vento del cambiamento.
Una bellissima e struggente opera teatrale che ha molto coinvolto ed emozionato tutto il pubblico, fornendo uno spessore culturale all’impegno delle istituzioni che hanno organizzato tutto il programma espositivo.
“La nostra presenza all’Expo – spiega la regista e sceneggiatrice Mariangela Gallo – è motivata dalla necessità di promuovere il territorio e far capire al mondo che la nostra terra si batte coraggiosamente e non si arrende.
Dobbiamo sfatare – continua la Gallo – il luogo comune stereotipato di una Sicilia omertosa. È un atto unico, durante il quale il gruppo teatrale ACM si cimenta con il metodo brechtiano dello straniamento e quello di Stanislavlasky dell’immedesimazione, due metodi che sembrano in contrapposizione, ma che qui invece hanno denotato la loro grande potenziale evocativa e sprigionato un’energia che ha scosso il pubblico e lo ha coinvolto attivamente.
Il nostro – precisa la regista e sceneggiatrice – è uno spettacolo multimediale, oltre alla recitazione, vengono proiettate sullo schermo video, sul palco sono presenti una cantante ed una ballerina. Recitazione, musica, canto, danza e video producono un mix emotivo che libera le menti dalle gabbie dell’omertà.
Lo spettacolo – evidenzia ancora Mariangela Gallo – presenta in forma artistica la coscienza della società civile che si è sempre opposta alla mafia e che continua a battersi contro la corruzione e il malaffare. Noi sosteniamo che bisogna tenere la testa alta e la guardia vigile e pronta. La mafia si annida nell’animo di chi sostiene che non bisognerebbe parlarne. Invece dobbiamo denunciare, come dice uno dei personaggi, perché ci vuole un vento, il vento della speranza e del cambiamento.
Ringrazio tutti gli attori, nessuno escluso, per l’impegno e la bravura che hanno messo in campo, conclude la prof.ssa Gallo. Il nostro è un teatro amatoriale sperimentale che usa materiali poveri, ma raggiunge grandi vette dell’espressione artistica ed affronta tematiche che stimolano ii cuori e le menti. Un ringraziamento particolare va ad Amerigo Kashbur, che ha interpretato Peppino Impastato e che ha curato tutta la parte video ed audio dello spettacolo, dimostrando impegno ed abnegazione“.
Altro importante evento culturale, anch’esso ospite sul palco del Cluster BioMeditarraneo è stato un convegno su arte, paesaggi e tradizioni nei Nebrodi, con un’introduzione del presidente ACM, Ing. Farid Adly e una relazione dell’Arch. Franco Brancatelli, autore delle 23 tavole dei Comuni del Parco dei Nebrodi.
“Due eventi – spiega Farid Adly – di altissimo prestigio che hanno catturato l’attenzione del pubblico, dimostrando ancora una volta che il lavoro collettivo premia l’impegno di ciascuno e fa avanzare il collettivo con passi da giganti; l’individualismo, invece, lascia tutti fermi al punto di partenza.
Lodevole – conclude il presidente dell’ACM – l’impegno di tutti i partecipanti alla spedizione, i quali hanno mostrato il volto splendente della Sicilia e ridato vita ad un sentimento di bellezza che avvolge e coinvolge”.
Alberto Visalli
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