La replica del gruppo consiliare “Uniti per Cambiare” alle affermazioni del sindaco su “caso stipendi”. Gli affondi dopo l’assemblea sindacale di ieri e, in finale. la richiesta delle sue dimissioni.
Il gruppo politico-consiliare guidato da Emanuele Giglia torna sull’argomento “stipendi arretrati” – quelli che devono percepire i dipendenti comunali sinagresi – ringrazia l’onorevole Vinciullo per la disponibilità e le attenzioni avute nel suo ruolo istituzionale di Presidente della Commissione Bilancio dell’ARS e attacca duramente l’operato del primo cittadino.
Tutto corre su un post scritto sulla pagina ufficiale del Gruppo consiliare su Facebook dove prima si rammentano i fatti: “Com’è noto in data 16.01.2016 in una nota pubblica, noi consiglieri del gruppo di opposizione, esprimevamo la nostra preoccupazione in merito alla questione finanziaria del comune e dei mancati pagamenti degli stipendi dei dipendenti comunali“, poi si sottolinea riguardo la replica del sindaco: “Ai nostri rilievi il sindaco, come al solito, ha risposto criticandoci ferocemente di voler fare solo strumentalizzazione politica senza, tuttavia, fornire alcuna spiegazione alle questioni poste. Allo stesso modo si era comportata nella seduta del consiglio comunale del 4.12.2015, convocato su nostra richiesta sui temi sopracitati”.
Quindi Giglia & C. rapportano su quanto avvenuto nell’assemblea sindacale del 25 gennaio scorso – due giorni fa – evidenziando che quell’incontro, su invito del sindaco, era indetto proprio per discutere dei ritardati pagamenti delle loro spettanze, evidenziando “Anche in questa occasione il sindaco, dopo aver dichiarato di essere esente da colpe, ha incredibilmente “girato la frittata”, accusando i sindacati e soprattutto gli stessi dipendenti di non averla sostenuta nelle sue […] iniziative volte alla risoluzione del problema”.
Ma non è ancora finita…
L’opposizione consiliare affonda il colpo, prima denunciando l’attacco subito da una dipendente che aveva chiesto lumi sui tempi del pagamento della stipendio, poi esprimendo tutta la loro “solidarietà al personale del Comune di Sinagra, ribadendo che a differenza di qualche consigliere di maggioranza, noi riteniamo che i predetti pagamenti rappresentino la priorità, così come avviene in tutti i comuni con dimensioni simili al nostro”.
Per Emanuele Giglia le vicende di questi ultimi giorni sono l’ulteriore prova di una manifestata incapacità di amministrare politicamente il paese, e chi di dovere, prendendone atto, dovrebbe, in quello che definisce un generoso gesto nei confronti della propria comunità, rassegnare le dimissioni.
Nella nota del Gruppo consiliare si legge il plauso all’On. Enzo Vinciullo, Presidente della Commissione Bilancio dell’ARS per l’importante lavoro svolto, anche in tema di salvaguardia, tutela nei confronti del territorio.
Al di la delle scaramucce amministrative, di fatto, la nota del Gruppo Consiliare deve anche leggersi in una chiave politica allargata, quasi una risposta all’attacco che Emanuele Giglia si è visto sferrare non tanto come leader dell’opposizione ma – visti i temi e i riferimenti – quale esponente di una segreteria politica, quella del Pd, dove la Maccora – il, sindaco – è qualificata rappresentante.
Per leggere gli altri articoli sull’argomento e le puntualizzazioni del sindaco vai all’archivio del nostro giornale.
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