Non c’è pace per il porto di S. Agata Militello. Una nuova vicenda giudiziaria si abbatte sulle sorti dell’opera che in teoria, sulla carta doveva già essere realizzata.
Nove sono gli avvisi di garanzia che la Procura di Patti ha notificato a conclusione delle indagini che vede al centro della stessa la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori di completamento del porto dei Nebrodi di S. Agata Militello.
Anche questa volta nel mirino della Procura c’é il colosso catanese della Tecnis, recentemente coinvolto nell’inchiesta romana “Dama Nera” sugli appalti pilotati all’Anas.
I destinatari degli avvisi che la procura di Patti ha notificato sono: Danilo La Piana per la Tecnis, Giuseppe Costanzo per la Cogip spa, Orazio Bosco Lo Giudice per la “Ing. Pavesi”, Carmelo Piazza per la SiGenCo, Giuseppe Franco per la omonima impresa; inoltre tecnici e funzionari comunali, l’allora segretario del comune di Sant’Agata Militello Giuseppe Ricca, l’ex dirigente dell’ufficio tecnico Giuseppe Contiguglia ed i funzionari dello stesso ufficio Rosalia Fontana e Salvatore Monteleone. Le ipotesi accusatorie: falso in atto pubblico e altri singoli episodi di falso, abuso d’ufficio e turbativa d’asta, questi i reati ipotizzati dal PM Rosanna Casabona.
In sede di gara, l’appalto fu vinto dalla SiGenCo, ma secondo la Procura a partecipare alla gara è stato un cartello di fatto, controllato dalla Tecnis, che ha quote e compartecipazione nelle altre sigle. Di fatto nel 2012 la catanese SiGenCo nel 2012 cedette il ramo d’azienda alla Cogip, attuale titolare del contratto d’appalto.
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