ACQUA A RATE – A Sinagra la Spanò chiede lumi.
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ACQUA A RATE – A Sinagra la Spanò chiede lumi.

 

 

Non c’è acqua che possa spegnerla.

E’ ormai un fiume in piena Daniela Spanò, sempre più distante dai suoi compagni del gruppo di maggioranza consiliare.

L’averla “zittita” su facebook, evitando – bloccandone l’acceso per poter postare commenti, note o “mi piace” su pagine che sarebbe bene capire a chi fanno capo, di certo non arresta la sua vis polemica  nei confronti dell’amministrazione.

Ora vuol sapere dell’acquedotto.

E certamente il caso Piazza è stata una spina irritativa.

Daniela Spanò ha chiesto nei giorni passati al responsabile della ragioneria dell’ente comunale delucidazioni sulle utenze del civico acquedotto, l’importo dei ruoli in riscossione, le morosità vecchie e nuove, le somme riscosse, il numero degli utenti che hanno richiesto la rateizzazione della bolletta dell’acqua, i criteri usati per rateizzare, le modalità e i termini di pagamento.

“Ritengo – afferma la Spanò – che la rateizzazione, nell’attuale periodo di crisi, debba essere fatta, su richiesta, a tutte quelle bollette che superano una certa cifra senza bisogno di richieste o acconti che dimostrino la buona volontà a pagare”.

E aggiunge: “Ritengo che sia giusto verificare affinché vengano applicati correttamente i regolamenti e che ci sia lo stesso trattamento nei confronti di tutti. Da qui la necessità di avere un quadro completo della situazione perché la legge è uguale per tutti”.

Poi il “numero due del consiglio comunale ” affonda il colpo: “Se il Comune ha difficoltà economiche, e sicuramente queste ci sono, i numerosi incarichi legali deliberati dalla giunta sono, a dir poco, inopportuni. In poco più di un anno viaggiano sui 35 mila euro circa”.

Poi alza il tono, parla dei legali di fiducia dell’ente, li “confronta” con i locali,  e aggiunge: “in più di un caso poi il Tar ha concesso delle sospensive che portano a pensare a pericolose batoste finali per il Comune e, di conseguenza per i cittadini.” Concludendo: “Comunque vada, i legali si debbono poi pagare”.

Ed intanto, sorridendo, lascia intendere che sono pronte altre richieste.

Di fatto sembra sempre più evidente, piaccia o no, che Daniela Spanò stia diventando davvero – di questi tempi – la voce dell’opposizione comunale singarese.

7 Novembre 2013

Autore:

admin


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